Bozza post: L’INAIL NON INDENIZZA LA FAMIGLIA DI UNO STUDENTE MORTO SCHIACCIATO DA UNA LASTRA DI METALLO DI 1000KG
Si chiamava Giuliano da seta, lo studente schiacciato da una lastra durante uno stage di alternanza scuola in una fabbrica in Veneto a Portogruaro, la famiglia non verrà indenizzata perché secondo la legge in vigore non essendo un lavoratore o tirocinante, ma solo uno studente e non hanno avuto manco una rendita, visto che il reddito della famiglia supera di poco la soglia di legge. La questione di risarcimento resta sospesa, il processo partirà il 10 marzo 2023. Questi fatti nonostante siano perfettamente legali, sono ingiusti: perché quando uno studente va in fabbrica e lavora, fa quello che fa un lavoratore, ma non viene retribuito, minorenne e condivide spesso gli stessi rischi di un operaio, impiegato… Anche perché spesso non affiancato da tutor o comunque figuri che lo tutelino. Noi studenti dobbiamo pagare questo prezzo, per percorsi che in buona parte dei casi non servono ad acquisire conoscenze e competenze utili dal punto di vista scolastico in senso sia teorico che pratico, e i ragazzi non debbano lavorare legalmente come operai, ma solo osservare e imparare e al massimo affiancare nei progetti.
Fonti:calabrianews.it/studente-18enn… corriereuniv.it/en/studente-mo… espresso.repubblica.it/attuali…
Si chiamava Giuliano da seta, lo studente schiacciato da una lastra durante uno stage di alternanza scuola in una fabbrica in Veneto a Portogruaro, la famiglia non verrà indenizzata perché secondo la legge in vigore non essendo un lavoratore o tirocinante, ma solo uno studente e non hanno avuto manco una rendita, visto che il reddito della famiglia supera di poco la soglia di legge. La questione di risarcimento resta sospesa, il processo partirà il 10 marzo 2023. Questi fatti nonostante siano perfettamente legali, sono ingiusti: perché quando uno studente va in fabbrica e lavora, fa quello che fa un lavoratore, ma non viene retribuito, minorenne e condivide spesso gli stessi rischi di un operaio, impiegato… Anche perché spesso non affiancato da tutor o comunque figuri che lo tutelino. Noi studenti dobbiamo pagare questo prezzo, per percorsi che in buona parte dei casi non servono ad acquisire conoscenze e competenze utili dal punto di vista scolastico in senso sia teorico che pratico, e i ragazzi non debbano lavorare legalmente come operai, ma solo osservare e imparare e al massimo affiancare nei progetti.
Fonti:calabrianews.it/studente-18enn… corriereuniv.it/en/studente-mo… espresso.repubblica.it/attuali…