Game Over: Cloudflare e il caos sui browser meno diffusi!
Gli utenti di alcuni browser meno diffusi lamentano problemi di accesso a vari siti dovuti al funzionamento dei sistemi Cloudflare. I giornalisti del The Register riferiscono che la loro attenzione su questo problema è stata attirata dagli utenti, dagli specialisti della sicurezza informatica e dagli sviluppatori del browser open source Pale Moon.
Sembra che gli utenti si lamentino regolarmente della mancata disponibilità del sito web relativo al forum di Cloudflare, ma l’azienda non sembra prestarvi attenzione. Ad esempio, i ricercatori hanno trovato segnalazioni di problemi relativi a Cloudflare e al blocco di siti web risalenti al 2015 , al 2022 , a marzo e luglio 2024 e a gennaio 2025.
I problemi sorgono perché Cloudflare mira a combattere le botnet e gli attacchi DDoS rilevando e bloccando qualsiasi attività sospetta. Ad esempio, dispositivi infetti che fanno parte di botnet ed eseguono determinati script. Un modo per rilevarli è controllare l’agente del browser e, se non proviene da un browser noto, bloccarlo.
Purtroppo l’elenco dei browser accettabili è limitato e include solo le ultime versioni di browser noti come Chrome (e i suoi numerosi derivati) e Firefox. Di norma, gli utenti delle ultime versioni dei browser Pale Moon, Falkon e SeaMonkey riscontrano problemi di blocco.
Le ultime note di rilascio di Pale Moon indicano che gli sviluppatori stanno cercando di risolvere questo problema, che spesso provoca il blocco del browser, la mancata risposta alle richieste o l’arresto anomalo del sistema. Anche alcuni utenti di Firefox 115 ESR (l’ultima versione per macOS 10.13 e Windows 7) riscontrano problemi di blocco. Tra i siti frequentemente interessati dal problema ci sono science.org, steamdb.info, convertapi.com e persino community.cloudflare.com.
Allo stesso tempo, secondo alcuni partecipanti alla discussione del problema su Hacker News, Cloudflare potrebbe considerare un’attività sospetta non solo l’utilizzo di browser o sistemi operativi di nicchia, ma anche una richiesta di un URL senza specificare un ID di riferimento. Mentre un utente prudente può bloccare il tracciamento, per il provider CDN tale attività è un segnale che le azioni non sono eseguite da un essere umano.
I giornalisti sottolineano che il supporto tecnico di Cloudflare è principalmente incentrato sui clienti aziendali e che gli utenti comuni possono solo lamentarsi di ciò che accade sui forum della community. Tuttavia, a giudicare dal numero di messaggi riguardanti il blocco, l’azienda non monitora i forum per segnalazioni di problemi.
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