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Non sono ancora chiari i motivi del grande blackout in Spagna e Portogallo


Ancora non sono chiari i motivi che hanno causato un grave Blackout in Spagna e Portogallo nelle ultime ore.

Vaste aree sono rimaste senza energia elettrica, scatenando un’ondata di speculazioni sulle possibili cause dell’interruzione. Secondo quanto riportato dalla BBC, la REN (Redes Energéticas Nacionais) ha riportato di un raro fenomeno atmosferico in Spagna, dovuto a variazioni estreme di temperatura, ha causato interruzioni della fornitura di energia elettrica in tutta la penisola iberica.

Georg Zachmann, ricercatore senior presso Bruegel, un think tank di Bruxelles, ha affermato che il sistema ha subito “disconnessioni a cascata delle centrali elettriche” – tra cui una in Francia – quando la frequenza della rete è scesa al di sotto dello standard europeo di 50 Hz.

Nella nota non è stato specificato di che tipo di evento si tratti. Al momento, le autorità spagnole non hanno ancora fornito una risposta ufficiale in merito a questa spiegazione, lasciando spazio a molte ipotesi.

REN (Rede Eletrica Nacional) ha affermato che era “impossibile” prevedere quando la corrente elettrica potesse essere ripristinata e che il ripristino avrebbe potuto richiedere fino a una settimana. In precedenza, il responsabile del gestore della rete elettrica spagnola, Red Electrica, aveva affermato che il ripristino avrebbe potuto richiedere dalle sei alle dieci ore.

Red Electrica ha affermato che in alcune zone dell’ovest, del sud e del nord la corrente elettrica è già stata ripristinata.

Parallelamente agli eventi, su uno dei canali Telegram del collettivo NoName057(16) – noto gruppo di hacktivisti filorussi – è apparso il seguente messaggio: “Anticipiamo i russofobi europei: la colpa di tutto è degli hacker russi di NoName057(16)”. Una frase che ha subito attirato l’attenzione, pur senza prove concrete a supporto. Parallelamente anche un’altra cyber gang nota dome DarkStorm, ha riportato sul canale twitter “Oggi, noi e il team noname057 siamo riusciti a tagliare l’elettricità in alcuni paesi della NATO”.

Come spesso accade in questi casi, resta da verificare se vi sia un effettivo collegamento tra questa rivendicazione e gli eventi reali. Non è raro, infatti, che gruppi hacktivisti cerchino di attribuirsi episodi di grande impatto ancora in fase di analisi per guadagnare visibilità mediatica.

I risultati preliminari dell’Agenzia dell’Unione Europea per la Cybersecurity (ENISA) si discostano dall’ipotesi di un attacco informatico. Un portavoce ha dichiarato: “Per il momento, l’indagine sembra indicare un problema tecnico/di cablaggio”. L’ENISA ha affermato che sta “monitorando attentamente” la situazione e rimane “in contatto con le autorità competenti a livello nazionale e dell’UE” riporta il telegraph.

Secondo i dati raccolti, i blackout si sono verificati in un contesto già particolarmente teso a livello europeo, dove la sicurezza delle infrastrutture critiche è una priorità crescente in seguito all’intensificarsi delle minacce ibride e cyber.

Seguiranno aggiornamenti.

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