Salta al contenuto principale


Dopo trent’anni di politiche per l’Unione Europea l’Italia è una nazione deindustrializzata, povera, meno democratica che nella prima e seconda repubblica, e più diseguale sia sul piano sociale che su quello territoriale. Prima dell’euro era un prospero paese di serie B che aspirava a crescere ancora, oggi è precipitata senz’altro in serie C e è in declino. Questo è il risultato dei sacrifici fatti per rimanere nell’euro! Per entrare nell’eurozona la classe politica italiana ha smantellato l’industria pubblica, ha dismesso l’IRI, ha messo le sue telecomunicazioni e le banche di interesse nazionale sul mercato, seguendo le strategie di privatizzazione suggerite da Mario Draghi...

lafionda.org/2024/04/12/il-fal…