Salta al contenuto principale


Ogni tanto (raramente) esce una celebrity news che mi fa dire "no way!".

Ecco. Ieri sera (con notevole ritardo, visto che la news è vecchia di luglio) ho scoperto le accuse di molestia sessuale rivolte da 5 donne a Neil Gaiman. Neil Gaiman!

Ci sono rimasta male, nonostante non possa dire di essere una sua fan. Le uniche cose che ho letto di suo sono i suoi post su Tumblr, ma quello che scriveva in generale mi piaceva.

Forse a sproposito mi partono riflessioni sul bisogno umano di avere archetipi, figure che incarnino il bene e il male assoluti, come una bussola ha bisogno dei poli per funzionare.

Finché l'archetipo è un personaggio fittizio va tutto bene: nel suo essere assolutamente buono o cattivo non è umano, non ha sfaccettature. Per questo le Storie funzionano e appassionano.

Ma se il tuo eroe, il tuo archetipo è una persona reale... Beh, prima o poi qualcosa di negativo e deludente salterà fuori.

Il tuo cantante preferito che si lascia sfuggire una frase razzista.

Il tuo attore preferito che si scopre essere un violento.

La tua band del cuore che, la prima volta che vai a vederli live, suona mbriaca, di merda e chiude il concerto in anticipo.

Nessuno degli idoli che scegliamo è un amico, ma lo percepiamo come tale. Quando fanno cose brutte e inaspettate, ci si sente traditi.

Eppure sono persone, non eroi di un romanzo. Non sono monolitici, fanno cazzate (o peggio), esattamente come chiunque altro.

Seguo la faccenda con dispiacere, per le vittime, per i fan e, in qualche modo, anche per Neil.

#NeilGaiman