In Cina è Rivoluzione IA! 17 nuovi centri di ricerca accademici nati in un solo giorno
Il 6 maggio, l’Università Sun Yat-sen ha ospitato una conferenza dedicata allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, durante la quale è stato ufficialmente inaugurato l’Istituto di Ricerca sull’Intelligenza Artificiale e annunciata la creazione di 17 nuovi centri di ricerca. Qian Depei, accademico dell’Accademia Cinese delle Scienze e primo preside della Facoltà di Informatica dell’università, presiederà il Comitato Accademico dell’Istituto.
Chen Hongbo, vicepresidente esecutivo dell’Istituto, ha spiegato che l’iniziativa integra le competenze scientifiche presenti nei vari dipartimenti dell’ateneo, articolandosi su tre livelli: “materia”, “fondamento” e “applicazione” dell’intelligenza artificiale.
L’obiettivo è affrontare le sfide strategiche nazionali, valorizzare i vantaggi industriali della Greater Bay Area e promuovere ambiti tecnologici chiave come i modelli multimodali di grandi dimensioni, i chip neuromorfici a basso consumo, i sistemi autonomi, l’economia a bassa quota e altri settori emergenti. Il fine ultimo è creare un ecosistema su larga scala che unisca industria, ricerca, accademia e applicazione.
La Cina sembra oramai oggi arrivata al pareggio con gli Stati Uniti, tanto che il NYT ha riportato questi traguardi raggiunti in appena 19 mesi da parte della Cina con un articolo che riporta “La posta in gioco di questa competizione è alta. Le principali aziende statunitensi hanno in gran parte sviluppato modelli di intelligenza artificiale proprietari e addebitato royalties per il loro utilizzo, in parte perché addestrare i loro modelli costa centinaia di milioni di dollari. Le aziende cinesi di intelligenza artificiale stanno espandendo la loro influenza rendendo disponibili gratuitamente i loro modelli al pubblico, che può utilizzarli, scaricarli e modificarli, rendendoli così più accessibili a ricercatori e sviluppatori di tutto il mondo.”
I 17 centri di ricerca copriranno una vasta gamma di settori interdisciplinari tra arti, scienze, medicina e ingegneria. Tra le aree di interesse figurano: calcolo scientifico ad alte prestazioni, fondamenti matematici dell’IA, chip e sistemi intelligenti, dispositivi di rilevamento ispirati al cervello umano, software intelligenti, modelli multi-agente e intelligenza incarnata, IA applicata ai big data medici e intelligenza collettiva.
Gao Song, presidente dell’Università e anch’egli accademico dell’Accademia Cinese delle Scienze, ha sottolineato il duplice approccio dell’ateneo: da un lato, rafforzare la ricerca teorica e lo sviluppo di tecnologie chiave come chip avanzati e software di base; dall’altro, utilizzare l’intelligenza artificiale per guidare un cambiamento di paradigma nella ricerca scientifica, promuovendo innovazioni tecnologiche rivoluzionarie in più settori.
Nel corso dell’evento è stato presentato anche il Piano di Lavoro per la Promozione dell’Intelligenza Artificiale, che include 15 iniziative suddivise in tre ambiti: formazione dei talenti, innovazione scientifica e tecnologica, e governance. L’università prevede di consolidare le risorse informatiche, migliorare i meccanismi di supporto e creare un ambiente favorevole per lo sviluppo dell’IA e la valorizzazione dei talenti.
Zhu Kongjun, segretario del comitato di partito dell’ateneo, ha dichiarato che, in quanto istituzione di riferimento della Greater Bay Area del Guangdong-Hong Kong-Macao, la Sun Yat-sen University si assume la responsabilità di guidare lo sviluppo strategico dell’IA, con un focus sull’autosufficienza tecnologica, sull’innovazione di base e sull’applicazione concreta al servizio degli obiettivi nazionali.
Fondato nel giugno 2020, l’Istituto di Ricerca sull’Intelligenza Artificiale ha ampliato ulteriormente le proprie attività nel dicembre 2024, entrando in piena operatività con una sede di oltre 40.000 metri quadrati e numerose piattaforme sperimentali di livello mondiale.
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