15 Deface in poche ore di siti italiani! Gli hacker: “Godermi la vita prima che la morte venga a prendermi”
Nelle ultime ore, un’ondata massiccia di defacement ha preso di mira almeno una quindicina di siti web italiani. L’attacco è stato rivendicato dal threat actor xNot_RespondinGx (team xnot_respondingx), che ha lasciato un messaggio in un file readme.txt
presente su ciascun dominio compromesso.
Tra i siti sfregiati figurano realtà di vario tipo: agenzie di servizi, istituzioni private e-commerce e portali tecnici, di seguito gli obiettivi colpiti dal defacement da parte degli hacker di xNot_RespondinGx.
- hxxps://www.languageteam.it/readme.txt
- hxxps://www.ficusbarbistrot.it/readme.txt
- hxxps://giuliettaallago.it/readme.txt
- hxxps://www.servicewebsrl.it/readme.txt
- hxxps://shoptechim.joyadv.it/readme.txt
- hxxps://www.techimgroup.it/readme.txt
- hxxps://prenotazioni.ristopollicino.it/readme.txt
- hxxps://www.sape.it/readme.txt
- hxxps://shop.speedyblock.it/readme.txt
- hxxps://www.simasrl.it/readme.txt
- hxxps://www.service3cleaning.it/readme.txt
- hxxps://www.vistadarsena.it/readme.txt
- hxxps://mymi.it/readme.txt
- hxxps://www.strumentidiserraggio.it/readme.txt
- hxxps://www.vinoungherese.it/readme.txt
Tutti quanti i siti rispondono con lo stesso messaggio di errore. La frase “menikmati sisa hidup sebelum ajal menjemputku”. In lingua indonesiana e può essere tradotta in italiano come: “Godermi il resto della vita prima che la morte venga a prendermi.”. È una frase esistenziale e malinconica, spesso usata per esprimere la consapevolezza della mortalità e il desiderio di vivere intensamente ciò che resta della propria vita. Potrebbe anche essere un modo per attirare attenzione, aggiungendo un tono oscuro o introspettivo al gesto.
In passato lo stesso gruppo aveva realizzato deface riportando il messaggio “L’amore può dare forza alle persone, ma a volte le rende deboli”.
L’ondata coordinata di defacement firmata da xNot_RespondinGx è un chiaro segnale del livello di vulnerabilità dei sistemi web in Italia. Se da una parte i defacement non puntano a furti o interruzioni di servizi, dall’altra mostrano debolezze reali nel presidio della sicurezza digitale.
Aziende, enti e gestori di siti web devono considerare questo fenomeno con la massima attenzione, aggiornando regolarmente il proprio stack, blindando gli accessi e attivando un monitoraggio h24. Solo così si potrà recuperare la fiducia degli utenti e prevenire attacchi con conseguenze più gravi.
Che cosa si intende per deface di un sito web
Il deface (o defacement) di un sito web è una tecnica di attacco informatico in cui un attore malevolo riesce ad alterare il contenuto visibile di una pagina web, sostituendolo con messaggi propri, immagini, video o link. In molti casi, si tratta di una forma di protesta (hacktivism), propaganda politica o dimostrazione di forza tecnica da parte di un gruppo o singolo hacker.
A differenza di attacchi volti al furto di dati o alla compromissione economica di un sistema, il defacement ha uno scopo prevalentemente comunicativo. Gli attaccanti vogliono essere visti e lasciare un messaggio, spesso rivolto a un pubblico specifico, a un governo, o per rivendicare un’ideologia.
Il deface avviene in genere sfruttando vulnerabilità note o configurazioni errate del server web o del CMS (Content Management System) utilizzato. I metodi più comuni includono:
- Accesso via FTP o SSH compromesso: password deboli o credenziali trafugate (ad esempio dagli infostealer) permettono agli attaccanti di caricare file o modificare quelli esistenti.
- Sfruttamento di vulnerabilità CMS: molti siti si basano su CMS come WordPress, Joomla o Drupal. Se questi non vengono aggiornati regolarmente, possono essere soggetti a exploit noti.
- Injection di codice via upload: caricamento di file dannosi tramite moduli vulnerabili che non controllano correttamente il tipo di file.
- Escalation di privilegi: un utente con accesso limitato riesce a ottenere privilegi amministrativi tramite bug nel software.
Solitamente l’attaccante sostituisce:
- La homepage del sito o altre pagine di alto profilo.
- File specifici come
index.html
,index.php
o file appositamente caricati comereadme.txt
, come accaduto nel recente caso italiano. - Testi, immagini, stili CSS e script JavaScript, spesso con contenuti provocatori, insulti o rivendicazioni politiche.
Anche se non sempre causa danni diretti a livello economico, un deface può:
- Minare la credibilità e la reputazione dell’organizzazione colpita.
- Indicare vulnerabilità latenti nella sicurezza del sito o dell’infrastruttura.
- Essere un campanello d’allarme per attacchi più gravi imminenti, come ransomware o data breach.
In definitiva, un defacement non è solo un atto di vandalismo digitale, ma una chiara indicazione che la sicurezza del sito è stata compromessa e deve essere immediatamente rivista.
Questo articolo si basa su informazioni, integralmente o parzialmente tratte dalla piattaforma di intelligence di Recorded Future, partner strategico di Red Hot Cyber e punto di riferimento globale nell’intelligence sulle minacce informatiche. La piattaforma fornisce analisi avanzate utili a individuare e contrastare attività malevole nel cyberspazio.
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