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Merz: “Il welfare va riformato, non è più sostenibile "Viviamo da anni al di sopra delle nostre possibilità"


Merz: “Il welfare va riformato, non è più sostenibile
"Viviamo da anni al di sopra delle nostre possibilità"

Secondo il cancelliere tedesco Merz il sistema di welfare tedesco, sanità, pensioni e sussidi di disoccupazione, reddito di cittadinanza, non è più sostenibile e tuttavia si prepara a spendere cifre da capogiro in armi, sia da inviare all'Ucraina e sia per riarmare la Germania (i 100 miliardi di euro stanziati sono solo l'inizio).
Il sospetto è che i tagli enormi che si prepara a fare alla spesa pubblica servano solo a sostenere il riarmo.
Secondo la dottrina del cancelliere il mondo oggi si sarebbe diviso in due blocchi, da una parte i paesi democratici e l'altra l'asse delle autocrazie (in realtà tra paesi vassalli degli USA e liberi).
I nemici della democrazia sarebbero secondo costui Russia e Cina.

Quel che accade e i nuovi provvedimenti non piacciono ai tedeschi, già provati dalla situazione economica, dall'aumento alle stelle delle bollette per i servizi, specie l'energia elettrica, da vari disservizi, scuole affollate, ospedali che chiudono!
Mentre ciò accade, aziende produttrici di armi ricevono commesse statali da miliardi di euro! A beneficiare sopratutto le aziende statunitensi, ma non mancano quelle europee e tedesche.
Un esempio è quello della Rheinmetall, che nel corrente anno ha già registrato un fatturato di quasi 5 miliardi di euro.
Questo ha provocato l'indignazione di attivisti tedeschi che a migliaia hanno raggiunto la sede dell'azienda Rheinmetall per dire che loro sanno chi si arricchisce col mercato del dolore e della morte.
Da menzionare anche l'incendio alla villa del capogruppo della Rheinmetall, rivendicato da un gruppo di attivisti.

Che dire!? Responsabili siamo tutti noi, quelli che abbiamo applaudito al neoliberismo e creduto alle sue promesse! Ci aspettano anni cupi, la fine della democrazia, e gradualmente, sempre con pretesti, la fine del benessere europeo. Un benessere che è stato consentito dal lavoro e dal progresso umano, ma che viene inteso da parte di una élite, la quale crede che il mondo e la sua ricchezza le appartenga, come una concessione temporanea per impedire che il mondo cambiasse secondo la democrazia e la giustizia sociale.

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