La scarcerazione di Osama Almasri è una vergogna internazionale
Quali segreti era meglio nascondere?
È questa l’inevitabile domanda che ci dobbiamo porre dinanzi alla notizia della scarcerazione e espulsione di Osama Najim “Almasri”.
Era stato arrestato dalla Digos a Torino dov’era andato tranquillamente ad assistere a una partita di calcio nonostante fosse ricercato dalla Corte Penale internazionale. È accusato, in qualità di capo della Polizia Giudiziaria Libica, di detenzione aribitraria, torture e altri maltrattamenti nelle prigioni libiche, che sarebbe meglio definire lager. Neanche il tempo di esprimere la soddisfazione del suo arresto che è stato già scarcerato e tornato in Libia.
Come hanno sottolineato numerose organizzazioni alla notizia del suo arresto, c’era la possibilità che un processo a suo carico della CPI aprissero indagini che facessero chiarezza sui rapporti intrattenuti dai nostri governo con le milizie libiche che detengono il potere.
La Corte d’appello di Roma motiva la scarcerazione con la mancata risposta da parte del ministro Nordio, titolare dei rapporti con la CPI, e pertanto si è vista obbligata alla decisione.
Il governo ha l’obbligo di chiarire immediatamente o sapremo che ha qualcosa da nascondere.
Andrea Laerte Davide
Accoglienza Possibile
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