Ghost-tapping: come i truffatori asiatici riciclano denaro con dalle carte di credito rubate
I truffatori del Sud-est asiatico hanno trovato un nuovo modo per riciclare denaro utilizzando carte di credito rubate. I ricercatori hanno segnalato un sistema che chiamano “ghost-tapping“, in cui i dati delle carte rubate vengono caricati su un telefono chiamato “bruciatore” e poi utilizzati per effettuare acquisti nei negozi.
In primo luogo, i criminali ottengono i dati delle carte di credito tramite phishing, ingegneria sociale o virus per dispositivi mobili. Per aggirare la protezione, intercettano i codici monouso che la banca invia al cliente. Le informazioni rubate vengono quindi collegate al telefono sotto il controllo dei truffatori. A volte viene utilizzato un software speciale che consente di inviare i dati a più dispositivi contemporaneamente.
Questi telefoni vengono poi venduti su canali Telegram chiusi. Gli acquirenti sono organizzazioni criminali che assoldano prestanome per fare shopping. Il più delle volte, si tratta di beni di lusso che vengono poi rivenduti, anche attraverso gli stessi canali Telegram.
La polizia di Singapore ha già registrato un aumento di tali attacchi. Solo negli ultimi tre mesi del 2024, sono stati registrati 656 casi in cui i dati delle carte rubate sono stati utilizzati per collegare portafogli mobili. Il danno totale è ammontato a circa 1,2 milioni di dollari. Le autorità avvertono i residenti di non inserire i dati delle carte di credito su siti dubbi e soprattutto di non confermare le transazioni con password monouso.
Lo scorso novembre, la polizia di Singapore ha arrestato quattro cittadini cinesi che cercavano di acquistare beni costosi per conto di gruppi criminali. In primavera, due cittadini taiwanesi sono stati arrestati per azioni simili. Questo si inserisce in una tendenza più ampia: l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine ha precedentemente rilevato un rapido aumento delle operazioni fraudolente nella regione e la creazione di un’intera “industria” di servizi a supporto di tali schemi.
Secondo i ricercatori, una parte significativa delle vendite tramite ghost-tapping avviene tramite i canali Telegram associati alla piattaforma Huione Guarantee. Nonostante l’annuncio della sua chiusura a maggio, la sua infrastruttura continua a funzionare ed è utilizzata dai criminali. Inoltre, le piattaforme alternative Xinbi Guarantee e Tudou Guarantee sono attive e offrendo servizi simili per incassare fondi rubati.
Gli esperti avvertono che la combinazione di professionalità e portata di tali programmi oltre i confini nazionali li rende una seria sfida per le forze dell’ordine in Asia e altrove.
L'articolo Ghost-tapping: come i truffatori asiatici riciclano denaro con dalle carte di credito rubate proviene da il blog della sicurezza informatica.