🖊️ Riflessioni...
Quando la parola diventa fragile, il silenzio diventa rifugio e verità . La difficoltà della comunicazione, la delusione delle parole, la necessità di trovare nel silenzio, un linguaggio più autentico, capace di connettere cuori, mente, pensieri e persone! Sto vivendo il fallimento della parola, un tormento, una profonda delusione. Sto imparando che spesso il linguaggio, anziché unire, spiegare, avvicinare, diventa quasi un nemico, deciso, a volte incomprensibile e traditore del pensiero, di qui il diffondersi di incomprensioni e interrogativi “Entra nel mio silenzio ed abbracciami”, che emozione, questa frase, essa non è un invito, un bisogno di ricevere, ma una rivelazione, in quanto ci presenta un linguaggio più profondo e autentico, fatto di emozioni, di presenza, di ascolto, di sensazioni, che supera il limite della parola, di una frase, di un verbo....
E se il silenzio genera un linguaggio a sé, nuovo e profondo, sicuramente altrettanto importante è la presenza di un vuoto e la sua necessità di colmarlo. “Non c’è vuoto che non possa colmarsi di vento, di stagioni, di amore”. Quindi spetta solo a noi riempirlo di cose belle e positive, che sia un raggio di sole, una sfumatura di un accecante tramonto, un'amicizia, un figlio che cresce, la lotta di ciascuno di noi, per sé stesso o verso una malattia! Il silenzio non è solo assenza, può diventare un' occasione, uno spazio immenso, infinito dove si possono ritrovare parole, emozioni e dove ciascuno può manifestare la propria grandezza, la propria diversità !