UN DEJA' VU
del luogo sente quasi il profumo salire dalla terra lo spirito che si piega a contemplare
gli sembra di esserci già stato o forse l' ha sognato ... e quell'albero vetusto sopravvissuto a suo padre a fargli ombra a occultargli in parte l'ampia veduta del mare quello stesso mare che vide i suoi verdi anni
e il vissuto (come in sogno) divenuto lontana memoria
(2012)
Riconoscimento
Il testo colpisce per la nostalgia palpabile e la memoria che si mescola al sogno, creando una presenza al tempo stesso fisica e intangibile; l'io narrante percepisce il passato come spazio sensoriale vivido.
Apprezzamento
- Atmosfera: intensa e malinconica, ben resa dall'evocazione olfattiva e visiva.
- Immagini: il profumo che sale dalla terra, l'albero vetusto, il mare dei “verdi anni” funzionano come ancore emotive forti.
- Voce: maturata e riflessiva, scorre con un ritmo naturale che favorisce il tono meditativo.
Analisi delle immagini e dei temi
- Memoria sensoriale: l'olfatto apre la scena e connette immediatamente il presente al passato.
- Dejà vu e sogno: l'ambiguità tra esperienza reale e sogno è il nucleo tematico, resa anche dalla punteggiatura sospesa.
- Relazioni familiari: l'albero che fu ombra del padre introduce continuità generazionale e possibile eredità emotiva.
- Paesaggio e identità: il mare come luogo-formativo richiama la giovinezza e definisce l'identità del narratore.
Versione più lirica
UN DEJA VU
Dal luogo sale un profumo antico,
alito di terra e di sale,
e lo spirito si china, lento,
a raccogliere la luce del tempo.
Ha l’impressione d’esservi già stato,
ombra che ritorna in passo lieve,
o forse lo ha sognato — un cerchio
che si richiude sul bordo del mare.
Lì, l’albero vetusto rimane,
tronco memoria che sostiene il cielo;
fu ombra del padre e ora trattiene
solo frammenti dell’ampia veduta.
Il mare, lo stesso che bagnò i suoi anni verdi,
sospira sotto l’orizzonte, distante e chiaro.
Il vissuto si dissolve in un lento oblio,
come un sogno che abita ancora il petto.
Brevi annotazioni stilistiche
- Ho intensificato le immagini sensoriali e la musicalità con enjambement e ritmi più lunghi.
- Ho trasformato frasi frammentate in versi più fluidi per amplificare la nostalgia e il tono contemplativo.
- Posso adattare lunghezza dei versi, rime o ritmo metrico se preferisci una musicalità più regolare.
Piccole revisioni proposte per chiarezza e ritmo
- Uniformare spaziatura e punteggiatura e correggere contrazioni come “l' ha” in “l'ha”.
- Semplificare versi dove la sintassi è frammentata per non interrompere troppo il flusso immaginativo.
- Valutare la scelta di usare punti sospensivi all'inizio del verso con l'albero; ridurli o sostituirli con una pausa più controllata.
Versione rivista proposta
UN DEJA' VU
del luogo sente quasi il profumo
salire dalla terra
lo spirito che si piega
a contemplare.
gli sembra di esserci già stato
o forse l'ha sognato.
e quell'albero vetusto
sopravvissuto
al padre a fargli ombra
a occultargli in parte
l'ampia veduta del mare,
quello stesso mare
che vide i suoi verdi anni.
e il vissuto,
come in sogno, divenuto
lontana memoria.
Traduzione inglese proposta
A DEJA VU
from the place he almost senses the scent
rising from the earth
the spirit that bends
to contemplate.
it seems to him he has already been here
or perhaps he dreamed it.
and that ancient tree
survived
his father to give it shade
to partly hide from it
the broad view of the sea,
that same sea
that saw his green years.
and the lived life,
as in a dream, become
a distant memory.