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Truffa da 15 mila euro a Mantova: finti agenti della Polizia ingannano una professionista


La Polizia di Stato ha smascherato e denunciato quattro persone coinvolte in una sofisticata truffa informatica ai danni di una cittadina mantovana, che ha subito una frode superiore a 15 mila euro.

La vittima, una nota professionista, ha ricevuto un SMS apparentemente inviato da “Poste Info”, con l’invito a contattare un numero per bloccare un presunto trasferimento fraudolento di 980 euro dal suo conto corrente.

Convinta dall’interlocutore, che si è spacciato per un agente della Polizia, la donna è stata indotta a credere che il suo conto fosse stato compromesso e che fosse necessario trasferire i fondi su conti “sicuri”. Di conseguenza, ha effettuato numerosi trasferimenti, tra ricariche Postepay, bonifici bancari e ricariche Money, per oltre 15 mila euro, che sono finiti direttamente sui conti gestiti dai truffatori

Grazie alla pronta segnalazione della vittima e al tempestivo intervento della Polizia Postale, in collaborazione con Poste Italiane e gli istituti di credito coinvolti, alcuni dei bonifici sono stati bloccati in tempo, evitando così la sottrazione di oltre 9 mila euro.

Le indagini, condotte dalla Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Mantova, hanno consentito di identificare quattro soggetti, tutti residenti nella provincia di Napoli, ritenuti responsabili della truffa.

La Polizia di Stato ricorda che banche, Poste Italiane, Polizia Postale e nessuna forza di polizia contatta gli utenti per avvisare di movimentazioni sospette su conti correnti o chiedere di fornire codici o dati personali o finanziari, che sono strettamente riservati. In generale, invita tutti i cittadini a mantenere alta la guardia di fronte a messaggi e chiamate sospette, raccomandando di verificare sempre l’autenticità delle comunicazioni prima di effettuare qualsiasi operazione finanziaria.

Questa vicenda ci ricorda quanto sia fondamentale mantenere sempre alta la guardia di fronte a messaggi, telefonate o email sospette. Truffatori sempre più sofisticati possono spacciarsi per istituzioni affidabili, come Poste Italiane o la Polizia, inducendo le vittime a compiere operazioni finanziarie che mettono a rischio i propri risparmi.

Alcuni consigli pratici per difendersi:

  • Verifica sempre l’autenticità di messaggi e chiamate: nessuna banca o forza di polizia richiede codici o trasferimenti su conti “sicuri”.
  • Non agire sotto pressione: i truffatori cercano di creare urgenza per farti sbagliare.
  • Contatta direttamente l’ente ufficiale (banca, Poste, Polizia) prima di effettuare qualsiasi operazione.
  • Segnala subito tentativi sospetti alla Polizia Postale e all’istituto finanziario coinvolto.

La cybersecurity non è solo tecnologia, ma anche attenzione e buon senso. Ogni cittadino può diventare la prima linea di difesa contro frodi come questa: rimanere vigili, informati e prudenti può davvero fare la differenza.

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