Luis Montenegro sarà il prossimo Primo ministro del Portogallo. Il presidente della Repubblica del Portogallo lo ha infatti incaricato di formare un nuovo governo. Montenegro, leader della coalizione di centrodestra Alleanza Democratica, giurerà come premier il 2 aprile, dando vita a un governo di minoranza che verrà presentato probabilmente il 27 marzo.

Le elezioni portoghesi

La vittoria della coalizione è stata confermata definitivamente dopo il conteggio dei voti provenienti dai seggi esteri. Montenegro prenderà il posto di Antonio Costa, leader socialista che si è dimesso da Primo ministro lo scorso dicembre in seguito a un’accusa di corruzione verso dei componenti del suo governo, con in primo piano l’ex ministro dell’Economia, Antonio Costa Silva.

Secondo i risultati ufficiali, la coalizione di Montenegro si è imposta col 28,8% dei voti, racimolando 80 seggi su 230. Il Partito socialista si è fermato al 28%, vincendo due seggi in meno. La maggioranza relativa ha quindi dato la possibilità di far nascere il nuovo esecutivo.

Le elezioni sono state anche contraddistinte da una forte avanzata dell’estrema destra nel Paese. Il partito Chega (“Basta”, in italiano) ha ottenuto infatti un grande risultato raddoppiando i consensi, stabilendosi al 18,1%. Formazione antisistema, Chega ha quadruplicato i propri seggi, arrivando a 50.

La via di Montenegro

Montenegro si è impegnato a non allearsi con Chega, nonostante questo avrebbe potuto portargli la maggioranza assoluta. Ora deve cercare di concordare con i socialisti lo schema di un programma legislativo che il partito di centrosinistra sosterrà.

Il nuovo leader del Partito Socialista, Pedro Nuno Santos, ha promesso che il partito rappresenterà un’opposizione “stabile, forte e solida […] responsabile” e “aperta agli accordi”. Santos ha sostenuto che il partito “non sosterrà le proposte su cui non è d’accordo” ma non si opporrà “dove ci sono punti di vista comuni”. Il riferimento, non troppo velato, è alla necessità espressa di aumentare le retribuzioni per i lavoratori pubblici, compresi insegnanti, operatori sanitari e polizia.

Il leader di Chega, André Ventura, dopo il suo incontro di consultazione col presidente della Repubblica, ha messo in guardia Montenegro. Secondo Ventura, se Montenegro avesse continuato a respingere la creazione di una coalizione comune, gli elettori avrebbero inevitabilmente incolpato il partito di centrodestra per avere provocato un’instabilità politica.

Le prospettive del governo

Alcuni politologi portoghesi hanno evidenziato come un governo di minoranza non per forza sarebbe instabile, in quanto non c’è un interesse generalizzato nell’apertura di una crisi. Inoltre è stato sottolineato come i programmi di governo di Alleanza Democratica e Partito Socialista, condividano buona parte degli obiettivi essenziali.

Montenegro, accusato in patria di poco carisma, deve però fare i conti con le pressioni di alcuni parlamentari del suo partito (il Partito Socialdemocratico) che vorrebbero un governo di maggioranza stabile con Chega. Dovesse mancare il loro sostegno, il nuovo premier dovrà muoversi caso per caso, mediando e cercando intese per sopravvivere. Un importante banco di prova sarà in autunno, quando inizieranno le manovre per la legge di bilancio.

Fonti e approfondimenti

Betrò, F., “I giovani votano per l’estrema destra, non solo in Portogallo”, Lo Spiegone, 11/03/2024

Fernandes, L., “Luis Montenegro, the unlikely champion of Portugal’s right”, The Japan Times, 11/03/2024

Henley, J., “Portugal centre-right leader Luís Montenegro nominated as PM after narrow election win”, The Guardian, 21/03/2024

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