Blockchain a rischio! La minaccia quantistica è una corsa contro il tempo
La corsa alla supremazia quantistica si sta trasformando in una corsa alla sopravvivenza delle criptovalute. Se i computer quantistici raggiungeranno la potenza promessa, saranno in grado di violare la crittografia su cui si basa l’economia digitale, dalle banche alla blockchain.
Le tecnologie che un tempo simboleggiavano la fiducia potrebbero ora decretarne la fine. La matematica che garantiva la sicurezza delle transazioni e della posta elettronica si rivelerà impotente contro una macchina che “pensa in termini di probabilità”.
I computer quantistici non funzionano con gli 1 e gli 0 come i computer classici: i loro qubit possono essere entrambi contemporaneamente. Questa proprietà, chiamata sovrapposizione, consente loro di risolvere problemi irraggiungibili anche per i supercomputer più potenti.
Ma lo stesso principio potrebbe distruggere la crittografia alla base del mondo del denaro digitale. I sistemi quantistici, utilizzando l’algoritmo di Shor, potrebbero teoricamente violare RSA e le curve ellittiche, il fondamento della sicurezza dei dati e dei wallet di criptovalute. A quel punto, le chiavi private potrebbero essere calcolate a partire dalle chiavi pubbliche, il che significa che qualsiasi saldo non sarebbe più sicuro.
“Il rischio quantistico non è la minaccia di domani, ma il punto cieco di oggi”, sottolinea Jai Singh Arun, coautore di “Becoming Quantum Safe”. Sostiene che le aziende che ritardano la transizione ad algoritmi resistenti ai sistemi quantistici stanno estendendo la propria finestra di vulnerabilità.
I ricercatori chiamano questo momento Q-Day: il giorno in cui un computer quantistico sarà in grado di decifrare per la prima volta la crittografia classica. Le stime variano, ma i limiti si stanno restringendo. Alla conferenza TOKEN2049 di Singapore, il fondatore di Capriole Investments, Charles Edwards, ha affermato che la sicurezza di Bitcoin potrebbe essere violata in soli due-nove anni.
Ha affermato che 2.330 qubit logici sarebbero sufficienti e che la maggior parte delle aziende prevede di raggiungere questa potenza entro il 2029-2030. “Sembra che non stia succedendo nulla, e poi all’improvviso… una realtà diversa”, ha osservato Hartmut Neven, direttore del Quantum AI Lab di Google.
Con l’arrivo del Q-Day, tutti i dati, le firme e le transazioni che non sono migrati verso algoritmi resistenti alla tecnologia quantistica diventeranno pubblici. Non sarà solo un evento tecnologico, ma storico.
Secondo l’ECIPE, a marzo 2025 la Cina aveva investito circa 15 miliardi di dollari in programmi quantistici nazionali, gli Stati Uniti 8 miliardi di dollari e Giappone, Regno Unito e Germania completavano la top five. In totale, i paesi hanno investito oltre 55 miliardi di dollari nello sviluppo delle tecnologie quantistiche.
Il pericolo non risiede solo nel futuro. Gli aggressori possono già intercettare i dati crittografati oggi e decifrarli in seguito, quando saranno disponibili macchine sufficientemente potenti. Pertanto, il mondo sta gradualmente passando a nuovi standard di crittografia post-quantistica. Cloudflare sta già implementando tali soluzioni e il National Institute of Standards and Technology (NIST) degli Stati Uniti ha approvato tre algoritmi: ML-KEM (Kyber) per lo scambio di chiavi, ML-DSA (Dilithium) e SPHINCS+ per le firme digitali. Le agenzie devono completare la transizione entro il 2033.
Alcuni paragonano la minaccia quantistica al bug Y2K, ma le somiglianze sono ingannevoli. Il problema Y2K aveva una data, una soluzione chiara e una mobilitazione globale. Il rischio quantistico è una tempesta senza data né confini: il suo avvicinamento è visibile, ma il suo impatto è impossibile da prevedere. La preparazione è essenziale.
Le conseguenze per le criptovalute potrebbero essere devastanti. Ogni transazione sulla blockchain rivela una chiave pubblica e un computer quantistico potrebbe calcolare la chiave privata a partire da essa. “Quando arriverà il Q-Day, molte reti semplicemente cesseranno di esistere”, ha affermato Mati Greenspan, fondatore di Quantum Economics. “Ma alcune si stanno già preparando e determineranno il futuro della proprietà digitale”.
Il progetto QRL è stato costruito da zero come una blockchain resistente ai sistemi quantistici. Il suo direttore, Michael Strike, osserva che la transizione a tali standard non è più una teoria, ma una realtà: i governi richiedono compatibilità, le aziende seguono l’esempio e il mercato seguirà.
Secondo Bitbo, circa 25 milioni di indirizzi Bitcoin contengono più di 100$ e un rapporto di arXiv stima che la migrazione di massa dei fondi verso portafogli sicuri dal punto di vista quantistico richiederà dai sei mesi a un anno.
Gli esperti consigliano agli utenti di evitare di riutilizzare gli indirizzi e di aggiornare regolarmente le chiavi. Le aziende dovrebbero creare una mappa di crittografia e dare priorità ai dati che devono rimanere riservati per decenni. Gli sviluppatori dovrebbero testare schemi ibridi che combinano metodi classici e post-quantistici.
L’informatica quantistica non deve distruggere la criptovaluta: può costringerla a evolversi. Il Q-Day non sarà la fine, ma un riavvio della fiducia digitale. La matematica che ha creato la crittografia la creerà di nuovo, solo più forte.
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