Campagna di phishing mirato ai danni dell’Università di Padova
Il CERT-AGID ha rilevato recentemente una sofisticata campagna di phishing mirato che sta prendendo di mira gli studenti dell’Università di Padova (UniPd).
L’operazione, ancora in corso, sfrutta tecniche di ingegneria sociale particolarmente insidiose, pensate per colpire un target giovane ma altamente digitalizzato come quello universitario.
La rapidità con cui si è diffusa l’attività fraudolenta ha spinto gli analisti del CERT ad avvertire immediatamente l’Ateneo.
Secondo le prime evidenze, i criminali informatici stanno inviando email contenenti riferimenti a false borse di studio, ideate per attirare l’attenzione delle vittime e stimolare un’interazione rapida.
I messaggi rimandano a una pagina web che replica in maniera quasi identica il portale di Single Sign-On (SSO) dell’Università di Padova. Obiettivo finale: sottrarre le credenziali istituzionali degli studenti, che potrebbero poi essere utilizzate per ulteriori compromissioni o accessi non autorizzati ai servizi accademici.
A seguito dell’individuazione della minaccia, il CERT-AGID ha informato tempestivamente l’Università di Padova, mettendo in moto le procedure di risposta e mitigazione. Contestualmente, il team ha distribuito gli Indicatori di Compromissione (IoC) a tutti gli enti accreditati al feed ufficiale, per consentire un blocco rapido delle infrastrutture malevole e prevenire l’espansione dell’attacco ad altri potenziali bersagli.
Questo episodio conferma come il settore accademico sia sempre più nel mirino delle campagne di phishing, in quanto ricco di dati personali, credenziali e informazioni sensibili. Gli studenti rappresentano un target appetibile, spesso non sufficientemente formato sulle tecniche avanzate di inganno digitale. In questo contesto, la collaborazione tra CERT-AGID e gli atenei rimane un elemento chiave per il contenimento delle minacce.
Nell’era dell’intelligenza artificiale generativa, riconoscere un’e-mail di phishing è più complesso: i messaggi sono più credibili, privi di errori grammaticali e spesso personalizzati.
Per difendersi è fondamentale adottare alcuni controlli di base: verificare sempre il dominio del mittente, evitare di cliccare link sospetti, controllare che le pagine di login siano realmente quelle ufficiali, attivare l’autenticazione a più fattori e, in caso di dubbi, rivolgersi direttamente agli uffici competenti. L’AI può essere un alleato, ma anche una potente arma nelle mani dei cyber criminali: consapevolezza e verifica restano le migliori difese.
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