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Utilizzavano AirBnb per allestire call center fraudolenti. Accade in Belgio e Paesi Bassi


Europol denuncia l’arresto di otto membri di un gruppo internazionale di criminalità informatica che ha rubato milioni di euro alle sue vittime. Gli indagati hanno affittato immobili e appartamenti di lusso tramite Airbnb e vi hanno creato call center fraudolenti.

I membri del gruppo sono stati arrestati in Belgio e nei Paesi Bassi all’inizio di dicembre 2024. È stato inoltre riferito che contemporaneamente in due paesi sono state effettuate 17 perquisizioni, durante le quali la polizia ha sequestrato supporti di memorizzazione, telefoni e vari oggetti di lusso, che presumibilmente sarebbero stati acquistati con i proventi di crimini informatici.
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La polizia olandese riferisce dell’arresto di tre uomini e una donna, di età compresa tra 23 e 66 anni. I sospettati sono accusati di phishing, frode online, frode bancaria, riciclaggio di denaro e coinvolgimento in attività criminali informatiche.

Secondo le forze dell’ordine, il gruppo ha condotto le sue campagne di phishing da call center temporanei che i truffatori hanno allestito in appartamenti di lusso affittati tramite Airbnb.

I truffatori hanno contattato le vittime dei paesi europei tramite e-mail, SMS o messaggi WhatsApp e si sono spacciati per impiegati di banca o funzionari delle forze dell’ordine che presumibilmente lavorano per combattere le frodi. Hanno scritto e chiamato le vittime, sostenendo che i loro conti erano stati compromessi e invitando le persone a cliccare rapidamente sui collegamenti ai siti di phishing che imitavano le banche reali.

Se un utente si innamorava dei truffatori (e il bersaglio degli aggressori erano spesso persone anziane) e immetteva i propri dati personali su queste pagine dannose, queste finivano nelle mani degli aggressori, che svuotavano rapidamente gli account della vittima.

Allo stesso tempo, secondo gli investigatori, gli aggressori hanno speso i fondi rubati in un modo molto insolito: acquistando viaggi costosi, abiti firmati, orologi premium, auto di lusso e organizzando feste in club chiusi.

Le forze dell’ordine hanno botato che i sospettati non hanno nemmeno cercato di nascondersi e hanno apertamente dimostrato uno stile di vita lussuoso sui social network, pubblicando regolarmente immagini di beni costosi e foto con celebrità.

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