Guerra elettronica e robotica: l’Ucraina punta su “AD Berserk” per contrastare i droni nemici
La guerra elettronica sta assumendo un ruolo sempre più strategico nei moderni scenari bellici, diventando un elemento cruciale per proteggere infrastrutture, truppe e mezzi dalle minacce aeree e digitali. In questo contesto, l’azienda ucraina Kvertus ha annunciato l’avvio della produzione in serie del nuovo robot da guerra elettronica “AD Berserk”, come dichiarato dal CEO Yaroslav Filimonov tramite Facebook.
L’AD Berserk è progettato per operare in prima linea con un’autonomia fino a 12 ore e un raggio operativo di 20 km, caratteristiche che lo rendono adatto a missioni prolungate e distribuite sul territorio. Il raggio di controllo, anch’esso di 20 km, consente agli operatori di manovrare il robot mantenendo una distanza di sicurezza dalle aree più pericolose.
Secondo quanto riportato da Kvertus, questo sistema di guerra elettronica è in grado di generare interferenze sulle frequenze utilizzate da droni kamikaze, droni multirotore e droni da bombardamento, compromettendone il controllo remoto o il segnale GPS. In un conflitto dove i droni commerciali e militari sono diventati strumenti essenziali per ricognizione e attacchi, la capacità di “accecamento” elettronico rappresenta una difesa fondamentale.
I compiti operativi del “Berserk”
Il “Berserk” non è solo un jammer mobile: tra le sue funzioni operative principali troviamo:
- evacuazione e copertura dei feriti in zone esposte;
- protezione e supporto durante operazioni di sminamento;
- supporto alle truppe nelle operazioni d’assalto;
- difesa dei corridoi logistici, proteggendo linee di rifornimento e trasporto.
Questo approccio multi-ruolo dimostra come la guerra elettronica non sia più solo una disciplina passiva di disturbo, ma stia evolvendo in sistemi mobili, autonomi e sempre più integrati nel campo di battaglia.
Innovazione continua e sviluppo tecnologico
Il CEO di Kvertus ha sottolineato che le tecnologie vengono aggiornate ogni mese, con miglioramenti costanti per affrontare un nemico che evolve rapidamente. “L’obiettivo è sempre lo stesso: proteggere dai droni, salvare vite umane, preservare attrezzature e posizioni”, ha affermato Filimonov.
L’azienda sta già gestendo decine di ordini per il “Berserk”, segnale del crescente interesse verso soluzioni che combinano mobilità, autonomia e potenza di guerra elettronica.
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