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DE CATECHIZANDIS RUDIBUS - 15


Umiltà e gioia

15. Ad affliggerci può essere dunque il fatto che chi ci ascolta non giunge con la mente dove giungiamo noi, e siamo costretti a lasciare le nostre sublimi considerazioni per sillabare adagio i pensieri, e far uscire, con lunghi giri di parole, ciò che vi è entrato col lampo di una intuizione: e così, non riuscendovi, preferiremmo tacere.

Pensiamo allora cosa ci ha proposto colui che «ci ha dato l’esempio, perché seguiamo la sua via» (1Pt 2,21). Per quanto il suono della nostra parola possa essere lontana dalla lucidità della mente, non lo sarà mai quanto la nostra carne è diversa dallo splendore della divinità. Ebbene: lui che viveva in quella dimensione «si abbassò assumendo l’aspetto di schiavo... fino a morir sulla croce» (cf. Fil 2,6-8). E per qual motivo, se non per farsi debole coi deboli, per guadagnarsi i deboli? (cf. 1Cor 9,22). Paolo, che lo ha imitato, altrove dice così: «Se andiamo verso le altezze, è per il Signore; se ci moderiamo, è per voi. Ci spinge l’amore di Cristo, quando ricordiamo che egli solo è morto per tutti» (2Cor 5,13.14). Sarebbe stato pronto a offrirsi per loro (ivi 12,15) se prima non si fosse degnato di abbassarsi per farsi capire da loro? Perciò in mezzo a noi s’è fatto piccolo, come la nutrice che riscalda i suoi figli (cf. 1Ts 2,7). Se non fosse per amore, non si troverebbe piacere a borbottare parole tronche e mutile, come fa una mamma. Eppure tutti gli uomini desiderano avere figli da trattare così: perché per una madre è più dolce masticar piccoli bocconi da dare al figlio, che masticarne e deglutirne di grossi per sé. Non dimentichiamo la gallina, di cui parla Gesù, che con le piume copre i teneri pulcini, e con voce spezzata tiene unita la covata pigolante; mentre i superbi che si allontanano diventano preda degli avvoltoi (cf. Mt 23,37).

Se il capire la verità dà gioia profonda allo spirito, altrettanta gioia si ha quando si capisce che l’amore più si abbassa e più di riflesso si arricchisce, quando si ha coscienza di non cercare altro che la salvezza di coloro a cui si vuol bene. __________________________

«DE CATECHIZANDIS RUDIBUS»LETTERA AI CATECHISTI di Sant'Agostino di Ipponacon introduzione e note a cura di GIOVANNI GIUSTIEd. EDB – © 1981 Centro Editoriale Dehoniano Bolognacanoniciregolari-ic.com/s-agos…


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