Sviluppo rivoluzionario nella lotta contro il diabete: isole pancreatiche stampate in 3D
Gli scienziati hanno compiuto un passo importante nella lotta contro il diabete: hanno imparato a stampare isole pancreatiche umane funzionanti utilizzando una stampante 3D e uno speciale inchiostro biologico. Questa tecnologia potrebbe sostituire completamente le iniezioni di insulina in futuro.
Un team internazionale di ricercatori guidato dal Dott. Quentin Perrier ha sviluppato un metodo per stampare le isole di Langerhans, le cellule che producono insulina presenti nel tessuto pancreatico. Queste isole vengono talvolta trapiantate nei pazienti tramite iniezione nel fegato, ma l’efficacia del metodo rimane limitata. Questo vale in particolare per 59 milioni di persone con diabete di tipo 1, secondo l’International Diabetes Federation.
I ricercatori hanno proposto un metodo di trapianto meno invasivo, sottocutaneo. L’obiettivo, hanno spiegato, era ricreare l’ambiente naturale del pancreas, dove le cellule trapiantate potessero sopravvivere e funzionare meglio.
La stampa delle isole ha richiesto una messa a punto precisa della stampante 3D e l’utilizzo di uno speciale bioinchiostro. La struttura dell’inchiostro replicava l’ambiente di supporto di un vero pancreas. L’utilizzo di bassa pressione e basse velocità di stampa ha permesso alle cellule di mantenere la loro forma ed evitare danni che in precedenza avevano impedito la creazione di un modello completo.
Il bioinchiostro conteneva alginato e tessuto pancreatico umano purificato, fornendo alle isole pancreatiche ossigeno e nutrienti. I test di laboratorio hanno dimostrato che oltre il 90% delle cellule è rimasto vivo e funzionante per tre settimane. Hanno risposto meglio ai livelli di glucosio e hanno rilasciato più insulina al momento giusto rispetto ai farmaci standard.
Al 21° giorno dell’esperimento, le isole hanno mostrato una sensibilità particolarmente elevata alla glicemia. Gli scienziati ritengono che la struttura porosa abbia svolto un ruolo importante, fornendo nutrimento e saturazione di ossigeno, nonché condizioni favorevoli per la formazione di vasi sanguigni dopo il trapianto.
Lo studio è uno dei primi a utilizzare vere isole pancreatiche umane, anziché cellule animali. Il Dott. Perrier afferma che i risultati alimentano la speranza di un trattamento per il diabete pronto all’uso che un giorno potrebbe sostituire completamente le iniezioni di insulina. I ricercatori sottolineano che tali progressi arrivano in un momento in cui i ricercatori coltivano sempre più organi umani in laboratorio.
Il team sta attualmente testando l’efficacia della tecnologia su modelli animali e sta cercando modi per conservare le isole per lunghi periodi di tempo, incluso il congelamento. Il team sta anche esplorando la possibilità di utilizzare altre fonti cellulari, come cellule staminali e isole di maiale, per contribuire a superare la carenza di donatori. La microtecnologia si sta sviluppando rapidamente in campo medico e potrebbe essere utilizzata in questi studi.
Sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare, i ricercatori sono fiduciosi che la nuova tecnica possa diventare la base per una terapia personalizzata in grado di migliorare significativamente la qualità della vita di milioni di persone. Allo stesso tempo, gli esperti sottolineano l’importanza di garantire la sicurezza nello sviluppo di tecnologie mediche di nuova generazione .
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