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Nelle ultime 24 ore tre operai sono morti sul lavoro. La strage continua nel menefreghismo del governo. Chiediamo che sia finalmente introdotto il reato di omicidio sul lavoro perchè è inaccettabile che anche quando si accertano le responsabilità delle imprese le condanne risultino irrisorie. Il governo Meloni ha introdotto pene pesantissime inventando reati di ogni genere persino per reprimere le feste danzanti autogestite ma si guarda bene di intervenire per la sicurezza sul lavoro.
C’è bisogno di repressione e prevenzione con una rete capillare di controlli perchè la vita umana dovrebbe valere più del profitto. Bisogna investire nella sicurezza per chi lavora che è una vera emergenza non buttare soldi per le armi che arricchiscono azionisti dell’industria bellica. Si assumano ispettori e si ricostruisca una rete di controlli efficaci.
Purtroppo non c’è nulla da aspettarsi da questo governo. Per lanciare un segnale forte c’è bisogno di un grande partecipazione al voto nel referendum promosso dalla Cgil che, tra i quesiti, prevede un intervento sacrosanto per la sicurezza cancellando l’attuale norma sui subappalti.
Non rassegniamoci alla strage.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea