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Thales Alenia Space punta i riflettori sulla CO2


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È di pochi giorni fa la notizia che l’azienda Thales Alenia Space (una joint venture fra Thales, 67 per cento, e Leonardo, 33 per cento) sarà alla guida della prossima costellazione di satelliti per il monitoraggio dell’anidride carbonica emessa dall’uomo. Primo nel suo genere, il progetto Carb-Chaser punterà l’occhio direttamente sugli emettitori locali, riuscendo a quantificare le emissioni di anidride carbonica di singoli impianti industriali.

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Immagine della Terra catturata dalla serie di missioni Meteosat di seconda generazione il 23 marzo 2022. Crediti: EumetSat/Esa

Carb-Chaser è finanziato dal governo francese nell’ambito del piano di rilancio Francia 2030 e consentirà all’azienda di sviluppare il payload, finalizzare la dimensione della costellazione e definire il satellite precursore. L’idea è quella di sviluppare una serie di satelliti dall’architettura compatta con il miglior compromesso fra contenimento dei costi ed efficienza. Ogni satellite Carb-Chaser trasporterà un interferometro multispettrale ipercompatto, una tecnologia brevettata da Thales Alenia Space che si basa sulla miniaturizzazione di tecnologie chiave utilizzate in altri programmi come i satelliti meteorologici geostazionari Meteosat e Copernicus. Questi inteferometri offriranno la capacità di localizzare singoli pennacchi di anidride carbonica e di attribuirne la fonte a uno specifico impianto industriale, anche in condizioni atmosferiche complesse (vento, aerosol, vapore acqueo, ecc.). Queste misure indipendenti saranno poi verificate e certificate dall’agenzia spaziale europea (Esa) e dall’agenzia spaziale francese (Cnes). Non solo, grazie alla geolocalizzazione ad alta precisione, le emissioni saranno attribuite in modo accurato a specifici impianti industriali, e i dati potranno poi essere verificati anche mediante indagini in situ.

Carb-Chaser opererà in sinergia con i programmi europei esistenti dedicati alla misurazione delle emissioni di carbonio su diverse scale: MicroCarb è una missione scientifica per valutare i flussi di CO₂ su scala globale, e CO2M misurerà la CO₂ prodotta dall’uomo su scala regionale. Carb-Chaser, infine, come dicevamo, si concentrerà sulle emissioni su scala locale. I dati serviranno anche per compilare inventari atmosferici e monitorare i progressi diretti al perseguimento degli obiettivi climatici. Queste tre missioni, per quanto distinte, si completeranno e si manterranno a vicenda per fornire un quadro globale e integrato delle emissioni di carbonio e per sostenere gli sforzi internazionali nel ridurre l’impatto delle attività umane sul clima.