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"Che problemi potrà mai avere un secolo in cui pretendiamo intellettuali che non ne sappiano più di noi altrimenti ci complessiamo?"

su un tizio di successo ascoltato che scrive "È un po’ imbarazzante, ma fino a qualche mese fa io pensavo che Picasso fosse contemporaneo di Leonardo da Vinci e Michelangelo. Pensavo fosse uno di quegli artisti del Cinquecento."

e io che pensavo di essere io ignorante (e non orgogliosa)...

è un po' come quando io dico che nell'epoca moderna si è orgogliosi di essere ignoranti... e ovviamente questa è decadenza pura. un po' come la ricerca della morte e dell'oblio. non che si possa sapere tutto, per carità, ma idolatrare o giustificare l'ignoranza proprio no...

"Abbiamo voluto la democrazia, e la scolarizzazione, e la seconda rivoluzione industriale, ed è finita così. Che ogni ciuccio che una volta avrebbe raccolto pomodori ora ha un PhD, col quale nel migliore dei casi diventerà un intellettuale pubblico e nel peggiore insegnerà ai vostri figli, il tutto con le stesse competenze culturali con cui avrebbe raccolto pomodori. Poi i vostri figli diventeranno adulti, e troveranno intellettualmente stremante ascoltare un podcast."

normalmente non amo la leggere Guia Soncinin su l'Inkiesta, perché ho il sospetto che sia pure un po' transfobica... ma questo suo testo credo sia da leggere. è istruttivo. ed ha una ragione d'essere.

linkiesta.it/2025/10/cultura-c…

in reply to simona

Fabio Volo ad inizio 2000 disse una cosa vera, verissima, che più o meno era così: "non è che io sono diventato uno scrittore, ma che il livello dei lettori è talmente sceso, che io posso scrivere".

Oggi è nettamente peggio, persone di cultura non esistono più, chi studia sa solo del suo lavoro. Spesso si va a cinema, mostre o eventi solo per i selfie. Di conseguenza è sceso anche il livello degli artisti, nessuno rischia più, tutti danno solo quel che il pubblico vuole.

Questa voce è stata modificata (3 ore fa)