Raffaele Tecce
Appena ho saputo della scomparsa di Eugenio Donise ho provato un immensa tristezza, per l’affetto fraterno che ho sempre avuto per una figura autorevole,intelligentissima, colta e generosa del PCI a Napoli.
Ho conosciuto personalmente Eugenio Donise nel 1977,io neo eletto segretario provinciale del Pdup per il comunismo e lui segretario provinciale del PCI, durante le consultazioni che Eugenio pazientemente faceva con tutti i partiti della maggioranza che sosteneva il Sindaco Valenzi.
Già in quell’ occasione mi colpirono cortesia, vero rispetto per tutte le forze della Sinistra anche piccole e passione politica.
C ‘ era in Eugenio la consapevolezza del valore nazionale di quella eccezionale esperienza istituzionale di cui era parte, ma anche la certezza che bisognava dare risposta ai bisogni sociali più forti, a partire da casa e lavoro. Tutti ricordiamo, ad esempio, la sua apertura al confronto con il forte movimento dei disoccupati organizzati.
“Napoli non si governa da un solo palazzo”, si ribadiva sempre.
Da segretario regionale Campano nel 1985 ci accolse con apertura e disponibilità quando come Pdup per il comunismo confluimmo nel PCI.
Mi iscrissi alla sezione San Giuseppe Porto, nel centro storico dove abitavo, e li incontrai due compagni importanti per la mia successiva militanza nel Pci: Claudio Massari, il segretario della sezione e Nino Ferraiuolo stimatissimo professore ed organizzatore di iniziative culturali e sociali comuniste.
Ricordo, inoltre, che dopo lo scioglimento del PCI la sua partecipazione a momenti di dibattito difficili, come al seminario di Arco(Tn) nel 1993 , dove con Tortorella ed altre compagne e compagni decise di” stare nel gorgo”.
Guardò sempre con rispetto ed attenzione la nascita nel 1991 del Partito della Rifondazione Comunista, a Napoli e nazionalmente e partecipò attivamente alla importante esperienza della Federazione della Sinistra, a partire dal 2004, di cui fu componente del Comitato nazionale insieme a Nino Ferraiuolo.
Ricordo sempre le nostre chiacchierate a Piazza San Domenico maggiore sempre con Nino, ed in comunicazione sostanziale con tutta la città.
Caro Eugenio, mi hai insegnato molto.
Condoglianze alla sua famiglia
EUGENIO DONISE, UN COMUNISTA ITALIANO VERO
Raffaele Tecce Appena ho saputo della scomparsa di Eugenio Donise ho provato un immensa tristezza, per l'affetto fraterno che ho sempre avuto pRifondazione Comunista