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Inqualificabile gesto di Blocco Studentesco nelle scuole.

Gli antifascisti hanno combattuto la mafia e molti hanno sacrificato la loro vita nel nome di questa lotta.

Apprendiamo con rabbia che nella giornata di ieri il gruppo neo-fascista Blocco Studentesco ha esposto nei licei d’Italia (segnalazioni arrivano da Milano, Udine, Cagliari, Ascoli e soprattutto da Avellino dove sono stati esposti in ben 4 scuole) dei cartelloni con scritto “Antifascismo=mafia”.

Non dovrebbe essere necessario menzionare tutti gli esempi di comunisti, antifascisti e democratici che hanno lottato contro la mafia e i fenomeni mafiosi. Alcuni dando anche la loro vita. Pio La Torre, Peppino Impastato, Santi Milisenna, Placido Rizzotto.

L’accostamento tra l’idea che portò migliaia di giovani e non solo a combattere per la loro libertà ed un fenomeno che affligge oramai tutto il nostro paese è ovviamente inaccettabile.

Degno solo di chi, sconfitto dalla storia, trova nuova linfa nell’attuale situazione politica italiana, dove gli eredi dell’MSI continuano nella loro opera di revisionismo della Resistenza e della nostra storia repubblicana.

Come Giovani Comunisti/e e Partito della Rifondazione Comunista oltre a condannare il gesto, chiediamo quindi che non solo i responsabili vengano individuati e sottoposti alle dovute sanzioni disciplinari del caso, ma anche che, negli istituti in cui si sono verificati questi episodi, si svolgano degli incontri sul tema della Resistenza, dell’antifascismo e della dura lotta contro la mafia portata avanti da tanti e tante.

Allora come oggi: no pasaran!

Paolo Bertolozzi, coordinatore nazionale Giovani Comunisti/e
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea
Marco Canciani, responsabile Antifascismo Giovani Comunisti/e