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il pensiero potrebbe essere anche definito all'interno di una rappresentazione tridimensionale, se la persona è in grado di percepire a un definito livello di complessità. non è neppure questione di livello di intelligenza o capacità di astrazione, ma solo di auto-percezione del proprio pensiero in relazione all'ambiente e a un eventuale interlocutore. è un po' come uno che guida e conserva solo la visuale dall'interno del veicolo, il proprio punto di vista, oppure uno che guida dal di fuori del'abitacolo, percependo maggiormente l'ambiente circostante, e altri pensieri possibili, simultaneamente. la percezione dell'effettivo contesto, quando si parla, come anche quando si ascolta, è parte di quello che potremmo definire "quota", all'interno di una immaginaria rappresentazione 3d del pensiero. pertanto il pensiero può essere percepito come una forza espressa e ben definita all'interno di uno spazio definito tridimensionale.