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Allarme AgID: truffe SPID con siti altamente attendibili mettono in pericolo i cittadini


È stata individuata una campagna di phishing mirata agli utenti SPID dal gruppo del CERT-AgID, che sfrutta indebitamente il nome e il logo della stessa AgID, insieme al dominio recentemente registrato agidgov[.]com, non riconducibile all’Agenzia.

Il messaggio fraudolento, con oggetto “Sospensione imminente SPID: azione obbligatoria“, invita l’utente ad aggiornare la propria documentazione, inducendolo a cliccare su un pulsante etichettato “Aggiorna la Documentazione“, che rimanda al sito malevolo.

L’obiettivo della campagna è sottrarre le credenziali SPID delle vittime, insieme a copie di documenti di identità e a video registrati secondo istruzioni specifiche per la procedura di riconoscimento, come: “Guarda verso la telecamera. Rimani serio, poi sorridi“.

Azioni di contrasto


È stata richiesta la disattivazione del dominio malevolo al fine di prevenire ulteriori compromissioni. Gli IoC relativi alla campagna sono stati diramati attraverso il Feed IoC del CERT-AGID verso le strutture accreditate.

Si raccomanda di prestare sempre la massima attenzione a questo tipo di comunicazioni, in particolare quando contengono collegamenti ritenuti sospetti. Nel dubbio, è sempre possibile inoltrare le email ritenute

Phishing sempre più sofisticato: l’AI al servizio della truffa


Il fenomeno del phishing si è evoluto drasticamente negli ultimi anni, grazie anche all’impiego dell’intelligenza artificiale per generare siti web contraffatti quasi indistinguibili dagli originali. Questi portali imitano in modo sorprendentemente accurato la grafica, il linguaggio e il comportamento dei siti ufficiali di enti pubblici o aziende private, rendendo estremamente difficile per l’utente medio accorgersi del raggiro.

Nel caso specifico segnalato dal CERT-AGID, il dominio fraudolento agidgov[.]com riproduceva fedelmente il layout e i contenuti del sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale, inducendo l’utente a inserire le proprie credenziali SPID in un ambiente che appariva del tutto legittimo.

Fidarsi… ma verificare


Per difendersi, non basta più fare attenzione ai soli errori grammaticali o ai loghi sgranati. È fondamentale conoscere le normali modalità operative delle agenzie e delle aziende:

  • Le istituzioni pubbliche non richiedono mai via email o SMS l’inserimento diretto delle credenziali SPID.
  • Diffidare da messaggi che inducono urgenza o paura per costringere l’utente ad agire impulsivamente.
  • Se un messaggio o una pagina sembra sospetta, è sempre bene controllare l’indirizzo web (URL) e confrontarlo con quello ufficiale o, in caso di dubbio, contattare direttamente l’ente coinvolto tramite i canali ufficiali.

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