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Uomo con sclerosi laterale amiotrofica controlla braccio robotico con Neuralink


L’americano Nick Ray, affetto da sclerosi laterale amiotrofica, ha raccontato di aver trascorso tre giorni a controllare il suo braccio robotico assistito (ARA) utilizzando l’interfaccia neurale Neuralink. L’ha descritta come una delle esperienze più incredibili della sua vita.

Ray ha osservato che, per la prima volta dopo molti anni, era in grado di indossare un cappello, riscaldare il cibo, mangiare, aprire il frigorifero e richiudere i coperchi dei barattoli.

Ha anche provato a guidare una sedia a rotelle e ha stabilito dei record personali: ha spostato 39 cilindri in cinque minuti ed eseguito cinque movimenti precisi in un test di destrezza. Ha promesso di pubblicare un video dei suoi successi .

Ha ringraziato il team di Neuralink e il Fondo Buoniconti per l’opportunità di partecipare al progetto e ha sottolineato che la tecnologia sta ripristinando le opportunità perdute. Ray sta anche lavorando al suo progetto crittografico, che, a suo dire, è diventato un modo per esplorare qualcosa di completamente nuovo e dimostra come le interfacce di comunicazione interconnesse (BCI) possano aiutare non solo con l’attività fisica, ma anche con quella digitale.

Neuralink descrive l’obiettivo dell’esperimento come il ripristino delle capacità motorie di base e dell’indipendenza nelle persone con gravi disturbi del movimento. L’azienda continua a testare l’interfaccia cervello-computer e pubblica i dettagli della sperimentazione sul suo sito web ufficiale.

In precedenza, nel settembre 2024, Neuralink aveva ricevuto l’approvazione della FDA per testare un impianto per il ripristino della vista. Nel novembre dello stesso anno, l’azienda aveva presentato una protesi controllata mentalmente , che consentiva ai pazienti di afferrare e muovere oggetti.

Nell’aprile 2025, Neuralink ha dimostrato come l’impianto potesse ripristinare la parola : il sistema riconosceva le intenzioni e sintetizzava le voci basandosi sui segnali neurali. Uno dei primi passi ha riguardato esperimenti con il controllo del cursore e giochi controllati dalla mente, in cui il paziente controllava un computer senza muoversi.

E nel settembre 2025, l’azienda ha svelato i piani per tradurre i pensieri in testo, consentendo alle persone di comunicare direttamente e controllare i dispositivi attraverso un’interfaccia neurale.

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