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Riconoscimento facciale: come funziona e perché i piani del governo per introdurlo sono problematici

@Etica Digitale

Ciclicamente ritorna a essere evocata come la tecnologia migliore per garantire la sicurezza nelle città. Ultimo in ordine di tempo, a seguito di alcuni episodi criminosi avvenuti nelle stazioni ferroviarie di Milano e Roma, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha ventilato l’ipotesi di equipaggiare le videocamere di sorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale. Il piano sulla sicurezza del ministro ha mosso i primi passi a gennaio scorso, quando sono state eseguite operazioni interforze “ad alto impatto” nelle stazioni di Roma, Milano e Napoli ma anche in luoghi delle città interessati dal fenomeno della “malamovida” e dallo spaccio di stupefacenti.

L'articolo di Laura Carrer è su Valigia Blu