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Etiopia, aggiornamenti dalla comunità Irob, Tigray


Le condizioni di vita per milioni di persone in Tigray, stato regionale dell’Etiopia settentrionale, sono precarie per le conseguenze post belliche, conflitto dai risvolti etnici e genocidi sull apopolazione regionale. Oggi aggravate dall’ennesimo scandal

Le condizioni di vita per milioni di persone in Tigray, stato regionale dell’Etiopia settentrionale, sono precarie per le conseguenze post belliche, conflitto dai risvolti etnici e genocidi sull apopolazione regionale. Oggi aggravate dall’ennesimo scandaloso blocco del supporto umanitario da parte del WFP e dell’ USAID.

Come vive oggi la minoranza etnica di Irob


Oggi le condizioni di vita della minoranza etnica della woreda [distretto] di Irob (Erob, in tigrynia: ኢሮብ) posizionato nel Tigray nord orientale, è da considerarsi doppiamente catastrofica. Isolati ed invasi dall’esercito eritreo fin dall’inizio della guerra genocida scoppiata il 3 novembre 2020 e durata 2 anni. In aggiunta da conisderare anche il fattore ambientale di area rurale già normalmente poco accessibile ed in zona di confine con l’Eritrea.

Mercoledì 14 giugno il media Dimtsi Weyane ha condiviso un comunicato segnalando che:

“La diocesi cattolica di Adigrat ha distribuito sementi selezionate e attrezzature agricole a oltre 500 residenti di Irob con l’assistenza finanziaria di EU

Joshua Misgna ha detto che il popolo di Irob sta affrontando seri problemi a causa dell’invasione delle forze eritree.”


Un aiuto doveroso di vitale importanza, ma briciole in confronto alle reali esigenze e bisogni della popolazione, di milioni di persone ancora in attesa di supporto e aiuti per la loro stessa sopravvivenza, per la ricostruzione della comunità.

Sabato 17 giugno mi sono arrivati aggiornamenti su Irob da parte della ONG Chain of Love

La ONG lavora da una decina di anni per la sussistenza della popolazione del Tigray.

L’esercito eritereo ha occupato 4 delle 8 unità amministrative (kebeles).

Ma l’effetto negativo è più di questo.

L’esercito eritreo ha invaso il Tigray e nonostante l’accordo di cessazione ostilità firmato a Pretoria il 2 novembre 2022, obblighi il suo ritiro da tutto il territorio, continua ad essere presente in questo distretto in violazione di tale accordo, sta perpetrando ancora abusi sui civili.

  1. ha disperso il centro amministrativo e i servizi base per la comunità;
  2. ha distrutto i centri sanitari paralizzando il sistema sanitario e il servizio di ambulanza. I pazienti muoiono per malattie curabili e la comunità è costretta a caricarsi sulle spalle i pazienti per cercare di raggiungere i pochi ospedali operativi;
  3. ha distrutto la struttura educativa e bloccato, come conseguenza, la riapertura delle scuole. I bambini di Irob rimangono fuori dalla scuola nonostante i distretti limitrofi non occupati erano riusciti a recuperare e riaprire gli edifici scolastici;
  4. ha interrotto la produzione agricola rendendo difficile l’accesso agli input agricoli da parte di agenti governativi e non governativi. I farmaci veterinari e i vaccini forniti da Chain of Love a Irob sono accessibili solo a beneficiari limitati. Coloro che erano sotto occupazione non avevano alcuna possibilità di ricevere questo servizio. Altri sono fuggiti dalle loro case e dai terreni agricoli così da non poter piantare raccolti.
  5. Poiché la strada è bloccata dall’esercito eritreo, gli aiuti non possono mai raggiungere il centro amministrativo. Quindi, i membri della comunità vengono fatti morire di fame.
  6. Le cerimonie sociali vengono interrotte. Le cerimonie nuziali, i funerali e le festività si svolgono tra famiglie separate. Questo è molto doloroso per la comunità Irob il cui legame sociale è forte, valore fondante della comunità.
  7. Il servizio religioso della Chiesa cattolica è limitato nelle parrocchie occupate.
  8. I servizi importanti elettricità e acqua sono interrotti.

Per concludere, il popolo Irob sta sperimentando una sofferenza multidimensionale; religioso, sociale/psicologico, economico, sanitario ed educativo, ambientale e anche cittadinanza.

Venerdì 9 giugno 2023 Goyteom Gebreegziabher ha condiviso foto e commento della sua visita ad Irob indicando che:

  • “Irob al (9 giugno 2023)
  • ~ Ancora strada bloccata dalle truppe
  • ~ Nessun accesso per e
  • ~ Aiuti bloccati da truppe
  • ~ #Endalgeda , #Weraetle , #Agerlokoma e #Alitena invasi dall’esercito eritreo
  • ~ blocco accesso per fertilizzante e sementi
  • ~ blocco accesso per Salute, Istruzione.”


Irob woreda, Tigray Etiopia - giugno 2023Irob woreda, Tigray Etiopia – giugno 2023
Ad ottobre 2022 l’ospedale di Alitena, che nell’agosto 2013 stava per veder inaugurato la sala operatoria, è stato bombardato da artiglieria pesante dell’esercito eritreo.
Alitena – ospedale bombadato dalle forze eritreeAlitena – ospedale bombadato dalle forze eritree
Goyteom Gebreegziabher non ha potuto dare aggiornamenti a riguardo perché ha confermato che durante la sua visita di giugno 2023, dopo quasi 8 mesi dalla firma dell’accordo di cessazione ostilità in Tigray siglato a Pretoria, c’è ancora l’occupazione e la presenza di soldati eritrei che determinano blocco negli spostamenti per civili e operatori umanitari.

Oggi dopo 2 anni di guerra genocida scoppiata in Tigray nel novembre 2020, dopo quasi 8 mesi dall’accordo di Pretoria, la comunità del distretto di Irob, la minoranza etnica che lo abita, è triplicamente martoriata: come crisi umanitaria conseguente alla guerra, isolati dal mondo e senza servizi base, per l’occupazione di forze straniere come gli eritrei in violazione all’accordo di Pretoria e perché WFP – World Food Programme, l’agenzia di supporto alimentare non ha mai avuto a che fare con la zona del Tigray nord occidentale, Irob, come osservato da Duke Burbridge.

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Approfondimenti:


tommasin.org/blog/2023-06-22/e…