Nvidia punta sulla fotonica! 400 Tbps per un milione di GPU e un risparmio di energia de 3,5 volte
Alla conferenza GTC 2025, Nvidia ha presentato una nuova strategia per modernizzare l’infrastruttura di rete: integrare l’ottica nei chip degli switch utilizzando la tecnologia ottica co-confezionata (CPO). Questa soluzione eliminerà la necessità dei tradizionali transceiver ottici collegabili e ridurrà significativamente il consumo energetico, aumentando la produttività delle reti dei centri di intelligenza artificiale.
Gli aggiornamenti si basano sull’uso della fotonica al silicio integrata direttamente negli switch ASIC. Questo approccio non solo riduce i costi infrastrutturali, ma riduce anche al minimo la perdita del segnale. In un tipico data center AI con 400.000 GPU, la nuova architettura riduce il consumo energetico della rete da 72 megawatt a 21,6 megawatt, con un miglioramento dell’efficienza energetica di 3,5 volte.
I modelli di punta, gli switch Quantum-X InfiniBand e gli switch Ethernet Spectrum-X, garantiscono una velocità di trasmissione fino a 1,6 Tbps per porta. Le configurazioni vanno da 128 a 512 porte da 800 Gbps con una capacità di elaborazione totale fino a 400 Tbps. Ciò rende i dispositivi adatti all’implementazione in infrastrutture con milioni di GPU.
“Le fabbriche di intelligenza artificiale rappresentano una nuova generazione di data center e le reti tradizionali non sono in grado di far fronte alla loro portata. Integrando la fotonica al silicio direttamente negli switch, Nvidia sta abbattendo le vecchie barriere e aprendo le porte alle reti da milioni di GPU“, ha affermato il fondatore e CEO di Nvidia Jensen Huang.
Nel 2025, Nvidia rilascerà Quantum 3450-LD InfiniBand con 144 porte a 800 Gbps e una capacità totale di 115 Tbps. Nel 2026 appariranno due switch Ethernet: Spectrum SN6810 con 128 porte (102,4 Tbps) e Spectrum SN6800 con 512 porte (409,6 Tbps).
Nonostante il passaggio all’ottico, il rame rimane importante: sistemi come il GB200 NVL72 continuano a utilizzare migliaia di cavi NVLink 5 in rame. Tuttavia, con il passaggio a NVLink 6, i limiti del rame diventeranno evidenti, aumentando la necessità di soluzioni fotoniche.
L’introduzione della fotonica potrebbe avere un impatto anche sulle piccole reti e sugli smartphone aziendali, garantendo loro una connettività più rapida e stabile, consumando meno energia.
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