Lo avevamo detto: la caduta di Assad avrebbe trasformato la Siria nell'ennesimo stato fallito, costellato da scontri interetnici, interreligiosi e intertribali. A distanza di mesi, ci troviamo ancora una volta a dover dire: "ve l'avevamo detto".
La zona meridionale del paese, da domenica, è teatro di pesantissimi scontri tra la comunità drusa e i clan beduini di fede sunnita, accusati di essere orchestrati dal governo jihadista (ma amico degli USA, dell'UE e di Israele) che ora occupa Damasco.
A loro volta, i drusi rischiano di diventare gli utili idioti della penetrazione israeliana nella regione, da sempre sogno di Tel Aviv.
Non meglio la situazione nel Nord-Est del paese, i curdi sono ormai ufficialmente sedotti ed abbandonati dagli alleati occidentali. Dopo anni di supporto militare, arriva la conferma dall'ambasciatore USA in Turchia "sono nostri partner, ma non ci sarà uno stato curdo indipendente nel Nord Est della Siria".
Situazione pericolosa anche quella della comunità alawita lungo la costa a Nord del Libano, qui proseguono piccoli fuochi di resistenza partigiana tra i fedelissimi ad Assad e massacri di massa voluti dal nuovo governo.
Anche questa volta l'Occidente ha fatto danni.
Ne parliamo nel NonTg di oggi, in esclusiva su OttolinaTv.
Ci vediamo alle 13.30 qui youtube.com/live/no9H5gMtLvo?s…