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Il paradosso del PM


Nel lavoro sociale, il project manager occupa un ruolo cruciale: connette i bisogni del territorio, l’operatività quotidiana e gli obiettivi strategici.

Quando supportato dalla governance, riesce a integrare l’azione a breve termine con la visione di lungo periodo, costruendo progettualità solide e sostenibili.

Un PM tiene collega i dati, ascolta le persone e traduce i processi in linguaggi comprensibili a competenze molto diverse. È chiamato a reperire risorse e a gestirle con trasparenza e responsabilità.

Ma il suo lavoro non si ferma qui. Esiste infatti un’altra dimensione: la capacità di leggere le dinamiche relazionali, governare le tensioni e bilanciare le aspettative. Sono abilità emotive complesse, frutto di esperienza e consapevolezza.

Eppure, il PM è spesso percepito come un facilitatore tecnico: quello che raccoglie problemi e restituisce soluzioni. Oppure come una figura tecnica al limite del tedioso. Una visione davvero limitante, a volte condivisa — sempre meno, fortunatamente — sia dalle dirigenze che dagli stessi operatori di progetto.

In realtà, il PM è molto di più: raccoglie segnali, connette livelli, intuisce ciò che spesso sfugge agli altri. Includerlo nei processi decisionali significa prevenire cortocircuiti organizzativi: grazie alla conoscenza profonda del meccanismo progettuale, è in grado di tenere insieme le parti, anticipare le criticità e garantire coerenza agli interventi.

Quando le leadership riconoscono e valorizzano questo ruolo, i risultati diventano evidenti. Le tensioni legate a squilibri o imprevisti si riducono, i progetti si sviluppano con maggiore fluidità, i team lavorano in modo più coeso, gli obiettivi diventano più chiari — e questo si riflette positivamente anche sul fund raising.

Riconoscere il valore del PM non è un gesto simbolico. È un atto di cura verso l’intera organizzazione. È un cambio di paradigma che apre a una gestione sistemica, favorisce lo sviluppo dell’intelligenza collettiva ed è un investimento lungimirante sulla sostenibilità organizzativa.


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