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I giganti dei social media Facebook e YouTube non hanno reagito a due post del movimento slovacco di destra Republika, dove l’intelligenza artificiale viene utilizzata per imitare la voce del leader progressista Michal Šimečka e diffonde falsità, come il progetto...


PRIVACYDAILY


N. 169/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Hunter Biden ha citato in giudizio Rudy Giuliani e il suo avvocato, sostenendo che la sua privacy digitale è stata “completamente annientata” dai tentativi di collegare i suoi problemi legali e personali al padre, il presidente Joe Biden, attraverso affermazioni su un famigerato computer portatile e un hard... Continue reading →


“Philips Italia: nel futuro, da 100 anni”


A partire dalle 12.00 avrò il piacere di partecipare con Andrea Celli, Managing Director Philips Italia, Israele e Grecia, al Convegno organizzato da Philips per celebrare i suoi 100 anni per discutere della digitalizzazione al servizio della salute


guidoscorza.it/philips-italia-…



PRIVACYDAILY


N. 168/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Un programma di controllo dell’immigrazione degli Stati Uniti che segue quasi 200.000 migranti raccoglie molti più dati sulle persone che sorveglia di quanto i funzionari abbiano condiviso in precedenza, e li conserva per molto più tempo di quanto si sapesse in precedenza, come rivela il Guardian. Documenti appena... Continue reading →


Breyer on chat control investigative research: EU Commissioner as double agent of foreign interference


Research published yesterday by several European media outlets has revealed that an international campaign in support of the EU’s proposed child sexual abuse regulation has been largely orchestrated and financed by …

Research published yesterday by several European media outlets has revealed that an international campaign in support of the EU’s proposed child sexual abuse regulation has been largely orchestrated and financed by a network of organisations with links to the tech industry and security services. The controversial “chat control” regulation would require providers to indiscriminately scan and automatically disclose allegedly suspicious private messages and photos. EU Parliament lawmaker Patrick Breyer (Pirate Party), negotiator for the Greens/European Free Alliance group on the proposed regulation, expresses shock:

“As negotiator for my group, many of the organisations mentioned in the report, which call themselves child protection organisations or victims’ associations, also contacted me. But I had no idea that the pro-chat control campaign was being orchestrated and funded by a network of organisations linked to the tech industry and security services, drawing millions in funding from a US-led foundation and paying foreign consulting agencies to create lobbying strategies. I had previously only expected corporations to use such methods of ‘capturing legislation’.

To set a precedent, US stakeholders apparently want to push through indiscriminate screening of our private messages and photos in Europe, which is not law in the US itself.

So far, the EU’s Home Affairs Commission has mainly attracted attention as a source of misinformation on chat control. Yesterday’s report makes EU Home Affairs Commissioner Ylva Johansson look like a double agent of foreign interference. We urgently need a legislative footprint that exposes such remote-controlled and foreign-dictated legislation. This is about nothing less than defending our democracy and our fundamental right to digital privacy of correspondence!”

Commenting on the report, President of non-commercial encrypted messaging service Signal Meredith Whittaker said, “the best follow the money reporting on who’s behind the global attack on digital privacy yet.

It’s law enforcement x AI companies posing as NGOs with a commercial interest in selling scammy mass scanning tech. Deeply cynical, deeply shady.”

Cryptologist Matthew Green commented, “Just saw this new investigation into the web of for-profit AI companies pushing anti-encryption legislation in Europe, and it feels like the work of secret organization in a James Bond movie.”

Diego Naranjo, Head of Policy of European Digital Rights, said “The investigation published today confirms our worst fears: The most criticised European law touching on technology in the last decade is the product of the lobby of private corporations and law enforcement. Commissioner Johansson ignored academia and civil society in Europe while she shook hands with Big Tech in order to propose a law that will attempt to legalise mass surveillance and break encryption.”

Diego Naranjo, Head of Policy of European Digital Rights, said “The investigation published today confirms our worst fears: The most criticised European law touching on technology in the last decade is the product of the lobby of private corporations and law enforcement. Commissioner Johansson ignored academia and civil society in Europe while she shook hands with Big Tech in order to propose a law that will attempt to legalise mass surveillance and break encryption.”[5]


patrick-breyer.de/en/breyer-on…


SO good -- the best follow the money reporting on who's behind the global attack on digital privacy yet.

TLDR: it's law enforcement x AI companies posing as NGOs w a commercial interest in selling scammy mass scanning tech. Deeply cynical, deeply shady.

balkaninsight.com/2023/09/25/w…




PRIVACYDAILY


N. 167/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: È stato un inizio difficile del nuovo anno scolastico per una ventina di adolescenti di Almendralejo, nel sud della Spagna. Hanno ricevuto foto di loro stesse completamente nude. Di loro stesse? Beh, non proprio. Le foto non sono mai state scattate. Sono state generate da un’intelligenza artificiale sulla... Continue reading →

in reply to Informa Pirata

cioè direttamente:
huffingtonpost.it/rubriche/gov…


“Congresso ASSO DPO”


A Milano ho avuto il piacere di intervenire al Congresso organizzato da ASSO DPO per discutere di privacy e cybersecurity


guidoscorza.it/congresso-asso-…



“Privacy Week”


Oggi ho avuto il piacere di intervenire alla Privacy Week per discutere di privacy e age verification.


guidoscorza.it/privacy-week/




PRIVACYDAILY


N. 166/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Tra poco meno di tre settimane, giovedì 12 ottobre, sarà formalmente aperto al traffico il previsto ponte per i dati tra Regno Unito e Stati Uniti, che consentirà alle aziende e alle organizzazioni britanniche di trasferire dati a organizzazioni certificate negli Stati Uniti.I regolamenti di adeguatezza che istituiscono... Continue reading →


Le classifiche delle migliori università del mondo lasciano il tempo che trovano

@Universitaly: università & universitari

Periodicamente ottengono grandi attenzioni, e l'Italia sembra sempre arrancare, ma non è chiaro a chi servano veramente

Nonostante l’indubbia attenzione che ottengono, però, queste classifiche sono da anni molto criticate. Un po’ perché si basano su criteri arbitrari, che riflettono poco la moltitudine di ruoli sociali e culturali che le università svolgono sul territorio. Un po’ perché sono progettate quasi sempre sulla base del sistema d’istruzione inglese e statunitense, che riflette male come funzionano le università nel resto del mondo. Un po’, semplicemente, perché non è chiaro a cosa servano, se non a indirizzare attenzione e fondi verso le società che le stilano e le università che figurano ai primi posti.

L'articolo di @Viola Stefanello 👩‍💻 è qui su Il Post

in reply to Poliversity - Università ricerca e giornalismo

Fantastico modo di pensare! In effetti è proprio vero: gli osservatori influenzano ciò che osservano in questo caso e come l'hai scritto tu è perfetto.

È deprimente allo stesso modo che qualcosa che teoricamente sarebbe interessante (statistiche delle università a priori sarebbero anche cose utili) finisca per essere una forte fonte di influenza degli studenti e delle università. I fini di queste agenzie di classifiche non sono nobili...

in reply to ConstipatedWatson

@ConstipatedWatson
Legge di Goodhart: quando una misura diventa un obiettivo, cessa di essere una buona misura. L'intero sistema capitalista è costruito in violazione di questa legge.

L reshared this.



PRIVACYDAILY


N. 165/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Sul palco del TechCrunch Disrupt 2023, Meredith Whittaker, presidente della Signal Foundation, che gestisce l’app di messaggistica senza scopo di lucro Signal, ha ribadito che Signal lascerà il Regno Unito se la legge sulla sicurezza online recentemente approvata dal Paese costringerà Signal a inserire “backdoor” nella sua crittografia... Continue reading →


“Via al Privacy Tour! Obiettivo: sconfiggere cultural data divide e persino le mafie”


Nuovo appuntamento con la rubrica Privacy weekly, tutti i venerdì su StartupItalia. Uno spazio dove potrete trovare tutte le principali notizie della settimana su privacy e dintorni.


guidoscorza.it/via-al-privacy-…



PRIVACYDAILY


N. 164/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: ll servizio postale canadese sta violando la legge raccogliendo informazioni dall’esterno di buste e pacchi per contribuire alla creazione di liste di marketing da vendere alle aziende.L’ufficio del commissario per la privacy Philippe Dufresne afferma che le informazioni raccolte per il programma di marketing includono dati su dove... Continue reading →


Real child protection instead of Big Brother scanning: 5-point plan for the deadlocked EU Council negotiations on child sexual abuse bill (chat control)


Due to the massive protests against the EU plans for the indiscriminate searching of all private messages using error-prone algorithms (CSAR), there is currently no qualified majority for … https://www.patrick-breyer.de/en/chat-control-eu-council-plans-d

Due to the massive protests against the EU plans for the indiscriminate searching of all private messages using error-prone algorithms (CSAR), there is currently no qualified majority for the Spanish Council Presidency’s plan to have an even more extreme form of the proposal adopted by EU governments on 28 September. Germany now proposes to first adopt the draft regulation without the provisions on „detection orders“ (dubbed „chat control“). Pirate Party Member of the European Parliament and negotiator for the Greens/European Free Alliance group, Patrick Breyer, has a different proposal:

“Neither the extreme proposal of EU Commission and Council Presidency nor blocking the entire regulation have majority support. The proposed scanning of private messages is the most toxic part of the plans, but the problems go far beyond that. We therefore need a new approach that focuses on preventive child protection instead of mass surveillance and paternalism. The latest text proposal by the Council Presidency needs to be fundamentally revised in at least 5 points to achieve a consensus:

  1. No indiscriminate chat control: Instead of blanket scanning of private messages, the judiciary should only be able to order searches of the messages and uploads of suspects. This is the only way to avoid a disproportionate mass surveillance regime inevitably failing in court and achieving nothing at all for children. There must also be no untargeted ‘voluntary chat control’ by internet corporations.
  2. Protect secure encryption: So-called client-side scanning to subvert secure encryption must be explicitly ruled out in the text. The proposed general committments to encryption in the text are worthless if scanning and diverting of messages take place even before the process of encryption has taken place. Our personal devices must not be perverted into scanners and bugs in our pockets.
  3. Protect the right to anonymity: Remove the proposed mandatory age checks by all communication services to safeguard the right to communicate anonymously. Whistleblowers risk falling silent if they would have to show ID or their face before being able to leak violations of the law.
  4. Content removal instead of mere blocking: Instead of trying and failing to block illegal content via access providers or search engines, it should become mandatory for hosters and law enforcement agencies to remove or have removed reported illegal material at the source.
  5. No app censorship for young people: Excluding young people from commonplace apps like Whatsapp, Instagram or games as proposed is an entirely unacceptable means of protecting them from grooming risks. Instead, the default settings of the services must become more privacy-friendly and secure by design.

The EU’s push for introducing blanket chat control scanning of private correspondence is unprecedented in the free world. It divides child protection organisations, victims of abuse, other stakeholders, the Parliament and the Council. It is time for a fresh start that is based on consensus. I am convinced that we can protect children much better by adopting a new, consensual approach now, and I call on governments to open up for a fresh start.”


patrick-breyer.de/en/real-chil…



“Il neurodato non sia merce di scambio”


Neuroscienze e neurotecnologie hanno travalicato i confini clinici e terapeutici e si avviano alla conquista dei mercati. Dobbiamo scongiurare il rischio che i nostri pensieri diventino “merci digitali” scambiate sui mercati globali. Ne ho parlato con Raffaele D’Ettore in una lunga intervista sul Messaggero


guidoscorza.it/il-neurodato-no…



“L’utilizzo legale della videosorveglianza come strumento di prova”


A partire dale 10.00 avrò il piacere di intervenire ai lavori delle GIORNATE DELLA POLIZIA LOCALE 2023 organizzata dall’Unione Polizia locale italiana per discutere di “L’utilizzo legale della videosorveglianza come strumento di prova” Qui tutte le informazioni all’evento unionepolizialocaleitaliana.it…


guidoscorza.it/lutilizzo-legal…



PRIVACYDAILY


N. 163/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Meta, il proprietario di Facebook, ha risposto a una campagna governativa fortemente critica nei confronti dei suoi piani di crittografia dei messaggi. Proteggere i messaggi con la crittografia end-to-end significa che possono essere letti solo dal mittente e dal destinatario. Il ministro dell’Interno Suella Braverman ha dichiarato che... Continue reading →
in reply to Informa Pirata

Ma guarda, questi inglesi non si smentiscono. Allo Stato interessa la sicurezza dello Stato che viene prima della tutela della Privacy. L'ipocrisia della tutela dei bambini serve solo a far capire che per lo Stato la sua sicurezza viene prima di tutto. Lo dimostra il trattamento riservato ad Assange. L'unico modo per tutelare la privacy e la sicurezza dei cittadini non è la buffonata del GDPR, ma è la crittografia forte che cozza contro la sicurezza dello Stato.




“Cybersecurity e Digitalizzazione: evoluzioni normative e fattori abilitanti per competere in Europa”


Oggi a partire dalle 15 interverrò al Convegno “Cybersecurity e Digitalizzazione: evoluzioni normative e fattori abilitanti per competere in Europa” organizzato da CSQA per discutere dei rapporti tra GDPR e Cybersecurity, con uno speciale focus sul tema delle certificazioni


guidoscorza.it/cybersecurity-e…



PRIVACYDAILY


N. 162/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Hunter Biden ha fatto causa all’Agenzia delle Entrate per le rivelazioni che due agenti hanno fatto al Congresso e ai media sulle sue tasse.La causa afferma che due agenti dell’IRS che si occupano da tempo di indagini penali, Gary Shapley e Joseph Ziegler, hanno rivelato illegalmente dettagli fiscali... Continue reading →


Transparency of landmark judgements: European Parliament wants to introduce public access to EU court documents


The EU Parliament’s Legal Affairs Committee (JURI) today unanimously voted in favour of giving the public, civil society and the media a right of access to documents, positions … https://www.patrick-breyer.de/wp-content/uploads/2023/09/Final-Voting-list_

The EU Parliament’s Legal Affairs Committee (JURI) today unanimously voted in favour of giving the public, civil society and the media a right of access to documents, positions and arguments exchanged in court proceedings, subject to some exceptions. The proposal was originally made by MEPs René Repasi (S&D group) and Patrick Breyer (Pirate Party, Greens/EFA group). Whether the Parliament‘s amendment will become part of the reform of the Statute of the European Court of Justice will now be decided in the upcoming trilogue negotiations with the EU Council and the EU Commission.

Breyer explains: “Today‘s unanimous vote shows how great the need for a more transparent judiciary is. Regarding landmark judgements with far-reaching consequences, the public should have a right to know and discuss the positions voiced by our governments and institutions. In a democracy where freedom of the press reigns, it must be possible to hold the powerful accountable. At a time when the EU and its Court of Justice are in a crisis of confidence, transparency builds trust.

The introduction of a right of access to information complements the easening of workload proposed by the Court of Justice and does not delay it. Our proposal fully respects the Court‘s case law on the limits of access to information, for example to protect ongoing proceedings.”

18 civil society organisations have recently advocated for a right of access to information and an open judiciary. A joint statement by the European Federation of Journalists EFJ, Corporate Europe Observatory, Access Info Europe and others says: “Access to judicial documents is essential for transparency and accountability – both of which are crucial for building and maintaining trust in the judiciary and democratic processes in general. It is crucial that the public is able to see and understand the reasons for judicial decisions as well as the arguments put forward during the proceedings.”

Background:

The European Court of Human Rights in Strasbourg has always granted public access to documents submitted to the Court. Regarding the Luxemburg EU Court of Justice, however, insights can so far only be obtained indirectly by requesting the Commission to grant access to copies of court documents it holds, with the Commission being very reluctant to do so.

The European Court of Justice decides on the interpretation and validity of European law, including its compatibility with fundamental rights. Landmark court rulings have concerned, for example, data retention, upload filters, the right to be forgotten or the purchase of government bonds by the European Central Bank (“euro bailout”).


patrick-breyer.de/en/transpare…



Cina e Unione europea hanno tenuto oggi a Pechino il secondo dialogo digitale di alto livello co-presieduto dalla vicepresidente per i Valori e la Trasparenza dell’UE Vera Jourova e dal vicepremier cinese Zhang Guoqing, mentre all’orizzonte si profila un potenziale scontro...


Etiopia, a quasi un anno di cessate il fuoco, gli esperti ONU mettono in guardia da abusi e violazioni in atto, inclusi crimini di guerra e contro l’umanità.


A quasi un anno dalla firma dell’accordo per la cessazione delle ostilità in Etiopia, nel Paese vengono ancora commessi atrocità, crimini di guerra e crimini contro l’umanità e la pace resta sfuggente, ha affermato la Commissione internazionale di esperti

A quasi un anno dalla firma dell’accordo per la cessazione delle ostilità in Etiopia, nel Paese vengono ancora commessi atrocità, crimini di guerra e crimini contro l’umanità e la pace resta sfuggente, ha affermato la Commissione internazionale di esperti sui diritti umani L’Etiopia ha messo in guardia nel suo ultimo rapporto pubblicato oggi.


Approfondimenti:


Nel suo rapporto di 21 pagine, la Commissione ha documentato le atrocità di vasta portata perpetrate da tutte le parti in conflitto dal 3 novembre 2020. Queste includono uccisioni di massa, stupri, fame, distruzione di scuole e strutture mediche, sfollamenti forzati e detenzioni arbitrarie.

“Anche se la firma dell’accordo può aver messo a tacere le armi, non ha risolto il conflitto nel nord del paese, in particolare nel Tigray, né ha portato ad alcuna pace globale”, ha detto il presidente della Commissione Mohamed Chande Othman. “La situazione in Etiopia rimane estremamente grave”.

“Gli scontri violenti sono ormai su scala quasi nazionale, con notizie allarmanti di violazioni contro i civili nella regione di Amhara e di atrocità in corso nel Tigray”, ha detto Othman. “La situazione in Oromia, Amhara e in altre parti del Paese – compresi i modelli continui di violazioni, l’impunità radicata e la crescente cartolarizzazione dello Stato – comporta rischi evidenti di ulteriori atrocità e crimini”.


L’ultimo rapporto della Commissione al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha confermato che le truppe eritree e i membri della milizia Amhara continuano a commettere gravi violazioni nel Tigray, tra cui lo stupro sistematico e la violenza sessuale su donne e ragazze, in violazione degli impegni assunti dal governo federale in materia di diritti umani e integrità territoriale.

La Commissione ha inoltre scoperto modelli in corso di arresto, detenzione e tortura di civili da parte delle forze governative in Oromia e sta già ricevendo numerose segnalazioni credibili di violazioni contro i civili di Amhara dall’annuncio dello stato di emergenza nell’agosto 2023.

“Non possiamo sopravvalutare la gravità delle violazioni perpetrate in Etiopia da tutte le parti durante il recente conflitto. Particolarmente preoccupante è il fatto che alcuni di questi crimini siano tuttora in corso, in particolare lo stupro e la violenza sessuale contro donne e ragazze da parte delle forze eritree nel Tigray”, ha affermato la commissaria Radhika Coomaraswamy. “La continua presenza di truppe eritree in Etiopia è un chiaro segno non solo di una radicata politica di impunità, ma anche del continuo sostegno e tolleranza di tali violazioni da parte del governo federale”.

“Le atrocità hanno devastato le comunità e hanno gravemente eroso il tessuto della società”, ha affermato Coomaraswamy. “Intere famiglie sono state uccise, parenti costretti ad assistere a crimini orribili contro i loro cari, mentre intere comunità sono state sfollate o espulse dalle loro case; molti hanno troppa paura di tornare, altri non sono in grado di farlo. È probabile che il trauma, sia individuale che collettivo, persista per generazioni”.

“La necessità di un processo credibile, inclusivo e significativo di verità, giustizia, riconciliazione e guarigione non è mai stata così urgente”, ha aggiunto Coomaraswamy.


Il rapporto rileva che il governo etiope non è riuscito a prevenire o indagare efficacemente sulle violazioni e ha invece avviato un processo di consultazione sulla giustizia di transizione imperfetto in cui le vittime rimangono ignorate. All’inizio di quest’anno, il governo federale ha pubblicato la bozza delle “Opzioni politiche dell’Etiopia per la giustizia di transizione”, avviando una serie di consultazioni su un potenziale processo di giustizia di transizione nazionale. La Commissione, tuttavia, ha riscontrato che il processo è stato affrettato per rispettare una scadenza arbitraria fissata dal governo e non ha coinvolto sufficientemente le vittime in molte aree, compresi i rifugiati etiopi che vivono nei paesi vicini.

“La giustizia di transizione ha lo scopo di aiutare i paesi a fare i conti con le atrocità del passato, ma il nostro impegno con centinaia di vittime, le loro famiglie e rappresentanti indica una completa mancanza di fiducia nella capacità o nella volontà delle istituzioni statali etiopi di portare avanti un processo credibile – in particolare perché i funzionari e gli enti statali sono polarizzati e privi di indipendenza”, ha affermato il commissario Steven Ratner.

“Quando osserviamo le attuali iniziative di giustizia di transizione in Etiopia, è difficile non rimanere colpiti dalle prove di ‘quasi-compliance’ – tentativi deliberati del governo di eludere il controllo internazionale attraverso la creazione di meccanismi nazionali e la strumentalizzazione di altri”, ha detto Ratner. “Ciò è servito principalmente ad alleviare la pressione internazionale e a prevenire un maggiore coinvolgimento o indagini a livello internazionale. Per le centinaia di migliaia di vittime delle atrocità commesse in tutta l’Etiopia, non si può permettere che ciò continui”.


Il rapporto della Commissione mette in guardia circa la continua presenza della maggior parte degli indicatori e dei fattori scatenanti contenuti nel quadro di analisi delle Nazioni Unite per i crimini atroci . Ha evidenziato il rischio di ulteriori atrocità su larga scala, esprimendo profonda preoccupazione per il fatto che molti dei fattori di rischio caratteristici di futuri crimini atroci rimangano presenti in Etiopia.

La Commissione ha inoltre notato un modello allarmante di crescente cartolarizzazione dello Stato attraverso l’imposizione di stati di emergenza e l’istituzione di “posti di comando” militarizzati senza controllo civile. Tali strutture sono spesso accompagnate da gravi violazioni.

Proprio il mese scorso, l’Etiopia ha annunciato uno stato di emergenza di sei mesi, stabilendo un sistema di posti di comando in tutta la regione di Amhara, con diversi centri urbani della regione ora sotto coprifuoco. La Commissione sta già ricevendo segnalazioni di detenzioni arbitrarie di massa di civili amhara e di almeno un attacco con droni effettuato dallo Stato.

“Siamo profondamente allarmati dal deterioramento della situazione della sicurezza ad Amhara e dalla continua presenza di fattori di rischio per crimini atroci. Questa situazione in evoluzione ha enormi implicazioni per la stabilità in Etiopia e nella regione più ampia, e in particolare per le decine di milioni di donne, uomini e bambini che la chiamano casa”, ha affermato Othman. “L’importanza di un monitoraggio e di indagini indipendenti continui e solidi non può essere sopravvalutata”.


Contesto : la Commissione di esperti sui diritti umani in Etiopia è stata istituita dal Consiglio per i diritti umani il 17 dicembre 2021, attraverso la risoluzione S-33/1 , per condurre indagini approfondite e imparziali sulle accuse di violazioni e abusi del diritto internazionale sui diritti umani e sulle violazioni del diritto internazionale umanitario e diritto internazionale dei rifugiati in Etiopia commessi dal 3 novembre 2020 da tutte le parti in conflitto, comprese le possibili dimensioni di genere di tali violazioni e abusi.


FONTE: ohchr.org/en/press-releases/20…


tommasin.org/blog/2023-09-18/e…



“TEAM ITALY ”


A partire dalle 14.30 avrò il piacere di partecipare alla presentazione della squadra che rappresenterà l’Italia alle competizione di fine ottobre in Norvegia ad Amar in collaborazione con il laboratorio Olicyber ed organizzato da Cybersecurity National Lab. Nella locandina tutti i dettagli per seguire la presentazione


guidoscorza.it/team-italy/



“MONEY PAY DAY – Lo stato dell’innovazione nei pagamenti in Italia”


Dalle 12.30 parteciperò all’evento “MONEY PAY DAY – Lo stato dell’innovazione nei pagamenti in Italia”, organizzato da Money.it nell’ambito della Future Week, per affrontare il tema della privacy nei pagamenti con particolare attenzione all’utilizzo della intelligenza artificiale e della moneta digitale Qui tutti i dettagli eventbrite.it/e/biglietti-mone…


guidoscorza.it/money-pay-day-l…



PRIVACYDAILY


N. 161/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Più di 100 professori universitari da tutta Europa e non solo, chiedono alle istituzioni europee di inserire nel futuro regolamento sull’Intelligenza artificiale (AI Act) l’obbligo di valutare l’impatto sui diritti fondamentali (FRIA). La proposta del Parlamento europeo va già in questa direzione ma rischia di uscire indebolita dal... Continue reading →


“STATI GENERALI DELLA COMUNICAZIONE PER LA SALUTE”


A partite dalle ore 10.00 avrò il piacere di partecipare agli STATI GENERALI DELLA COMUNICAZIONE PER LA SALUTE organizzati da Federsanità per parlare di storytelling ed uso dei testimonial Qui il programma completo federsanita.it/2023/08/05/pnrr…


guidoscorza.it/stati-generali-…



PRIVACYDAILY


N. 160/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: L’allenatore dei Columbus Blue Jackets Mike Babcock e il capitano Boone Jenner negano le accuse secondo cui Babcock avrebbe agito in modo inappropriato e violato la privacy dei giocatori chiedendo di vedere le foto sui loro cellulari.L’ex giocatore della NHL Paul Bissonnette ha dichiarato nell’edizione di martedì del... Continue reading →


Breyer: Von der Leyen has simply not understood the digital age


Today, EU Commission President Ursula von der Leyen delivered her annual State of the European Union address to the EU Parliament in Strasbourg. In her speech, she hailed adopted (Digital Services …

Today, EU Commission President Ursula von der Leyen delivered her annual State of the European Union address to the EU Parliament in Strasbourg. In her speech, she hailed adopted (Digital Services Act, Digital Markets Act) and planned digital laws (AI Act) and announced the formation of an expert group on Artificial Intelligence (AI). Pirate Party MEP and digital expert Patrick Breyer counters:

“Ms. von der Leyen is the conservative Commission president whose term of office must soon finally come to an end, but who will have done plenty of mischief by then: because she uncritically cheers digitization, wants to burn our data in the profit interest of industry, and simply did not understand the digital age.

„The von der Leyen Commission regularly proves with its unethical legislative proposals that it is trampling on the fundamental rights of EU citizens. With the Digital Services Act, von der Leyen has virtually given her blessing to the surveillance capitalism of the tech industry. The fact that she now wants to let representatives of these corporations help shape Europe’s future in the area of Artificial Intelligence fits in well with the picture. With her proposal for an AI Act, she wants to open the door to biometric mass surveillance in public.

“On the one hand, Ms. von der Leyen keeps official text messages with the head of Pfizer about billion-dollar deals secret bypassing all rules, but on the other hand she wants to have our private messages indiscriminatly scanned by unreliable suspicion machines via #ChatControl and destroy the digital secrecy of correspondence. She is the conservative commission president whose appointment we Pirates have rejected from the start.

„Ms. von der Leyen is remembered by many young Germans as ‘Zensursula’. With an emotional fear campaign, she tried years ago to push through an ineffective and harmful Internet censorship law, ignoring mass protests and criticism from academia. In 2015, she voted in the Bundestag to reintroduce blanket data retention, even though the European Court of Justice had ruled it disproportionate. Nothing at all comes from her on curbing lobbying, more transparency and genuine citizen participation. The Pirate Party demands for all these reasons that she finally leave next year.”

Breyer concludes by referring to a tweet by Edward Snowden a few weeks ago about the planned chat control: “It seems that in just ten years, the EU institutions have transformed from ‘our best hope for a sincere guarantor of global human rights’ into ‘an authoritarian cabal that vigorously advocates the global, machine-enforced restriction of basic human freedoms.'”


patrick-breyer.de/en/breyer-vo…



“ASCOLTARE I DATI AL TEMPO DELLA PRIVACY: RISCHI E OPPORTUNITÀ DEL SOCIAL LISTENING”


Oggi a partire dalle 11.00 avrò il piacere di partecipare al Digital Talk “ASCOLTARE I DATI AL TEMPO DELLA PRIVACY: RISCHI E OPPORTUNITÀ DEL SOCIAL LISTENING” organizzato da organizzato da Istat in collaborazione con FPA Qui il link al programma completo istat.it/it/archivio/287805#:~…


guidoscorza.it/ascoltare-i-dat…



PRIVACYDAILY


N. 159/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Il vice commissario per la protezione dei dati ha incontrato la Football Association of Ireland in merito alle preoccupazioni sulla registrazione dei dati dei passaporti e delle foto dei bambini. Alcune società calcistiche hanno dichiarato di non essere soddisfatte del nuovo sistema di registrazione dei giocatori introdotto in... Continue reading →


Chat control: EU Council plans death blow to digital privacy of correspondence and secure encryption


In the dispute over plans to search all private messages and photos (#ChatControl) for suspicious content, a proposal by the Spanish presidency has been leaked … https://www.patrick-breyer.de/wp-content/uploads/2023/09/LEAK_bf162e8c-5804-479b-972c-d12321

In the dispute over plans to search all private messages and photos (#ChatControl) for suspicious content, a proposal by the Spanish presidency has been leaked that ambassadors will discuss on Thursday and is intended to secure a majority for the proposed #ChatControl regulation at the end of the month.

Pirate Party MEP and lawyer Patrick Breyer, who is co-negotiating the bill in the European Parliament, has read the proposal and warns:

“The lip service paid to end-to-end encryption is a mere smokescreen. Communication services like WhatsApp or Signal would still have to turn our smartphones into error-prone scanners and bugs (so-called client-side scanning). Nobody would be able to rely on the subsequent encryption of ‘unsuspicious’ messages.

“What the EU governments want to adopt on 28 September means: Apart from ineffective network blocking and search engine censorship, the proposed chat control threatens to destroy digital privacy of correspondence and secure encryption. Scanning personal cloud storage would result in the mass surveillance of private photos. Mandatory age verification for communications services would end anonymous communication. Appstore censorship for young people would be a kind of digital house arrest for teenagers. The proposal does not include the overdue obligation on law enforcement agencies to report and remove known abusive material on the Internet, nor does it provide for Europe-wide standards for effective prevention measures, victim support and counselling and effective criminal investigations.

“This Big Brother attack on our mobile phones, private messages and photos with the help of error-prone algorithms is a giant step towards a Chinese-style surveillance state. Chat control is like the post office opening and scanning all letters – ineffective and illegal. Even the most intimate nude photos and sex chats can suddenly end up with company personnel or the police. Those who destroy the digital secrecy of letters destroy trust. We all depend on the security and confidentiality of private communication: People in need, victims of abuse, children, the economy and also state authorities.”


patrick-breyer.de/en/chat-cont…

Dapis reshared this.



PRIVACYDAILY


N. 158/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Auto connesse uguale tanti nuovi servizi a nostra disposizione: ci fanno sentire la musica preferita, danno indicazioni aggiornate su traffico e meteo e ci permettono di controllare a distanza tante cose. Appare tutto molto bello ma Mozilla Foundation lancia l’allarme: questi veicoli raccolgono tantissime informazioni – anche personali... Continue reading →


La presidente dell’esecutivo europeo pronuncerà il prossimo mercoledì (13 settembre) pronuncerà l’annuale discorso sullo stato dell’Unione che caratterizzerà l’ultimo anno dell’esecutivo europeo in carica il cui mandato scadrà il 31 ottobre 2024. Nei giorni scorsi, la Commissione UE ha diramato...


PRIVACYDAILY


N. 157/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: La Corte Costituzionale ha sostenuto il diritto al rispetto della vita privata e della libertà di comunicazione, stabilendo che la violazione dei diritti fondamentali di un detenuto nella piattaforma giudiziaria digitale UYAP è stata la trascrizione delle sue lettere.La decisione è stata presa dopo che Muammer Kukul, un... Continue reading →


La privacy non è solo gestione dei dati personali, ma è alla base del principio di autodeterminazione, il quale a sua volta impatta su molti di quei diritti umani che oggi sembrano essere sotto attacco.

@Privacy Pride

Prossimamente vedremo perché la recente revoca della sentenza emessa nel 1973 dalla Corte Suprema degli USA sul caso Roe vs. Wade, ha avuto ripercussioni drammatiche sul diritto all'aborto delle donne.

Ma oggi ci deliziamo con questa scena originale del film "Il Rapporto Pelikan" (non mi sembra che sia presente nel romanzo di John Grisham) che illustra bene l'impatto che il diritto alla privacy ha sulle nostre vite.

Prof - Ogni volta che sostituiamo la minaccia alla discussione, la violenza al principio, permettiamo alle nostre passioni di sopraffare la nostra capacità di giudizio.
Passioni e interesse personale costituiscono una minaccia alla libertà, il ché ci porta a... Bowers contro Hardwick.
Un poliziotto è entrato nell'appartamento di Hardwick, a quanto pare per consegnargli una multa non pagata per avere bevuto in pubblico.
Era stato preso con una birra aperta e, quando è entrato nella camera da letto di Hardwick, casualmente l'ha trovato a letto con un altro uomo.
L'agente ha arrestato Hardwick per violazione dello Statuto della Georgia che vieta la sodomia.
Anche se la Georgia ha ritirato l'accusa, Hardwick ha fatto causa dichiarando anticostituzionale lo statuto e che cosa sosteneva?


Stud. 1 - "Che viola il suo diritto alla #privacy!"

Prof - Perché?

Stud. 2 - "Perché era in casa sua, dove ha il diritto di fare quello che vuole!"

Prof - Ma... e se decidesse di vendere droga a casa sua o anche di maltrattare un minore?

Stud. 3 - "Quelle azioni non rientrano nel diritto alla privacy: la Corte a cominciare da Griswold (il riferimento è alla Sentenza Griswold v. Connecticut, ndr)ha limitato il diritto alla privacy ad azioni di natura intima, profondamente personali; azioni che ci consentono di controllare la nostra vita: di definire chi siamo."

Prof - Sì, ma nella Costituzione non c'è alcun diritto alla definizione di sé stessi, né un diritto alla privacy nella dichiarazione dei diritti.

Stud. 4 - "Se la Georgia può regolamentare la sessualità di Hardwick, agìta in privato e con adulti consenzienti, Hardwick non è libero! La costituzione è stata redatta per limitare il governo: senza un diritto alla privacy, se la Georgia imponesse il suo statuto, verrebbe sacrificata la libertà che la Costituzione ci garantisce"

Prof - Beh... la Corte Suprema le ha dato torto, signorina. Ha ritenuto che lo Statuto non violasse il diritto alla privacy. Sa dire perché?

Stud. 4 - "Perché ha sbagliato!"

Qui lo stralcio integrale della scena, con Julia Roberts nella parte di Darby Shaw (stud. 4) e Sam Shepard nel ruolo di Thomas Callahan (il prof.)

invidious.fdn.fr/watch?v=Cs_Gy…

(questo il link su youtube)

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in reply to banana_meccanica

@banana_meccanica

> La società è altamente fottuta nei riguardi della privacy

La società non sarà fottuta se i suoi individui sapranno lottare (e lottare non è una metafora) per salvaguardarla, riparando o almeno contenendo i danni che si sono fatti nel frattempo.

in reply to Informa Pirata

Il danno è destinato a crescere per forza di cose. Lo si capisce leggendo il giornale che detta l'andamento della realtà per il cittadino distratto che non si pone il problema della privacy ma della sua incolumità fisica e di quelle quattro banane che ha da parte. Sul giornale della mia regione, che pende nettamente a destra, tre notizie su quattro riportano 'il nordafricano" che fa questo e quel crimine. Come reagiscono i lettori? Agiscono ben lieti dei scanner di impronte, facciali, e qualsiasi voglia immatricolazione umana. La lotta si scontra allora su tutti i fronti, come la marea contro la scogliera. Tutto arriverà molto presto, per tutti ci sarà un cartellino, chi fuggirà sarà prima un mendicante e poi un delinquente.
Questa voce è stata modificata (2 anni fa)


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