Das Böse Büro

2025-01-25 18:24:45

Pannelli solari a tubi sottovuoto, questi sconosciuti.

Un edificio vicino a casa mia sta mondando dei bizzarri pannelli solari sul soffitto, e siccome e' di proprieta' di un tizio che ha una ditta che li vende, evidentemente non ha resistito alla tentazione di farsi pubblicita'. Di fronte al mio sguardo interrogativo, alla vista dei contenitore di paraffina (o roba simile) che iniettava nei pannelli, mi ha voluto spiegare cosa fosse.

Si trattava di un impianto solare a tubi a vuoto. Li avevo visti in Italia, (circa 20 anni fa) e li avevo valutati, ma si trattava di impianti per l'acqua dei sanitari, e non di impianti per il riscaldamento domestico.

A quanto pare, molte cose sono cambiate nel frattempo. Per esempio, quasi nessuno dice che questi pannelli solari superano di un 20% l'efficienza dei migliori pannelli solari per la corrente elettrica.

Questa tecnologia si basa, di fatto, su un estremo effetto serra. Il pannello di per se', che e' un parallelepipedo molto schiacciato, e' una piccola serra chiusa da un vetro che si occupa di ritenere all'interno il calore. Come una serra. Ma la cosa interessante e' che la paraffina viene fatta circolare dentro tubi di vetro a vuoto. Il vuoto, come sapete, non trasmette calore , perche' appunto e' vuoto, e quindi ritiene tutto il calore che riceve, o quasi tutto.

Il risultato e' che in una giornata uggiosa, cioe' col solito cielo grigio tedesco, la paraffina raggiunge i 250 gradi centigradi. E qui mi spiegava che la sfida di queste tecnologia e' proprio cosa fare del calore quando non si consuma , perche' se si ferma la circolazione l'impianto sale di temperatura (mi diceva che in alcuni impianti per la produzione di corrente con turbina arrivano anche a 350 gradi) perche' ripeto, il calore entra ma non esce piu'.

Insomma, ne sta mettendo una bella metratura sul tetto, e allo scopo di sostituire il riscaldamento domestico. E questo perche' la paraffina ha una tale capacita' termica che accumulandone qualche quintale quando e' calda, puo' tener calda la casa anche per – dice lui – 72 ore. Considerate che qui il sole e' una rarita', e nella media delle giornate si parla di un cielo grigio molto luminoso, ma pur sempre senza sole diretto.

Il problema, semmai, lui ce l'ha dalla primavera all'autunno, quando le giornate di sole ci sono. Perche' quella roba rimane sotto il sole, e si scalda abbestia. Per raffreddarlo (la paraffina va molto su di temperatura, e potrebbe anche danneggiare l'impianto) lui deve addirittura metterci un motore ORC, in pratica il successore del ciclo Stirling, e produrre energia, come se fossero pannelli solari.

en.wikipedia.org/wiki/Organic_…

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Ma se e' cosi' vantaggioso, perche' non se ne parla?

I pannelli solari a tubi sottovuoto con glicole o paraffina sono effettivamente molto efficaci, ma ci sono diverse ragioni per cui non sono così ampiamente conosciuti o diffusi, a quanto sembra:

• Costo iniziale elevato: Questi sistemi tendono ad avere un costo d'installazione più alto rispetto ai pannelli solari piani tradizionali, specialmente se ci volete/dovete attaccare un motore ORC per generare energia elettrica.
• Complessità tecnica: Richiedono un'installazione e manutenzione più specializzata, aumentando i costi operativi nel lungo termine .
• Rischio di surriscaldamento: In caso di “stagnazione” (non utilizzo dell'acqua calda per alcuni giorni), le temperature interne possono superare i 250°C, causando potenziali danni al sistema. 350/400 per la paraffina.
• Fragilità: I tubi sottovuoto sono più delicati rispetto ai pannelli piani e possono danneggiarsi più facilmente.
• Percezione limitata: Molti consumatori non sono consapevoli dei vantaggi di questa tecnologia, preferendo opzioni più conosciute .

Rimane comunque una tecnologia estremamente efficace, perche' usa molto la banda ad infrarossi, consentendo il funzionamento anche col cielo nuvoloso. Anzi, se le nuvole riflettono gli infrarossi verso il basso (effetto serra) la cosa giova al bilancio energetico. Per questo, in Germania , d'inverno, comunque i tecnici dovevano proteggersi con attrezzature anti-ustione quando hanno iniettato la paraffina anche se la giornata era uggiosa e piovigginosa.

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Ma c'e' anche una ragione politica, specialmente qui in Germania.

Inizialmente il governo verde aveva puntato a finanziare impianti a scambio di calore “da cantina” come sostituto del gas nei condomini. Il risultato e' che in giro, quasi ovunque, sono proliferati oggetti cosi':

Il problema della progettazione di questi impianti non era tanto nella pompa di calore da cantina, o nel fatto che non prendesse calore dal terreno ma dall'aria: il problema e' che all'interno delle case anziche' dei normali radiatori come quelli dell'aria condizionata ci hanno messo la radiazione da pavimento. Perche'? Perche' si.

Inutile dire che i risultati sono stati fallimentari. Innanzitutto perche' con una pompa di calore il risparmio e' quello del coefficiente frigogeno omega: di conseguenza, quando lavora con un coefficiente diciamo 6, per muovere 6 KW comunque ne devi spendere uno.

Adesso sono entrati nel carnet dei finanziamenti “green” anche gli impianti solari a tubi a vuoto, e questa e' una tecnologia interessante perche' e' scalabile anche ad un piccolo condominio, a patto di tappezzare completamente il tetto.

ma il punto e' che quando si tratta di risparmiare il tedesco non ha problema a servirsi della tecnologia e aggiornarla. Il problema che vedo con l'Italia, invece, e' che una tecnologia piu' efficiente e produttiva viene praticamente snobbata, o usata solo per l'acqua dei sanitari.

E quindi, speriamo che di questa tecnologia prima o poi nasca contezza. Ha molte piu' potenzialita' dei pannelli solari, e' piu' efficiente, e specialmente non subisce la concorrenza cinese.

Uriel Fanelli

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