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Ogni anno più cinese, ogni anno più futuristica. Però l'AI in ogni dove... Anche no, dai.
#ifa2024
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BB reshared this.


Alla fine ho fatto l'investimento e comprato la bici elettrica. Un modello di qualità medio-alta, ben equipaggiato da tutti punti di vista, scelto appositamente per viaggiare. Roba che non userò in città, dove bastano i mezzi pubblici, i piedi, la mia bici normale e quelle in condivisione, all'occorrenza.

Presa sabato, subito provata domenica con un giretto di poco più di 50 km, roba che senza il supporto del motore non avrei mai potuto fare (duro solo poco più di 30 km).

Al termine ero ancora in forma e avrei potuto andare avanti ancora un po', anche se cominciava a farmi male il bacino (la sella è un punto critico ed evidentemente c'è ancora da lavorare alle impostazioni).

La bici ovviamente stava meglio di me, fosse per lei altri 160 km li avremmo potuti fare.

Per curiosità ho fatto gli ultimi 100 m a motore spento e devo dire che, una volta in moto, cammina che è una bellezza, ma certo il peso di quasi 30 kg in curva e nelle ripartenze si fa notare.

La voglia che mi si è attaccata di usarla di più, invece, mi farà solo bene. 😄

#ebikeschangelives #ebike #bici #bicicletta #bicielettrica #cicloturismo

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in reply to floreana

Curiosità: che modello? Non MTB deduco.
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in reply to Manuel

@Manuel
No, no, roba per trekking. KTM Macina Style XL 750.

Fata turchina reshared this.


Cena in centrissimo, tavolo sul marciapiede.

Ore 20:47, passa un uomo completamente nudo a piedi.

Indisturbato.

So geht es auch in #Berlin

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Io, comunque, quando anni fa fantasticavo di come sarebbe stato il governo della prima donna premier, fantasticando di svolte culturali, nuovo corso ecc.
Ecco, mai mi sarei immaginata che sarebbe invece stata l'apoteosi del berlusconismo e di quanto di peggio la politica italiana abbia saputo esprimere dalla fine della prima repubblica a oggi.
Dicono che prima di risalire sia necessario toccare il fondo, ma il fondo sembra allontanarsi costantemente.
Mi dispiace tantissimo per i residenti in Italia, almeno per quelli che vedono e capiscono cosa stia succedendo. Per quelli che contribuiscono al problema mi risulta difficile provare empatia.
#Italia #Meloni


Ieri avevo in programma un giro per negozi di biciclette per vedere e provare un po' di bici elettriche. Uno di questi si trova a Spandau, che rispetto a casa mia è inculatissima (un'ora di viaggio minimo) per cui ho unito l'utile al dilettevole e con l'occasione sono stata anche a visitare la Cittadella.


Vista dalla Juiliusturm (1230), dicono il più antico edificio preservato di Berlino.

Questa scelta mi ha innanzitutto regalato la conoscenza degli Heilung, band che pesta tantissimo e che suonava la sera stessa proprio nella Cittadella. I tecnici che ne facevano il soundcheck mentre io gironzolavo me li hanno fatti apprezzare. Se amate la musica che pesta tantissimo date loro un orecchio, secondo me possono messere d'accordo gente dai gusti diversi (purché pestino! L'ho detto che pestanopestanopestano?).

Poi va detto che il biglietto di ingresso a 4,50 € stracciati dà accesso a tutti e sei i musei presenti nel complesso, piccoli, diversi, ma tutti meritevoli. Ho saltato solo il Centro d'Arte Contemporanea perché chiuso per allestimento di una mostra.

Prima fermata: la "finestra archeologica"

Qui sono conservati gli scavi archeologici che hanno portato alla luce le tre fasi costruttive della fortificazione. Dal XIII al XVI secolo si vede l'evoluzione dalla prima palizzata in legno, alle mura in pietra medievali, al castello in stile rinascimentale e mattoni rossi oggi visibile. Vengono spiegati anche dettagli ingegneristici, tipo che per costruire i bastionazzi così come sono oggi hanno "sbrodolato" fuori dai confini dell'isoletta su cui era sorto il nucleo originario. Per costruire in acqua hanno praticamente fatto una fitta base di "denti" di legno su cui poi è stata costruita la struttura attuale. Che non sia sprofondato tutto per me ha del miracoloso.

Seconda fermata: il museo civico di Spandau

Qui sono esposti reperti della storia di Spandau: dalle repliche dei documenti ufficiali, agli oggetti di uso comune, al prodotto dell'industria qui storicamente stanziata, al (ovviamente) nazionalsocialismo, alla divisione.


Questi sono giocattoli, che già di per sé mi fa rabbrividire. Alle stuatuine di Hitler e Göring si può alzare il braccino per fargli fare il saluto nazista. Ha un sapore distopico, invece è successo davvero: dei bambini hanno giocato con 'sta roba.

Gironzolando qui ho scoperto che parte di Metropolis è stata girata a Spandau (pensavo solo ai Babelstudios, e invece) e c'è un memoriale di una persona che ha partecipato alla produzione che vorrò leggere per intero. Amo Metropolis!

Terza fermata: la sala d'armi (o come diavolo vogliamo tradurre Exerzierhalle)

Qui sono conservati cannoni. Decine e decine di cannoni. Il più vecchio è del primo '400, il più giovane risale alla Prima Guerra Mondiale.


Immaginate di stare accovacciati qui dietro a sparare al "nemico".

La sala è chiusa e, con il caldo, dentro ristagna un odore che ricorda un'officina meccanica, ma con un "twist" tutto suo. Il mio cervello lo ha etichettato come "odore di guerra", ma non penso che sul campo la puzza fosse quella (o almeno non soltanto quella).
Toccacciando in giro (perché qui è concesso mettere le mani sugli artefatti) ho poi constato come ci sia stata un'epoca, tra '600 e '700, in cui usava mettere motti vari sui cannoni. Questo qua mi ha colpita di più:


Dice:"Saturnus frist (!) die Kind allein ich fress sie aller gros (!) und klein" (grossomodo: "Saturno mangia solo i bambini, io mangio tutti, grandi e piccini". Che detto da un cannone ci sta).

Quarta tappa: il deposito provvigioni

Questo è un edificio del periodo rinascimentale, in parte ricostruito, oggi adibito a galleria che preserva una serie di monumenti scultorei precedentemente sparsi per Berlino dal XVIII al XX secolo. Praticamente un consesso di figure rilevanti per la storia della città (e non solo). Alla fine c'è anche lui: il capoccione di Lenin!


Avete presente il megaprogetto di Hitler per la trasformazione di Berlino nella "Welthauptstadt Germania"? Come doveva diventare una città monumentale, con al centro un ipermega edificio celebrativo? Ecco. Questo plastico rende l'idea di quanto megalomane fosse il progetto di quell'edificio: quella cosina a destra è la porta di Brandeburgo, in scala.

Quinta tappa: la casa del comandante

L'ho vista per ultima, ma, essendo sopra la biglietteria, in realtà si potrebbe vedere anche come prima cosa. Qui sono conservati reperti e documenti della storia della Cittadella, altri dettagli sulle fasi costruttive, ma anche flora e fauna del luogo.

Che dire alla fine di tutto questo? Ma niente, solo che ogni volta che sfioro la storia di questa città il brivido lungo la schiena è assicurato. Qua sono successe cose folli.

(Oh, le bici in tutto questo le ho provate eh. Ho due candidate tra cui decidere).

#MuseiDaVedere #Berlino #Spandau

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ciccio2k reshared this.


Postulo che i titolisti siano i primi responsabili della disinformazione.

Da quando, su Internet, la "trazione" generata da un titolo è precisamente misurabile in click la corsa all'intestazione più acchiappaclick è diventata talmente agguerrita da meritarsi un posto alle Olimpiadi. È lo stramaledetto clickbait.

Non importa più che il titolo rifletta in maniera succinta i contenuti dell'articolo, basta che incuriosisca il lettore abbastanza da cliccare. E allora daje de titoli scandalistici o palesemente falsi.

Questo non sarebbe un enorme problema se tutti andassero a leggere gli articoli così mal intitolati, anzi: sgamando subito l'opera di un titolista truffaldino, ce ne andremmo immediatamente dalla pagina (con conseguente crollo dei tempi di permanenza su di essa, altra metrica rilevante) e non torneremmo più su quella testata.

Ma questo non succede: nello scrollare quotidianamente la timeline di un social o il feed di un aggregatore RSS si leggono.... Al 90% solo i titoli? Ed ecco che la frittata è fatta.

Se leggo un titolo che dice "Studio dimostra l'inefficacia dei vaccini COVID" e non vado a leggere l'articolo, che magari, al contrario, parla di uno studio che dimostra l'efficacia al 95% e mi dettaglia in quali casi non lo è, ho assorbito un'informazione non solo errata, ma diametralmente opposta al senso della notizia.

Tutto per dei cazzi di click.

Google dice che la SEO ha rovinato l'Internet. Va bene che tralascia il fatto che se la SEO esiste è perché sono loro ad aver stabilito le regole del ranking, ma di per sé l'affermazione non è scorretta.

La verità, online, vale meno della visibilità.

#disinformazione #giornalismo #internet #clickbait #seo

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in reply to floreana

Ormai i titoli di certi articoli online fanno sembrare "Cronaca Vera" degli anni '70 al livello di MicroMega.


Only in our dreams are we free. The rest of the time we need wages.

Terry Pratchett, Wyrd Sisters.

Terry non le manda a dire. Ouch!

#TerryPratchett #Discworld #quote



Come lo chiamate quando tornate dalle vacanze e a casa l'Internet è guasto?
#bentornata #Vacanze #internet #mannaggiaacristo
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33 km con la bici analogica sembrano essere il mio limite fisiologico giornaliero (con dolori).

Fatti altrettanti oggi con bici elettrica. Anche al minimo livello di assistenza alla pedalata, tutta un'altra storia: le gambe hanno lavorato sì, ma non sono distrutta e avrei potuto andare ancora avanti. Persino il culo mi fa meno male, pur con una sella peggiore della mia.

Lo so, è la scoperta dell'acqua calda. E potrebbe anche essere il punto di non ritorno.

#ebike #ciclocturismo #bici

Unknown parent



Stasera ho mangiato per la prima (e sospetto ultima) volta la Sauerfleisch. Fatta in casa con tutti i crismi, per carità, ma insieme al Weißwurst è la cosa più tedesca che abbia mangiato fin'ora.

Non so se vi è mai capitata la cosa dissociante per cui riconoscete che un alimento sia buono, ma il suo aspetto e la sua consistenza sono così repellenti che fate fatica mangiarlo.

Ecco.

Non vi spoilero la sorpresa (?), se siete curiosi guglatela.

#Deutschland #sauerfleisch #cibo



Oggi ho iniziato a lavorare alle 6:30, svegliandomi alle 6:00.
Constato che mi sveglio prima io dei gabbiani, che cominciano a berciare un bel pezzo dopo.
#workation #homeoffice #VacanzaLavoro

floreana reshared this.


Day 1 of my #workation in #Waren (Müritz). Wrapped up work at 3 pm, went out for an 8 km stroll around the #Feisnecksee. Very peaceful, very few other people on the path, crystal clear waters. Felt good.

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Il 14 agosto 2018 mi trovavo in vacanza ad Alassio da sola. Era una vacanza di "cura" dopo aver mollato definitivamente il mio ex abusatore.
La sera del 14, nel ristorante (buono!) dove sono andata a mangiare, il proprietario, chiacchierando con un amico o avventore abituale, riuscì a dare la colpa della tragedia agli immigrati.
Ne rimasi talmente scioccata che manco mi ricordo con quale volo pindarico della fantasia fosse riuscito a giungere a quella conclusione.
Ma come cazzo si fa?
Me lo chiesi allora e me lo chiedo ancora, ogni giorno.
Non può essere più facile prendersela con i più deboli che con chi detiene il potere di fare le cose per bene e invece le fa ammerda per proprio tornaconto.
Bisogna tenere d'occhio e spaccare le palle ai "controllori", non ai poveracci!
#PonteMorandi


Settimana prossima proverò l'ebbrezza del nomadismo digitale: ho prenotato un appartamentino a Waren-Müritz, dove lavorerò da remoto e il resto del tempo farò la turista.
Prevedo di avere grossomodo il pomeriggio libero dalle 15:00-15:30 in poi, visto che mi sto svegliando prestissimo e comincio a lavorare di conseguenza (oggi ho avviato il timer alle 6:56, per dire. E sono in ufficio, a 40 minuti da casa. Fate vobis).
Se tutto funziona bene come spero conto di farlo più spesso. Come disse di recente un ex-collega: cosa sto a Berlino a fare?
#DigitalNomad #Workation


Domani carichiamo le bici, le inforchiamo e andiamo a fare il #weekend in campeggio sul #Lankesee (quel camping è un gioiellino!).
Intanto medito anche una vacanza-lavoro in qualche posto carino adesso che non c'è bisogno di andare in ufficio.
Imperativo: #relax e #CoseBelle


A chi volesse leggere un reportage d'epoca sul bombardamento atomico di Hiroshima consiglio questo di John Hersey.
Link senza paywall, almeno per la prima lettura del New Yorker, in inglese.
Crudo, matter of fact, una mazzata ogni volta che lo rileggo.

newyorker.com/magazine/1946/08…

#hiroshima #hiroshimaanniversary

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The Gib :startrek: reshared this.


Per una persona #trans il #misgendering, ovvero che si parli di lui o lei usando i pronomi sbagliati (nella maggior parte dei casi: quelli relativi al sesso assegnato alla nascita) è una delle offese peggiori, a braccetto con il #deadnaming, cioè l'uso del nome di battesimo e non di quello d'elezione.

Chi voglia parlare in qualunque contesto di una persona trans in particolare, o delle donne o degli uomini trans in generale, faccia attenzione. Per cortesia.

Uomo trans: nato donna, ora è un uomo. Si usa il maschile.
Donna trans: nata uomo, ora è donna. Si usa il femminile.

Non è difficile, basta ricordarsi che conta l'oggi e non il passato.

Grazie e a buon rendere!


MajDen👠🎗☮️ ♀️🎨🥋 reshared this.


Sto cercando lavoro (necessario, ma non smetterà mai di farmi del male psicologico) e questo mi offre l'occasione di riesumare e rileggere parecchi vecchi CV e lettere di presentazione.

Nella tortura che è questo processo, mi fa tenerezza e mi strappa un sorriso constatare le mie evoluzioni nel tempo. Nelle esperienze, nella grafica, ma soprattutto nel tono.

Se penso di potercela fare è solo perché so di avercela già fatta N volte prima.

E avanti così!

#Lavoro


MajDen👠🎗☮️ ♀️🎨🥋 reshared this.


Oooh là, ecco qua come mai Vivian non vuol saperne niente del suo caro papà (il signor Elon Musk, che è uno di quegli stronzi che, invece di prendere i figli come vengono, li considerano morti se non sono venuti come se li immaginavano loro).

Vivian Wilson si incazza e parla di papà Musk per la prima volta

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