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La tecnologia non è mai neutra


Quando si ha tempo, ci si accorge che le scelte digitali sono scelte culturali. Questo perchè ogni strumento riflette un’idea di relazione, un sistema di valori, un modo di trattare persone e dati.

In particolare, per un’associazione, una ONG o una fondazione, usare strumenti digitali allineati alla propria missione dovrebbe essere naturale, immediato, facile. Non lo è. O meglio, non lo era.

Fino a poco tempo fa, coniugare privacy, sicurezza, autonomia digitale, funzionalità reale e costi sostenibili sembrava un ideale irraggiungibile. Per chi non aveva competenze tecniche, era troppo complicato, rischioso e costoso.

Oggi non è più così. Le alternative esistono, funzionano, sono economiche e si gestiscono bene. Anche in contesti con centinaia di dipendenti, sono molte le organizzazioni, in tutta Europa, che hanno adottato strumenti per cloud, email e messaggistica alternativi – senza scossoni, e con un certo orgoglio.

La tecnologia non è solo un supporto tecnico: è un’infrastruttura culturale. Tocca persone, relazioni, processi. Per questo vale la pena scegliere soluzioni che semplificano, proteggono e rispettano – e che adottano modelli di rete più aperti, democratici e umani.

Dando una risposta concreta e funzionante a un ecosistema digitale sempre più centralizzato, opaco e predatorio.


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