Rifondazione Comunista oggi 20 luglio, che in tante e tanti ricordano con rabbia e dolore, sarà in Piazza Alimonda, quella che per noi è da quel giorno del 2001 “Piazza Carlo Giuliani, ragazzo”. Non è memoria retorica, è giustizia mancata, sono i colpevoli dei giorni della Diaz, di Bolzaneto, della repressione nei cortei, che hanno soltanto fatto carriera, che non hanno pagato per i loro crimini. È parte della nostra storia che non dimentica chi c’era e che ormai appartiene anche a chi se ne sente raccontare. A chi rammenta come, contro le zone rosse che proteggevano i potenti del G8, centinaia di migliaia di persone accorsero a dire che il mondo era da un’altra parte, che la globalizzazione dei mercati, fondata sull’esclusione dai diritti, ci avrebbe visto sempre strenui oppositori. E, per la prima volta, in questo 20 luglio, non sarà con noi il compagno Arnaldo Cestaro, recentemente venuto a mancare. Torturato come tante e tanti alla scuola Diaz, si deve alla sua tenacia la sentenza con cui la Corte Europea per i Diritti Umani (CEDU) ha condannato, tardivamente, l’Italia, per quegli infami pestaggi. 23 anni dopo gli stessi Stati protagonisti di quella repressione, stanno trascinando il pianeta verso la follia di una guerra che potrebbe rivelarsi senza fine. Carlo che ha pagato con la sua giovane vita, la volontà di opporsi al potere dei dominatori del pianeta, Arnaldo come le tante e i tanti che non hanno dimenticato, ci ricordano che oggi più che ieri è importante restare dalla parte giusta della barricata.
Maurizio Acerbo: Segretario Nazionale di Rifondazione Comunista
Claudia Rancati e Jacopo Ricciardi Co- Segretari Regionali di Rifondazione Comunista Liguria