Un Ospedale Italiano è stato Violato! I Video dei Pazienti e delle Sale Operatorie Sono Online!
“Ciao Italia! L’attacco all’ospedale italiano è riuscito. Ci siamo stabiliti nel sistema, caricando un exploit sul server, ottenendo molte informazioni utili dalle schede dei pazienti. Nell’immagine potete vedere i medici mentre operano i loro pazienti. 😄 I giornalisti ci accuseranno di nuovo di cyberterrorismo?”
Questo è il messaggio, cinico e inquietante, pubblicato dagli hacktivisti del gruppo SECTOR16 dopo aver violato i sistemi di un ospedale italiano. Hanno preso il controllo dell’impianto di videosorveglianza. Hanno registrato e poi diffuso pubblicamente le immagini delle sale operatorie. Hanno sottratto dati sensibili dei pazienti. Hanno dimostrato – ancora una volta – quanto i nostri presidi sanitari siano esposti, vulnerabili, indifesi.
Ma se l’attacco fosse stato distruttivo?
Questa non è una simulazione. Non è un test. È un fatto gravissimo!
Se l’attacco fosse stato distruttivo – come spesso accade con i ransomware – i sistemi dell’ospedale avrebbero potuto andare in blocco totale: reparti paralizzati, documentazione clinica inaccessibile, operazioni sospese, soccorsi ritardati. Quando si parla di ospedali, ogni secondo può fare la differenza tra la vita e la morte.
E invece, oggi, lasciamo che i cybercriminali si introducano nei nostri ospedali con la stessa facilità con cui entrano in un sito mal protetto.
Sono Cybercriminali? Si. Ma noi siamo degli incapaci a gestire la cyber-sicurezza delle infrastrutture critiche.
Perché mancano risorse, competenze, operatività e attenzione. Perché non c’è ancora una cultura della sicurezza digitale nel settore sanitario. E questo è inaccettabile. I dati sanitari sono il nuovo oro del dark web: completi, dettagliati, altamente sensibili. Ma non è solo la privacy a essere a rischio. Sono i pazienti. Sono i medici. È la sanità pubblica nel suo complesso.
Dobbiamo agire. Subito
Occorrono investimenti reali in sicurezza informatica per gli ospedali. Occorre formare il personale. Occorre dotarsi di sistemi di difesa adeguati. Perché proteggere le strutture sanitarie oggi non significa solo evitare una violazione: significa salvare vite umane.
E mentre gruppi come SECTOR16 ironizzano sulle immagini rubate da una sala operatoria, noi dovremmo smettere di minimizzare. Dovremmo smettere di far finta che “tanto queste cose succedono solo altrove”.
Succedono qui! E quando sarai tu ad andare all’ospedale e non potranno darti le cure dovute perché drasticamente sottodimensionati a causa di un attacco informatico, ti ricorderai di questo articolo.
È il momento di trattare la cybersicurezza come una questione di salute pubblica. Perché lo è.
E volete saperne una? Ecco la lista degli attacchi noti agli ospedali italiani. Perché noi di Red Hot Cyber non dimentichiamo.
Gli attacchi noti agli ospedali italiani
Molto tempo fa riportammo che gli ospedali sarebbero divenuti “le galline dalle uova d’oro” per il cybercrime, in quanto il rischio non è solo inerente la perdita dei dati, ma anche la vita delle persone. I criminali lo sanno bene che la velocità di azione di un ospedale risulta essenziale, ma sappiamo anche che gli ospedali hanno un” postura cyber” da rivedere in modo profondo.
Purtroppo sono molte le organizzazioni ospedaliere colpite dagli incidenti di sicurezza e soprattutto il ransomware risulta il vettore di attacco principalmente utilizzato. La Lista delle organizzazioni sanitare colpite, dove ne conosciamo le rivendicazioni della PA si allunga sempre di più giorno dopo giorno:
- L’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma,
- ASL 3 di Roma
- ASL 2 di Savona
- ASL 2 di Terni
- ASP di Messina 2021
- ULSS6 di Padova
- ASL Napoli 3
- ASST Lecco
- ASP Messina 2022
- ATS Insubria
- Fatebenefratelli Sacco
- Ospedale Macedonio Melloni
- ASL5 di La Spezia
- Ospedale Universitario di Parma
- Ospedale Niguarda
- ASL1 Abruzzo
- Centro Ortopedico di Quadrante
- Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona
- Attacco alla Synlab
- ASST Rhodense
Purtroppo l’Italia sembra non aver ancora compreso l’importanza strategica a livello di sicurezza nazionale di queste infrastrutture. Tali infrastrutture vengono continuamente bersagliato dal cybercrime e che devono essere protette per garantire la salute delle persone.
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Fabio Tavano
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