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Anche le Ong cedono alla pornografia della povertà generata dall’IA

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Immagini che ritraggono le persone più vulnerabili e povere vengono utilizzate nelle campagne sui social media del settore, spinte da preoccupazioni relative al consenso e ai costi. L'articolo del

in reply to Informa Pirata

Il paradosso è che non so che cosa sia peggio. Se le immagini IA o le vere foto di povere persone devastate, bambini spesso, usate altrettanto volentieri. E il fatto che io non riesca a capire cosa sia peggio è un altro fatto che mi affligge, non so, ditemi voi...

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in reply to Informa Pirata

@Fiorenzo Sono abituata ahimè alla pornografia del dolore (immagini e testi scritti per indignare o far sentire la gente in colpa). E posso dire una cosa? Mi danno la nausea. Compreso quando le grandi associazioni ti mandano le pubblicità strappa lacrime mentre mangi. Non sto dicendo che vanno oscurati i bambini morti di fame. Va usata, però, la decenza.