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Internet Explorer è “morto”, ma continua a infettare con i suoi bug i PC tramite Edge


Nonostante Internet Explorer sia ufficialmente fuori supporto dal giugno 2022, Microsoft ha recentemente dovuto affrontare una minaccia che sfrutta la modalità Internet Explorer (IE Mode) in Edge, progettata per garantire compatibilità con applicazioni legacy e portali governativi.

I Cyber criminali hanno sfruttato vulnerabilità zero-day nel motore JavaScript Chakra, abbinate a tecniche di social engineering, per eseguire codice remoto e ottenere il controllo completo dei dispositivi delle vittime.

“La nostra squadra di sicurezza ha ricevuto intelligence secondo cui attori malevoli stavano abusando della modalità IE in Edge per compromettere dispositivi ignari,” spiega Gareth Evans, responsabile della sicurezza di Microsoft Edge.

Gli attacchi seguivano uno schema ben preciso: gli utenti venivano indirizzati a siti web contraffatti, progettati per sembrare ufficiali, che li inducevano a caricare la pagina in modalità IE. Una volta attivata, la vulnerabilità in Chakra permetteva agli hacker di eseguire codice malevolo. In alcuni casi, una seconda falla veniva sfruttata per elevare privilegi, uscire dal browser e assumere il controllo completo del dispositivo. Microsoft ha confermato che la falla in Chakra resta non corretta al momento, rendendo la mitigazione immediata ancora più critica.

Per ridurre il rischio, Microsoft ha adottato misure di sicurezza rigorose:

  • Rimozione dei pulsanti e delle scorciatoie rapide che permettevano l’attivazione immediata di IE Mode.
  • Ora gli utenti devono navigare in Settings > Default Browser > Allow e definire manualmente quali pagine possono essere caricate in IE Mode.
  • Questo approccio trasforma l’attivazione in un’azione intenzionale e controllata, riducendo drasticamente la possibilità di compromissione accidentale.

Le restrizioni non riguardano gli utenti enterprise, che continueranno a utilizzare IE Mode secondo le policy aziendali. Tuttavia, per gli utenti comuni Microsoft raccomanda di migrare a browser moderni e tecnologie aggiornate, più sicuri, affidabili e performanti.

Questo episodio evidenzia un principio fondamentale della sicurezza informatica: anche tecnologie obsolete, se integrate con sistemi moderni, possono rappresentare un rischio significativo. La gestione consapevole delle applicazioni legacy, insieme all’aggiornamento dei browser e alla formazione degli utenti, resta la difesa più efficace contro minacce sofisticate come questa.

Nonostante Internet Explorer sia obsoleto, le vulnerabilità della sua modalità di compatibilità in Edge evidenziano come anche tecnologie legacy possano costituire una minaccia concreta per la sicurezza di dispositivi e dati aziendali.

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