Avviso contenuto: Il gruppo ransomware LockBit, già noto per le sue operazioni di cyber-estorsione, è tornato a fare parlare di sé con un altro massiccio blitz che ci ha lasciato increduli e in trepidante attesa. Mentre le forze dell’ordine si apprestano a pubblicare nuove
Il gruppo ransomwareLockBit, già noto per le sue operazioni di cyber-estorsione, è tornato a fare parlare di sé con un altro massiccio blitz che ci ha lasciato increduli e in trepidante attesa.
Si tratta di una chiara sfida alle forze dell’ordine, dove la cyber gang vuole in qualche modo far comprendere che loro ci sono e che non hanno minimamente intenzione di retrocedere.
Grandi istituti finanziari e aziende tecnologiche di prim’ordine. È interessante notare che alcune delle vittime erano state precedentemente prese di mira da altri gruppi di cyber criminali, o addirittura dallo stesso LockBit.
Il tutto mentre il countdown scorre da parte dell’NCA che finalmente ha pubblicato qualcosa sul tema, togliendo di mezzo la possibilità di un “exit” da parte di LockBit come avevamo ipotizzato in precedenza.
Come riportato a fine Febbraio, l’operazione denominata “Cronos” era riuscita a impossessarsi del Data Leak Site (DLS) di LockBit, mettendo in luce informazioni cruciali sulla cyber gang. Tuttavia, LockBit ha immediatamente riaperto un nuovo sito underground, sfuggendo ancora una volta alla giustizia. Backend di LockBit ancora attivo