Buona #Festadelpapà a tutti i padri, a prescindere dalle loro preferenze sessuali, che nulla hanno a che vedere con le loro capacità di essere buoni genitori biologici o adottivi. Un abbraccio affettuoso a tutti i padri vittime di omofobia e a tutte le famiglie chiamate "non famiglie" da gente malata di pregiudizio, che nella società va accompagnata serenamente verso una educazione sessuale capace di curare la sociopatia e su questo social sono accompagnati altrettanto serenamente alla porta.
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Francesco
in reply to Carlo Gubitosa :nonviolenza: • • •Samuele
in reply to Francesco • • •Francesco
in reply to Samuele • • •Sabrina Web :privacypride:
in reply to Carlo Gubitosa :nonviolenza: • • •Zand :arch: :terminal:
in reply to Sabrina Web :privacypride: • • •Zand :arch: :terminal:
Unknown parent • • •Gian Luca Dalla Torre :it:
in reply to Carlo Gubitosa :nonviolenza: • • •:fedora: filippodb :cc: :gnu:
in reply to Gian Luca Dalla Torre :it: • • •rag. Gustavino Bevilacqua
in reply to Carlo Gubitosa :nonviolenza: • • •Se su mercatone uno gira gente così non sono per nulla dispiaciuto d'aver bloccato l'intera istanza.
E ci aggiungo un ciondolo esternativo.
Marco :nonuke: reshared this.
Sabrina Web :privacypride:
in reply to Zand :arch: :terminal: • • •informapirata :privacypride:
in reply to Carlo Gubitosa :nonviolenza: • • •È altresì interessante il fatto che su mastodon non raccoglieva alcun seguito.
./.segue./.
informapirata :privacypride:
in reply to informapirata :privacypride: • • •Dopo una breve discussione, dovuta al fatto che tendenzialmente non prendiamo mai provvedimenti sugli utenti ma solo sulle violazioni delle regole da parte dei contenuti pubblicati, abbiamo comunque deciso di bannarlo, perché in questo caso, il comportamento è parte del contenuto.
Basta osservare il letamaio che si produce sotto i suoi Tweet per capire che in quei comportamenti c'è proprio tutto ciò che gli utenti e gli amministratori del fediverso vogliono tenere fuori.
./.segue./.
informapirata :privacypride:
in reply to informapirata :privacypride: • • •Il fediverso è da sempre sotto attacco, non tanto dalle innumerevoli istanze del cosiddetto #freespeech, che ogni giorno vengono defederate, quanto piuttosto da account passivo aggressivi che seminano occasioni per tirare fuori la parte peggiore e più intollerante delle persone che confondono la libera espressione con la rimozione dei freni inibitori e l'esaltazione identitaria la quale, come spesso accade, costituisce il brodo di coltura della violenza e del fascismo
Carlo Gubitosa :nonviolenza:
in reply to informapirata :privacypride: • • •informapirata :privacypride:
in reply to Carlo Gubitosa :nonviolenza: • • •Fuor di metafora, se sei un moderatore, hai due tipi di responsabilità:
. /.
informapirata :privacypride:
in reply to informapirata :privacypride: • • •una di queste è il mantenimento di un buon clima generale, ma l'altro è la garanzia che non vengano intraprese scelte che limitano la libertà di espressione degli utenti, in base alle impressioni e ai pregiudizi del moderatore.
Per farlo, è fondamentale basarsi sui contenuti, il cui significato può essere valutato anche solo in base al l'impressione che trasmettono.
Ma il provvedimento basato sull'analisi dell'utente deve essere basato su un'analisi molto più attenta.
. /.
Scimmia di Mare :unverified: reshared this.
informapirata :privacypride:
in reply to informapirata :privacypride: • • •Perché è vero che se banno un utente da mastodon.uno, quello può sempre iscriversi in un'altra istanza e perciò non sto decidendo sulla sua esistenza nel fediverso; eppure gli sto togliendo l'accesso all'istanza italiana più grande e a una delle comunità più numerose al mondo, e perciò devo prestare attenzione a non intraprendere scelte sbagliate che possono avere effetti irreversibili su di esso e sulla sua percezione futura del fediverso.
. /. (è l'ultimo). /.
informapirata :privacypride:
in reply to informapirata :privacypride: • • •Un utente che ha pregiudizi non si rende conto di averli.
Se un utente brandisce i propri pregiudizi come se fossero armi di offesa o per selezionare altri utenti, quello è un utente problematico e irrecuperabile.
Ma se un utente è semplicemente vestito di pregiudizi perché gli hanno insegnato a vestirsi così fin da piccolo, quello è un utente solo *potenzialmente* problematico, ma prima di spingerlo a radicalizzarsi fuori da qui, cercherò di spiegargli cosa deve fare per stare qui
Carlo Gubitosa :nonviolenza:
in reply to informapirata :privacypride: • • •chiccoebasta :mastodon: reshared this.
informapirata :privacypride:
in reply to Carlo Gubitosa :nonviolenza: • • •Falsa premessa: bannare gli utenti che pubblicano contenuti da sfogatoio non è in discussione
> né l'attenzione della mia community
Non è vero. Le community sono sempre attente ai contenuti problematici di altre istanze o social. Tu stesso pubblichi spesso contenuti problematici da Twitter e tu stesso hai screenshottato il post in cima a questa conversazione
Sai bene che non puoi chiudere il mondo, fuori da qui!
Carlo Gubitosa :nonviolenza:
in reply to informapirata :privacypride: • • •informapirata :privacypride:
in reply to Carlo Gubitosa :nonviolenza: • • •Per il resto, non si tratta di essere educatori, ma di esercitare con la massima attenzione il ruolo di moderatori, un ruolo che spesso necessita dell'interlocuzione privata con gli utenti per migliorare il loro inserimento nella comunità
Carlo Gubitosa :nonviolenza:
in reply to informapirata :privacypride: • • •informapirata :privacypride:
in reply to Carlo Gubitosa :nonviolenza: • • •Io spero che tu non abbia capito una mazza di quello che ho scritto prima, perché non vorrei che facessi solo finta di non capire
> se io fossi un provocatore omofobo o nazistoide del "free speech" sarei molto attirato da uno spazio che (etc)
Non ho capito: stai incentivando gli utenti della trash-right a venire da noi?
Allora ti spiego una cosa:
. /.
informapirata :privacypride:
in reply to informapirata :privacypride: • • •Non c'è nessun bisogno di attirare fascisti qui da noi, perché vengono da soli! Enon per una qualche affinità con la nostra istanza (anzi, spesso proprio per sfidare la ns regola n. 7 https://mastodon.uno/about) ma semplicemente perché la maggior parte degli utenti mastodon scelgono mastodon.uno (non perché sia migliore, ma solo perché è l'istanza più famosa).
Siamo quindi consapevoli del fatto che per una questione numerica attiriamo la maggioranza di qualsiasi categoria
. /.
Mastodon.Uno Social - Italia
Mastodon ospitato su mastodon.unoinformapirata :privacypride:
in reply to informapirata :privacypride: • • •Per questo motivo, siamo attrezzati bene per monitorare, riconoscere, analizzare e intervenire su tutti quei continui e persistenti tentativi di colonizzazione che già si possono osservare sugli altri social e, purtroppo, anche su molte istanze straniere sulle quali minore è il controllo dei contenuti in italiano
Carlo Gubitosa :nonviolenza:
in reply to informapirata :privacypride: • • •informapirata :privacypride:
in reply to Carlo Gubitosa :nonviolenza: • • •Ma vorrei dedicare 2 parole a queste parole
> Se nel fediverso si affermano mega istanze che tollerano il discorso d'odio nelle sue formule subdole e ripulito questo è un rischio più grave di un ban dato con leggerezza
Discorso fallace perché non esistono nel fediverso (almeno in quello italiano) istanze di questo tipo, quindi l'affermazione non è rilevante. Mentre i ban dati con leggerezza non dovrebbero mai essere mai neanche un'ipotesi
informapirata :privacypride:
2023-03-20 06:28:39
Carlo Gubitosa :nonviolenza:
in reply to informapirata :privacypride: • • •informapirata :privacypride:
in reply to Carlo Gubitosa :nonviolenza: • • •Carlo Gubitosa :nonviolenza:
in reply to informapirata :privacypride: • • •ThinkingRaven
in reply to Carlo Gubitosa :nonviolenza: • • •Come ho più volte detto dillàh, la fama di certi soggetti che diffondono contenuti ripugnanti è composta ed elevata principalmente dalle risposte di indignazione e sdegno più che dallo stuolo (più ristretto di quanto si pensi) dei fanatici beceri quanto gli autori suddetti. Se nessuno legge una boiata, essa ha un impatto culturale minimo
informapirata :privacypride:
in reply to ThinkingRaven • • •D'ora in poi, su questo argomento, risponderò solo in privato
@gubi
cage
in reply to informapirata :privacypride: • • •> l'utente in questione (il cui messaggio è stato prontamente
> eliminato) ha un comportamento estremamente interessante (chi è
> interessato può visionare il suo profilo Twitter - è il bello
> dell'ipertestualità) perché tende a pubblicare messaggi che non sono
> mai apertamente scorretti, ma gettano un seme, una provocazione, che
> viene raccolta da diversi utenti che danno il peggio di sé.
Devo dire che sia il post discusso che questa tua risposta mi
interrogano quale sarebbe il limite della libertà di parola (sul
fediverso) che considererei accettabile.
Da un lato non trovo - nel merito- molto da contestare se gestissi
un'istanza generalista, questi temi e queste opinioni fanno parte del
dibattito politico, nel bene o nel male. Diverso sarebbe se l'istanza
avesse una precisa linea politica, in quel caso non potrei che
comprenderle la cancellazione (e quindi capisco le ragioni di
@gubi).
Mi sorprende ancora di più la vostra (come amministratori intendo)
motivazione per aver bandito l'account: il fatto cioè che i suoi post
non siano in violazione delle regole ma che siano scritti in maniera
tale da poter (o addirittura, speculativamente, voler) attirare
messaggi o altri utenti che violerebbero le regole. Il che
probabilmente sarebbe anche vero pero', mi chiedo, ciò significa che
certi argomenti, pur essendo parte del dibattito pubblico, non possano
essere dibattuti (nell'istanza) se non all'interno di un sistema di
regole sconosciute agli utenti che si sommano a quelle esposte ed
accettate al momento dell'iscrizione?
Non è una domanda retorica. Vorrei capire.
Tutto queste domande mi fanno pensare che io non potrei mai moderare
un'istanza non schierata politicamente. 😁
Ciao!
C.
Informa Pirata
in reply to cage • •Intanto dobbiamo chiarire cosa significhi la libertà di parola. Prendiamo quindi la DIchiarazione universale dei diritti dell'Uomo.
Qui l'espressione "libertà di parola" viene usata una sola volta, come principio cardine, all'inizio del Preambolo:
Preambolo
Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo;
Testo inglese
PreambleWhereas recognition of the inherent dignity and of the equal and inalienable rights of all members of the human family is the foundation of freedom, justice and peace in the world,
Whereas disregard and contempt for human rights have resulted in barbarous acts which have outraged the conscience of mankind, and the advent of a world in which human beings shall enjoy freedom of speech and belief and freedom from fear and want has been proclaimed as the highest aspiration of the common people,
Tuttavia vediamo subito che l'ambito della libertà di parola è chiaramente circoscritto dalla definizione data dall'art. 19
Articolo 19
Ognuno ha diritto alla libertà di opinione e di espressione; questo diritto include la libertà di avere opinioni senza interferenze e di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso qualsiasi mezzo e indipendentemente dalle frontiere.
Testo inglese
Article 19
Everyone has the right to freedom of opinion and expression; this right includes freedom to hold opinions without interference and to seek, receive and impart information and ideas through any media and regardless of frontiers.
Questa formulazione è importante, perché aiuta a capire come la libertà di parola è strettamente legata alla libertà di espressione, che non è soltanto l'espressione attiva (quella con cui di esprimiamo attraverso le parole, i gesti e le azioni inerenti la nostra sfera privata, ma è anche la cosiddetta espressione passiva, quella cioè che attraverso la conoscenza costituisce l'acquisizione delle nozioni necessarie a esprimersi (imparare a parlare, a comunicare, a pensare!) e che viene definita piuttosto bene nell'inciso in cui si corrla la libertà di esprimersi alla libertà di
Ma cosa succede quando l'indiscriminata libertà di parola viene abusata da stati, multinazionali, poteri rilevanti per risorse e mezzi e moltiplicata attraverso gruppi coordinati di persone/utenti e, ancora, potenziata grazie all'impiego di sistemi di manipolazione dell'informazione, quali per esempio gli algoritmi dei social?
Beh, quello che succede è che viene considerevolmente limitata la possibilità di accedere a quella fondamentale libertà di
una libertà, perciò, propedeutica e necessaria a un reale esercizio della libertà di espressione.
Oggi come oggi, abbiamo assistito su tantissimi social network proprietari a una saturazione di contenuti ostili sia dal punto di vista espressivo (flussi di parole ostili che impediscono di far sentire le voci tolleranti) sia dal punto di vista coattivo (offese e molestie che spaventano gli interlocutori non radicalizzati).
La libertà di parola, pertanto non deve mai diventare uno strumento per hackerare la libertà di espressione.
Frasi come:
non sono parole di espressione, ma sono parole d'ordine. Le parole d'ordine non servono a esprimere il proprio pensiero e la propria natura, ma servono unicamente a esprimere il pensiero di qualcun altro.
Quando poi queste parole offendono una categoria particolare di persone, una categoria che peraltro in questo momento storico sta vivendo non solo un mancato conseguimento di alcuni diritti che fino ad oggi sembravano in fase di conquista, ma anch l'erosione di altri diritti che sembravano affermati, è chiaro che non stiamo più parlando di consentire la "libertà di espressione" ma di impedire la libertà di esprssione di altri, al fine di impedire loro di esercitare diritti che non costituiscono un danno per alcun cittadino.
Infine, vorrei fare un ultima osservazione sul caso specifico. Quando tu affermi che:
è opportuno chiarire che quella è un'opinione, in particolare era la mia opinione, molto personale e tesa a concedere il beneficio del dubbio, mentre per altri moderatori, il contenuto costituiva fin da subito una palese e provocatoria violazione delle regole dell'istanza.
Io mi sono basato su un principio di "contestualizzazione culturale", dal momento che in Italia, tante persone fanno affermazioni del genere senza rendersi conto che le loro parole possono essere intese come un'offesa per numerose persone. In questi casi, è per me importante intervenire inizialmente con una moderazione più leggera (eliminare il contenuto) di quella che si poteva intraprendere (sospendere l'utente).
Tuttavia, oltre alla "contestualizzazione culturale" è importante fare anche una "contestualizzazione intertestuale" e, infatti, dall'analisi dell'utente (soprattutto dalle numerosissime interazioni che aveva su twitter, con quelli che abbiamo capito essere esattament gli stessi messaggi duplicati qui su mastodon) non c'era alcuna innocenza, ma c'era invece una sapiente capacità di catalizzare utenti omofobi, razzisti, intolleranti che venivano anzi incoraggiati dall'utente alfa.
Ora, benché siano molto grandi le responsabilità dei moderatori di un'istanza molto grande che per la maggior parte degli utenti costituisce ad oggi l'approdo principale al fediverso italiano, noi non siamo la corte di cassazione e abbiamo fortunatamente la possibilità di intervenire con una certa rapidità e soprattutto discrezionalità.
Per questo motivo, poco dopo l'eliminazione del singolo contenuto, il provvedimento deciso è stato proprio quello della sospensione dell'utente.
Si è trattato comunque di un caso un po' particolare, da parte di un utente che peraltro era stato silenziato da mesi a fronte di un avvertimento cui non ha dato seguito e che quindi non veniva neanche segnalato molto dagli utenti di mastodon.uno perché per vederne i contenuti, avresti dovuto seguirlo espressamente.
Il più delle volte, invece i provvedimenti sono molto più semplici, tipo l'utente che scrive qualche topica offesa omo-trans-fobica, antismita o misogina o che ripubblica qualche fetda vignetta di Marione e che viene immediatamente incenerito dall'istanza.
E, ti assicuro, ci perdiamo al massimo qualche minuto dalla segnalazione e tre secondi di tempo per decidere cosa fare...
Informa Pirata
in reply to Informa Pirata • •@Carlo Gubitosa :nonviolenza:@cage
Informa Pirata
2023-03-20 19:02:08
cage
in reply to Informa Pirata • • •> @cage@gubi@informapirata,
> @informapirata si tratta di una domanda complessa e
> spero di riuscire a offrirti una risposta soddisfacente.
> Intanto dobbiamo chiarire cosa significhi la libertà di
> parola. Prendiamo quindi la DIchiarazione universale dei diritti
> dell'Uomo .
[...]
Questo concetto di libertà di espressione passiva è molto
interessante, oltre ad essere completamente nuova per me, ti ringrazio
di avermela fatta conoscere. Tra l'altro mi porta a rivedere la mia
opinione sulla libertà di espressione, ci devo riflettere su.
> La libertà di parola, pertanto non deve mai diventare uno strumento
> per hackerare la libertà di espressione.
>
> Frasi come:
[...]
> non sono parole di espressione, ma sono parole d'ordine. Le parole
> d'ordine non servono a esprimere il proprio pensiero e la propria
> natura, ma servono unicamente a esprimere il pensiero di qualcun
> altro.
E' rilevante rispetto ai principi summenzionati? La propaganda non è
tutelata dalla dichiarazione (entro i limiti che hai indicato)?
> Quando poi queste parole offendono una categoria particolare di
> persone, una categoria che peraltro in questo momento storico sta
> vivendo non solo un mancato conseguimento di alcuni diritti che fino
> ad oggi sembravano in fase di conquista, ma anch l'erosione di altri
> diritti che sembravano affermati, è chiaro che non stiamo più
> parlando di consentire la "libertà di espressione" ma di impedire la
> libertà di esprssione di altri, al fine di impedire loro di
> esercitare diritti che non costituiscono un danno per alcun
> cittadino.
Questa e' una questione di merito che non metterei mai in discussione
(sempre all'interno di un istanza del fediverso che io non
amministro), ovvero: che si vogliano tutelare delle minoranze più di
quanto prescritto dalla legge mi pare nell'ordine delle cose.
> Infine, vorrei fare un ultima osservazione sul caso
> specifico. Quando tu affermi che:
> > "i suoi post non siano in violazione delle regole ma che siano
> > scritti in maniera tale da poter (o addirittura, speculativamente,
> > voler) attirare messaggi o altri utenti che violerebbero le
> > regole"
> è opportuno chiarire che quella è un'opinione, in particolare era
> la mia opinione, molto personale e tesa a concedere il beneficio del
> dubbio, mentre per altri moderatori, il contenuto costituiva fin da
> subito una palese e provocatoria violazione delle regole
> dell'istanza.
E' una precisazione importante, infatti io avevo capito diversamente:
ovvero che fosse stata la tua opinione il criterio scelto per bandire
l'utente.
> Tuttavia, oltre alla "contestualizzazione culturale" è importante
> fare anche una "contestualizzazione intertestuale" e, infatti,
> dall'analisi dell'utente (soprattutto dalle numerosissime
> interazioni che aveva su twitter, con quelli che abbiamo capito
> essere esattament gli stessi messaggi duplicati qui su mastodon) non
> c'era alcuna innocenza, ma c'era invece una sapiente capacità di
> catalizzare utenti omofobi, razzisti, intolleranti che venivano anzi
> incoraggiati dall'utente alfa.
Anche in questo caso non contesto il merito, e adesso che ho riletto
le regole dell'istanza non ho neanche perplessità sul metodo.
Ti ringrazio.
C.
Informa Pirata likes this.
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