Il futuro delle AI secondo Andreessen: salari a zero e tutto gratis (forse)
Il co-fondatore del gigante del capitale di rischi Andreessen Horowit, Marc Andreessen, ha nuovamente attirato l’attenzione con la sua versione radicale di “tecno-ottimismo“. In un post recente ha affermato , Che cosa l’intelligenza artificiale porterà inevitabilmente a un “crollo dei salari”, ma questo, a suo avviso, sarà solo il preludio al paradiso economico.
“Un mondo in cui i salari umani diminuiscono a causa dell’intelligenza artificiale è – logicamente e inevitabilmente – un mondo in cui la produttività aumenta vertiginosamente e i prezzi dei beni e dei servizi scendono a zero”, ha scritto Andreessen. “Cornucopia dei consumatori. Tutto ciò di cui hai bisogno e che desideri, a pochi centesimi.”
In altre parole, mentre milioni di persone potrebbero trovarsi ad affrontare un disastro finanziario, un futuro più luminoso è dietro l’angolo.
La logica di un mercato spietato
Il commento di Andreessen illustra vividamente la brutale logica economica a cui aderiscono molti magnati della tecnologia. Per loro il progresso è inevitabile e la sofferenza di milioni di persone lungo il cammino è percepita come un fenomeno sfortunato ma necessario.
Non è la prima volta che Andreessen romanticizza i cambiamenti economici distruttivi. Secondo lui, il calo dei salari dovuto all’intelligenza artificiale non è un problema che richiede una soluzione, ma una conseguenza naturale dello sviluppo della tecnologia.
Curiosamente, i sostenitori del “futuro ottimistico” raramente propongono misure specifiche per proteggere i lavoratori dalle conseguenze dell’automazione. Si dice che l’unica alternativa sia il reddito di cittadinanza universale, ma lo stesso Andreessen lo detesta, definendolo uno strumento che trasforma le persone in “animali da zoo”.
“In ginocchio davanti all’intelligenza artificiale”
Dichiarazioni come queste vengono rilasciate sempre più spesso da personaggi di spicco della Silicon Valley.
Ad esempio, il fondatore di Oracle Larry Ellison ha dichiarato con entusiasmo come l’intelligenza artificiale rafforzerà i sistemi di sorveglianza governativi costringendo i cittadini a “comportarsi correttamente”.
E l’ex CTO di OpenAI Mira Murati ha reclamato che le professioni creative distrutte dall’intelligenza artificiale “non avrebbero mai dovuto esistere in primo luogo”.
Andreessen giustifica il suo disprezzo per i lavoratori dicendo che molti di loro sono “comunisti che odiano l’America” e che indeboliscono le aziende dall’interno.
Quando i miliardari cominciano a fantasticare con tanto zelo su un mondo senza dipendenti, diventa chiaro il motivo per cui sono così rapidi a investire miliardi in tecnologie che possano sostituirli.
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