In questi giorni potrebbero arrivare le lettere di licenziamento ai 121 lavoratori e lavoratrici dell’ex-GKN. Il 31 Marzo è stato l’ultimo giorno della procedura di mobilità ed è stata negata dall’azienda la possibilità di proroga della mobilità in attesa della pubblicazione del piano concordatario sulla cui base si sarebbe potuto impostare un piano di salvaguardia dei posti di lavoro.
Ancora una volta la società QF si è mostrata indisponibile alla salvaguardia di posti di lavoro e sorda alle proposte di reindustrializzazione del sito. Questo viene reso ancora più grave dalla violazione delle norme contro la delocalizzazione, di cui è stata chiesta dalla GKN e dalla FIOM applicazione.
La più importante lotta operaia italiana, che era riuscita anche nell’impresa di proporre dei piani di reindustrializzazione del sito e di raccolta di più di un milione di euro da immettere nel capitale sociale della Cooperativa che avrebbe svolto queste nuove attività, rischia di finire.
Come Giovani Comunisti/e siamo dal primo giorno stati a fianco di questa lotta e degli operai e delle operaie che per quasi 4 lunghi anni l’hanno portata avanti. Crediamo che debba intervenire il MIMIT al fine di salvaguardare i posti di lavoro e la possibilità che in quel luogo si possa continuare a produrre, tramite la Cooperativa della GKN, non più secondo una logica padronale bensì di cooperazione e mutuo soccorso.
Paolo Bertolozzi, coordinatore nazionale Giovani Comunisti/e
Auro Bizzoni, responsabile nazionale Lavoro Giovani Comunisti/e
rag. Gustavino Bevilacqua reshared this.