PornHub, YouPorn si adeguano alle leggi UK… e Telegram introduce il bot per correre ai ripari
Telegram ha introdotto un bot ufficiale progettato per verificare l’età degli utenti scansionando i loro volti. Come sottolineato da Code Durov, la funzione è disponibile nel Regno Unito, dove la legislazione richiede alle piattaforme online di confermare se l’utente ha raggiunto la maggiore età. Per accedere ai contenuti per adulti è richiesta la verifica. La descrizione del bot recita: “Nessuna immagine o dato lascerà mai il tuo dispositivo o raggiungerà i nostri server”.
I nuovi requisiti sono entrati in vigore nel Regno Unito il 25 luglio. Da quel giorno, le autorità hanno obbligato i servizi online a proteggere il pubblico più giovane da contenuti dannosi, tra cui risorse contenenti informazioni su autolesionismo, suicidio, disturbi alimentari e siti pornografici. Le modifiche alla legislazione mirano anche a proteggere i minori da bullismo, propaganda e materiali offensivi online.
Le piattaforme che pubblicano contenuti “per adulti” sono ora tenute a verificare l’età del loro pubblico. La mancata conformità può comportare una multa fino a 18 milioni di sterline o fino al 10% del fatturato annuo dell’azienda. La verifica dell’età deve essere effettuata utilizzando la tecnologia di riconoscimento facciale o altri metodi affidabili, come il controllo della carta di credito.
Secondo la BBC, circa 6.000 siti porno hanno già iniziato a effettuare tali controlli. Misure simili vengono introdotte anche da altre piattaforme, tra cui Reddit, Discord e app di incontri.
Già in passato avevamo raccontato come piattaforme come PornHub e YouPorn si siano mosse in anticipo per adeguarsi a queste nuove normative, introducendo sistemi di verifica dell’età per tutelarsi da sanzioni milionarie.
Telegram, però, rappresenta un caso particolare: oltre a essere usato da milioni di utenti per messaggistica tradizionale, ospita anche numerosi canali pornografici gestiti da creator che vendono la propria immagine direttamente all’interno del social. Questo rende la questione ancora più delicata, perché parliamo di una piattaforma che ha un’enorme popolarità e che, fino a oggi, non aveva mai adottato un sistema ufficiale di controllo per contenuti per adulti.
Il debutto del nuovo bot ufficiale per la verifica dell’età è quindi un segnale importante: Telegram tenta di adeguarsi a una normativa sempre più stringente, ma resta da capire se queste misure saranno davvero sufficienti a regolamentare un fenomeno così vasto e difficile da controllare.
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