Avviso contenuto: Forescout ha scoperto una nuova campagna che sfrutta una vulnerabilità nei dispositivi Fortinet FortiClient EMS per diffondere malware. La vulnerabilità SQL injection CVE-2023-48788 (punteggio CVSS: 9,8) consente a un utente malintenzionato non autenticat
Forescout ha scoperto una nuova campagna che sfrutta una vulnerabilità nei dispositivi Fortinet FortiClient EMS per diffondere malware.
La vulnerabilità SQL injection CVE-2023-48788 (punteggio CVSS: 9,8) consente a un utente malintenzionato non autenticato di eseguire codice tramite query appositamente predisposte. L’attacco non richiede l’interazione dell’utente ed è abbastanza semplice da implementare.
Forescout sta monitorando una campagna con nome in codice Connect:fun a causa dell’utilizzo dei programmi ScreenConnect e Powerfun dopo l’hacking. L’attacco ha preso di mira una società di media anonima il cui dispositivo vulnerabile FortiClient EMS è stato esposto online.
Ricordiamo che il 21 marzo è stato pubblicato online un exploitPoC per questa vulnerabilità. Il 25 marzo è stato utilizzato un exploit per eseguire il codice PowerShell che scaricava lo script Metasploit Powerfun e avviava una connessione inversa a un indirizzo IP diverso.
È stato inoltre scoperto che le query SQL venivano utilizzate per scaricare ScreenConnect da un dominio remoto tramite l’utilità certutil, dopodiché il programma veniva installato e stabiliva la comunicazione con il server di gestione.
Forescout osserva che gli hacker, attivi almeno dal 2022, sono specializzati in attacchi ai dispositivi Fortinet utilizzando le lingue vietnamita e tedesca nella loro infrastruttura. L’attività dei criminali informatici indica una componente manuale degli attacchi, evidenziata da numerosi tentativi falliti di scaricare e installare programmi, nonché da lunghe pause tra i tentativi. Ciò conferma che si tratta di una campagna specializzata e non di un massiccio attacco automatizzato.
Le aziende sono incoraggiate a installare le patch rilasciate da Fortinet per mitigare le minacce, monitorare il traffico sospetto e utilizzare i firewall per bloccare richieste potenzialmente dannose.