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Una bozza del manifesto elettorale del Partito Popolare Europeo (PPE) di centro-destra dell’UE, visionata da Euractiv, prevede di ridurre la “burocrazia dell’UE” in aree politiche fondamentali come la tecnologia, affermando che “vogliamo abilitare, sviluppare e utilizzare l’IA, non contenerla o...


VERSIONE ITALIANA L‘INFORMATION COMMISSIONER’S OFFICE LANCIA UNA SERIE DI CONSULTAZIONI SULL’AI GENERATIVAL’Intelligenza Artificiale e le tecnologie che ne derivano sono oggetto di ampio dibattito anche a livello istituzionale. L’ICO -‘Information Commissioner’s Office – ha avviato una serie di consultazioni sulle implicazioni che la legge sulla protezione dei dati ha nell’uso dell’intelligenza artificiale generativa (IA). Questa …


Olimpiadi di Parigi e video sorveglianza algoritmica


Abbiamo discusso qui il regolamento UE sull'utilizzo della intelligenza artificiale e le possibili conseguenze della "video sorveglianza" => noblogo.org/cooperazione-inter… , mentre qui abbiamo parlato dell’accordo tra Ministero dell’Interno francese con Interpol ed Europol per rafforzare la sicurezza delle ormai prossime Olimpiadi di Parigi => noblogo.org/cooperazione-inter…
I due argomenti ora vanno ad intrecciarsi.

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UN PO’ DI RIEPILOGO È NECESSARIO
Nei giorni scorsi è stato raggiunto un accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio europeo su un regolamento per i sistemi di intelligenza artificiale.
Si tratta di porre fine all'uso massiccio di chatbot non dichiarati che producono testi, immagini e video senza che sia chiaramente possibile identificare chi li ha creato. Per intenderci, dovranno essere riconoscibili fotografie, immagini, video e contenuti di testo creati con l'Intelligenza Artificiale.
Con alcune eccezioni, l'accordo stabilisce che il regolamento si applica due anni dopo la sua entrata in vigore. Il concetto di "video sorveglianza" e l'uso di artificial intelligence nelle operazioni di polizia sono stati approvati dall'Unione Europea (EU). In questo caso, l'uso di artificial intelligence è stato oggetto di discussione a causa delle regole stabilite dall'Unione Europea sull'intelligenza artificiale e delle sue possibili applicazioni in campi sportivi e di polizia. L'obiettivo della legislazione è quello di limitare l'utilizzo di artificial intelligence in aree con elevata densità di persone, (come il centro di Parigi in occasione dei Giochi Olimpici), dove sono previste installazioni di AI e video-camere.

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Inoltre, la regolamentazione impone che gli algoritmi di intelligenza artificiale non raccolgano dati biometrici o utilizzino tecnologie di riconoscimento facciale. Il regolamento è stato approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio d'Europa e resterà in vigore per due anni dopo la sua introduzione.
Per quanto riguarda gli adempimenti, vengono identificati i sistemi di intelligenza artificiale generici che devono soddisfare requisiti di trasparenza e avere documentazione tecnica specifica per garantire il rispetto delle leggi UE sul diritto d'autore.
Tutti i contenuti creati dall'IA devono essere classificati come tali in modo che il consumatore possa distinguerli quando li fruisce o interagisce con loro.
Inoltre, è necessario condurre una valutazione dell'impatto sui diritti fondamentali per quanto riguarda gli obblighi per alcuni settori.
In conclusione, i cittadini avranno la possibilità di presentare reclami sui sistemi di IA e ricevere informazioni sulle decisioni basate sui sistemi di IA che potrebbero in qualche modo influenzare i loro diritti.

LE LEGGI FRANCESI SULLA SICUREZZA IN OCCASIONE DELLE OLIMPIADI
All'inizio del 2023, il disegno di legge olimpico volto a adottare una serie di misure considerate essenziali per il buon svolgimento dei Giochi Olimpici e Paralimpici ha scatenato lunghi e vivaci dibattiti sulla volontà delle autorità pubbliche di implementare la cosiddetta videosorveglianza intelligente.
La Francia ha stanziato un budget di 419 milioni di euro per garantire la sicurezza dei tre Giochi Olimpici, ai quali partecipano 15 milioni di visitatori. Il budget prevede 50 milioni di euro per l'installazione di 900 nuovi televisori nella capitale e nelle aree limitrofe. Inoltre, per un costo di 25 milioni di euro, saranno costruiti una "futura stazione di polizia" con droni a Élancourt e un nuovo centro di videosorveglianza a Saint-Denis. L'obiettivo è ridurre il rischio di violenze o di attentati. Per raggiungere questo obiettivo, 30.000 agenti di polizia saranno mobilitati ogni giorno.
Quest'estate dovrebbe essere implementata in modo limitato questa così detta videosorveglianza algoritmica, che implica l'uso dell'intelligenza artificiale per aiutare a reagire an eventi predeterminati.
Il sistema è già stato testato in alcuni eventi recenti, in particolare un test a Marsiglia durante una partita di calcio. L’efficacia è parsa abbastanza positiva, anche se pare vi siano ancora alcuni aggiustamenti e sviluppi da fare, in particolare considerando il breve tempo a disposizione che hanno produttori dopo l'adozione della legge olimpica nella primavera del 2023.
Le apparecchiature di videosorveglianza intelligente dovrebbero essere installate principalmente nelle zone ad alta densità, come nel centro di Parigi attorno ai siti e prima dei controlli durante l'estate dei Giochi.
L'obiettivo è permettere di identificare i pacchi abbandonati, le auto parcheggiate dove non sono autorizzate ed effettuare i relativi controlli.

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DIBATTITI E POLEMICHE IN FRANCIA
La legge stabilisce che gli algoritmi non tratteranno alcun dato biometrico e non implementeranno alcuna tecnica di riconoscimento facciale.
Due disposizioni della legge che riguardano la sicurezza dei Giochi Olimpici hanno innescato polemiche e dibattiti: la prima, ai sensi dell'articolo 17, prevede una multa di 7.500 euro per chi staziona nell'area di uno stadio sportivo. La seconda, all'articolo 10, autorizza la videosorveglianza di eventi sportivi, creativi o culturali fino al 31 dicembre 2024.
L'idea di utilizzare sistemi di intelligenza artificiale per analizzare le immagini catturate dai droni consente alla polizia di mettere in guardia contro comportamenti anomali, come camminare nella direzione sbagliata o rimanere fermi troppo a lungo. Questa tecnologia è considerata una nuova innovazione nell'Unione Europea, in quanto viola vari diritti fondamentali, tra cui la privacy, il diritto di libera espressione e di riunirsi pacificamente.
Si fa rilevare da parte di quanti dubitano sull’utilizzo di tali sistemi, che tra le altre cose la sola prospettiva del potenziale uso della sorveglianza automatizzata può avere un effetto altamente dissuasivo sull'esercizio dei diritti di cui abbiamo detto, in quanto le persone - condizionate - non agiranno in modo per loro naturale al solo pensiero di essere osservate.


#Olimpiadi #Parigi #videosorveglianzaalgoritmica



A margine del World Economic Forum di Davos, Satya Nadella, presidente e amministratore delegato di Microsoft, martedì (16 gennaio) ha dettagliato le sue opinioni sulla partnership di OpenAI con Microsoft, sulla governance e sulla disinformazione basata sull’intelligenza artificiale. Seguendo le...


Quali sono i blog italiani già integrati nel fediverso? Ecco una breve rassegna incompleta (ma suggeritecene altri!)

@Che succede nel Fediverso?

Da quando ci siamo accorti del plug-in sviluppato da @Matthias Pfefferle abbiamo fin da subito monitorato l'evoluzione di questo progetto che è poi stato "acquisito" direttamente da Automattic, l'azienda titolare del marchio Wordpress.

All'inizio abbiamo espresso alcune perplessità sullo stato di maturità del plug-in, ma via via abbiamo assistito a una maturazione sempre maggiore, al punto da farci pensare che il tandem tra un Wordpress federato e un Lemmy sempre più versatile, potrebbe contribuire a creare un vero e proprio #blogverso che dia agli utenti il piacere di bloggare dentro ai social...

Oggi avrei il piacere di presentare tutti i blog federati in cui mi sono imbattuto, con la precisazione che:
- non si tratta di una lista completa
- la lista verrà integrata con tutte le risposte che riceverò a questo post

I blog italiani (lista assolutamente incompleta)

Informapirata


Curato da @informapirata :privacypride: @informapirata è il nostro blog e quindi ci prendiamo la libertà di inserirlo in cima a questa lista. Il blog si occupa di politica pirata, informazione sui temi della digitalizzazione e, ovviamente, #fediverso


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Le Alternative


Curato da @skariko, il blog @Le Alternative è la principale risorsa italiana sulle alternative open source e rispettose della privacy.


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AISA - Associazione Italiana per la Promozione della Scienza Aperta


Curato da @AISA, @AISA è il blog dell'associazione pisana che intende incoraggiare i valori dell’accesso aperto alla conoscenza attraverso la promozione di attività


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EduINAF - Magazine di didattica e divulgazione dell'INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica


Curato da @ulaulaman @EduINAF è uno spazio innovativo che dà voce alle attività di tutte le sedi dell’ente presenti sul territorio e mette in relazione la ricerca astronomica con i diversi pubblici. Risorse didattiche, rubriche, approfondimenti, corsi online, eventi trovano qui un punto d’incontro tra la comunità scientifica, gli insegnanti, gli studenti e il pubblico interessato a contenuti astronomici di qualità.


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Polo Tecnologico Imperiese


Il @I.I.S. POLO TECNOLOGICO IMPERIESE non è proprio un vero blog, ma è un sito scolastico che si è integrato nel fediverso!


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The Nerd Experience


Curato da @quasimagia (sì, è lo stesso @QuasiMagia 🌀 マルコ di livellosegreto), @Penna Stanca @Silwe37 @manuhero2@nerdexperience.it e @giocatoresingolo@nerdexperience.it e altri, The Nerd Experience è un blog in cui si raccontano "nerdate", cartoni animati o altri fenomeni della cultura pop.


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Q-Gin


Uno spazio di approfondimento dedicato ai videogiochi che tratta tutto ciò che non viene raccontato dai grandi portali


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Ruolatori solitariRuolatori Solitari


La casa dei giocatori di ruolo solitari, nata per fornire una piattaforma informativa e ispiratrice per tutti coloro che desiderano esplorare i mondi di fantasia da soli


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Il Fediverso fa schifo


Curato da @Il Fediverso fa schifo? il blog @Il Fediverso Italiano fa schifo... è un guazzabuglio di polemiche su diverse istanze del fediverso, ma siccome l'autore ha federato il proprio blog, non potevamo certo farci accusare di cenZura... 😅


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Argo Catania


Segnalatoci da @Oblomov, il blog @Argo è una sorta di rassegna catanese di quei giornali di quartiere che raccontano il territorio e le sfaccettature della città

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Il blog di Matteo Zenatti


Segnalatoci anch'esso da @Oblomov, il blog @Matteo Zenatti, gestito da @Matteo Zenatti è un diario ricco di notizie e informazioni sul canto, la musica antiqua, la didattica e tutte le diverse attività svolte dal suo autore.

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SEGNALATECI ALTRI BLOG FEDERATI O INFORMATECI QUANDO AVRETE FEDERATO IL VOSTRO!!!

PS: caro @zeruhur sbagliamo noi, oppure per un momento ci è sembrato che il tuo blog Ruolatori Solitari fosse stato activitypubbizzato?

in reply to Informa Pirata

Ciao, da circa un mese ho integrato il mio blog di disegno e pittura nel fediverso, lo trovate qui: @disegnintasca


VERSIONE ITALIANA LA POLIZIA DI LONDRA UTILIZZA IL RICONOSCIMENTO FACCIALE DURANTE LE PROTESTE PER LA PALESTINA E ISRAELEA Londra durante lo scorso fine settimana la Palestine Solidarity Campaign e altri gruppi hanno condotto una marcia in città a sostegno della Palestina, mentre si è tenuta anche un’altra manifestazione a sostegno di Israele a Trafalgar Square. …


Traffico di droga dalla Spagna e dall'Olanda. A Napoli 29 arresti


Si rifornivano da Olanda e Spagna per approvvigionarsi di sostanza stupefacente da cedere nella provincia di Napoli: i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito un provvedimento applicativo di misure cautelari personali (custodia in carcere, arresti domiciliari e divieto di dimora) emesso dal G.I.P. del Tribunale, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 29 persone indiziate del reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Dall’attività di indagine è emersa:
- la operatività di due distinte associazioni per delinquere, operanti nel territorio partenopeo che trafficava e vendeva le sostanze stupefacenti, nonché la conseguente gestione degli illeciti profitti, in favore degli affiliati, sia liberi che detenuti;
- la disponibilità, da parte degli indagati, di armi da fuoco e di veicoli dotati di un sofisticato “sistema di occultamento”.

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Nel corso delle investigazioni, nel novembre del 2022 i carabinieri catturarono all’aeroporto Dubai un latitante napoletano ritenuto un broker della droga che si affidava per la raccolta delle ordinazioni della cocaina grazie alle chat criptate Encrochat. Si tratta, come noto, di un hardware e software che consentono comunicazioni criptate ritenute dai trafficanti "a prova di intercettazione". La polizia francese riuscì ad infrangere codici dell'azienda che vendeva i telefoni cellulari e si narra che l'Fbi statunitense divenne la proprietaria di un'altra società del settore, cosa che gli avrebbe consentito di catalogare le conversazioni. Tornando all’operazione condotta dai carabinieri, questi hanno complessivamente sequestrato circa un quintale di sostanza stupefacente di vario tipo, nonché armi da fuoco e autovetture dotate del “sistema di occultamento” di cui abbiano detto sopra, nonché di un ordigno esplosivo regolamentare ed alcune centinaia di munizioni di vario calibro.
Da una conversazione intercettata nel contesto delle indagini anche un cittadino albanese che si confronta con un connazionale sulle modalità di trasporto della droga e dei rischi a cui sono esposti, per esempio, quando la droga viene trasferita in una “semplice” borsa, a causa dei cani antidroga. I due sostengono che i container offrono maggiore sicurezza ma solo “sotto acqua è 100%, ma ci sta solo da Panama”, dicono. Ovvero, ai mezzi tradizionali si sta affiancando la modalità di trasferimento via sommergibile, auspicata dai due intercettati e praticata tra il Sud ed il Centro America e gli Stati Uniti.

#Armadeicarabinieri #Narcotraffico #Encrochat



I timori per un collasso economico dell’Unione europea si sono rivelati “infondati”. Questa la posizione della presidente della Commissione europea, Ursula von der Lyen, nel suo intervento pronunciato oggi al Forum economico mondiale (World Economic Forum) in corso a Davos...


AI Act threatens to make facial surveillance commonplace in Europe


In the final stage of negotiations on the EU’s AI Act, it has become known that even the publicly announced limitation of the controversial facial recognition technology to the prosecution … https://www.europarl.europa.eu/news/en/press-room/20231206IPR15

In the final stage of negotiations on the EU’s AI Act, it has become known that even the publicly announced limitation of the controversial facial recognition technology to the prosecution of serious criminal offences has since fallen. Digital freedom fighter and Member of the European Parliament Patrick Breyer (Pirate Party) warns that the law paves the way for the introduction of biometric mass surveillance in Europe where EU governments decide to steer this course.

“With this AI law, it appears the EU intends to compete with China not only technologically but also in terms of high-tech repression. The fact that error-prone facial recognition applied to CCTV recordings is being green-lighted for petty offences falls short of the EU Parliament’s own press release. This will make it possible for cities to oust homeless people under the heading of ‘trespassing’, as happened in Como, Italy, or to prosecute sprayers for ‘damaging property’. Even the highly controversial facial recognition among demonstrators, such as after the G20 summit in Hamburg, is not being excluded. On the basis of these rules, facial recognition and chilling effect that comes with it, threatens to become a standard instrument in Europe, too.

The EU’s AI Act even opens the door to permanent facial surveillance in real time: Over 6,000 people are wanted by European arrest warrant for the offences listed in the AI Act. Any public space in Europe can therefore be placed under permanent biometric mass surveillance on these grounds. This law legitimises and normalises a culture of mistrust. It leads Europe into a dystopian future of a mistrustful high-tech surveillance state.”


patrick-breyer.de/en/ai-act-th…



VERSIONE ITALIANA AI GENERATIVA CAMBIERA’ IL NOSTRO MODO DI LAVORAREQuando pensiamo all’introduzione della Ai nel mondo del lavoro pensiamo spesso che possa provocare una perdita di posti di lavoro. Secondo un rapporto pubblicato recentemente da McKinsey, entro il 2030 il 30% delle ore lavorate negli Stati Uniti potrebbe essere automatizzato. Una ricerca di Indeed invece …


GLI ATTACCHI INFORMATICI SONO LA MASSIMA PRIORITÀ DI FORMAZIONE DELL’UE. COME SI PREPARANO LE FORZE DI POLIZIA. LA CYBERSECURITY SKILLS ACADEMY


La valutazione delle esigenze di formazione strategica dell’UE (EU-STNA 2022-2025) ha collocato gli attacchi informatici come la massima priorità di formazione dell’UE. Ha inoltre riconosciuto le competenze digitali e l’uso delle nuove tecnologie come una delle otto principali lacune in termini di capacità in cui i funzionari delle forze dell’ordine necessitano di potenziamento delle capacità attraverso la formazione.
Prendere di mira i criminali che orchestrano attacchi informatici, in particolare quelli che offrono servizi penali specializzati online, è anche una delle priorità dell’UE per la lotta contro la criminalità grave e organizzata, nell’ambito del ciclo 2022-2025 della Piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali (EMPACT).
Riconoscendo l’importanza di migliorare la capacità di cybersicurezza, nel contesto dell’agenda europea per le competenze, nell'aprile 2023, la Commissione europea ha lanciato la Cybersecurity Skills Academy, con l'obiettivo di colmare il divario riconosciuto in termini di competenze in materia di cybersicurezza e sviluppare la resilienza informatica dell'UE.

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Dando seguito alle priorità di formazione strategica, nel dicembre 2022 CEPOL ha lanciato la propria analisi delle esigenze di formazione operativa (OTNA) sugli attacchi informatici. Questa analisi ha definito le competenze chiave e stabilito il livello atteso di competenze e conoscenze per i ruoli chiave coinvolti nella lotta alla criminalità informatica a livello dell'UE.
In questa analisi delle esigenze di formazione, l'indagine si è concentrata sulla mappatura delle esigenze di sviluppo delle competenze per ciascun profilo di criminalità informatica, piuttosto che sul numero di funzionari delle forze dell'ordine che necessitano di formazione. I risultati di questa ricerca verranno utilizzati per definire il portafoglio di formazione di CEPOL nel campo degli attacchi informatici, al fine di rispondere alle esigenze di formazione delle forze dell'ordine richieste a livello dell'UE.
Sulla base dei risultati, i funzionari delle forze dell’ordine che si occupano di attacchi informatici avrebbero bisogno di formazione per migliorare competenze, come programmazione, scripting, SQL, reporting e presentazione dei dati investigativi sulla criminalità informatica; gestione e tracciamento della rete; conoscenze specifiche sulla criminalità informatica, nonché sulla gestione della scena del crimine e sulla gestione delle prove elettroniche.

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Cosa c’è dietro l’approccio OTNA?
Il regolamento CEPOL impone all’Agenzia di includere valutazioni e analisi delle esigenze di formazione nella sua pianificazione. CEPOL ha completato la seconda valutazione delle esigenze di formazione strategica dell'UE (EU-STNA) nel 2021, identificando le priorità di formazione a livello strategico per i funzionari delle forze dell'ordine di tutta Europa per il prossimo ciclo quadriennale 2022-2025 della piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce penali (EMPACT). Per analizzare più dettagliatamente le particolari esigenze di formazione, la CEPOL sta conducendo gli OTNA.
La metodologia OTNA è una procedura strutturata di analisi dei bisogni formativi, che prende in considerazione i risultati finali del processo EU-STNA. CEPOL progetta il suo portafoglio di formazione pluriennale basandosi sui risultati degli OTNA.

# CYBERSECURITY #CEPOL #UE #EMPACT #OTNA



“La CNIL avvia una consultazione pubblica sulla valutazione d’impatto del trasferimento dei dati” In data 8 Gennaio 2024, la Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés (“CNIL”) ha pubblicato una consultazione avente ad oggetto una guida relativa alle valutazioni d’impatto sui trasferimenti di dati al di fuori dello Spazio Economico Europeo. Indipendentemente dal loro status …


VERSIONE ITALIANA USA, IL CONGRESSO VUOLE PROTEGGERE LA SICUREZZA E LA PRIVACY DEI BAMBINI QUANDO SONO ON LINE15 Stati degli Stati Uniti, hanno fatto una proposta o promulgata una legge che impone alle aziende online di proteggere la sicurezza e la privacy dei bambini che utilizzano le loro piattaforme. Oggi questi Stati stanno cercando anche …


La polizia nazionale ucraina, con il supporto di Europol, dopo un anno di investigazioni ha arrestato un individuo ritenuto essere la mente dietro un sofisticato schema di cryptojacking


È stato reso noto che il 9 gennaio scorso un soggetto di 29 anni è stato arrestato a Mykolaiv, in Ucraina. Sono state perquisite tre proprietà per raccogliere prove contro il sospettato. L'arresto arriva dopo mesi di intensa collaborazione tra le autorità ucraine, Europol e un fornitore di servizi cloud, che hanno lavorato per identificare e localizzare l'individuo che ha svolto una operazione di cryptojacking.

Il cryptojacking in un ambiente cloud è un'attività dannosa; gli attori malintenzionati ottengono l'accesso non autorizzato all'infrastruttura del cloud computing e utilizzano la sua potenza computazionale per estrarre criptovalute.
Rubando risorse cloud per estrarre criptovalute, i criminali possono evitare di pagare i server e l’energia necessari, il cui costo in genere supera i profitti.
Si ritiene che il sospettato abbia estratto oltre 2 milioni di dollari (1,8 milioni di euro) in criptovalute.
Denaro gratis per gli aggressori, enormi fatture cloud per gli utenti dell'account.
I titolari degli account compromessi si ritrovano con fatture cloud enormi.

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Un fornitore di servizi cloud si è rivolto a Europol nel gennaio 2023 con informazioni relative ai loro account utente cloud compromessi. Europol ha condiviso queste informazioni con le autorità ucraine, che hanno successivamente avviato un'indagine. Da allora, tutti e tre i partner hanno lavorato a stretto contatto per sviluppare piste operative e prepararsi per la fase finale dell’indagine.
Il Centro europeo per la criminalità informatica (EC3) di Europol ha istituito un posto di comando virtuale il giorno dell'azione, supportando la polizia nazionale ucraina dal quartier generale di Europol, con analisi e supporto forense sui dati raccolti durante le perquisizioni.

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Per difendersi dal cryptojacking del cloud, Europol incoraggia gli utenti e i fornitori del cloud a implementare solide pratiche di sicurezza:

- Controlli di accesso avanzati: utilizzare metodi di autenticazione e controlli di accesso avanzati per impedire l'accesso non autorizzato alle risorse cloud.
- Monitoraggio regolare: monitora continuamente gli ambienti cloud per attività sospette, accessi non autorizzati e utilizzo imprevisto delle risorse.
- Aggiornamenti di sicurezza: mantieni tutte le risorse cloud, incluse macchine virtuali e contenitori, aggiornate con le ultime patch di sicurezza per mitigare le vulnerabilità.
- Utilizzare servizi di sicurezza: prendere in considerazione l'utilizzo di servizi e strumenti di sicurezza cloud forniti dai fornitori di servizi cloud per migliorare la sicurezza.



feddit.it: tutte le criticità e le potenzialità dell’alternativa italiana a Reddit tra bloggingverso e fediverso


Una riflessione sui successi e gli insuccessi del progetto feddit.it e le prospettive del lemmyverso e del bloggingverso. E voi che ne pensate?

feddit.it è un server italiano che permette agli utenti di iscriversi a una piattaforma di nome Lemmy, molto simile a Reddit ma integrata nel Fediverso, l’ecosistema di cui fanno parte anche Mastodon, Friendica, Pixelfed e, forse a breve, anche Threads. Gli utenti possono iscriversi anche senza dover lasciare l’email, ma devono superare un piccolo test per dimostrare di non essere dei bot o utenti…

Source



Giovani online e la minaccia del traffico di droga sulle piattaforme di gioco


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In un forum di due giorni a Città del Messico tenutosi nello scorso mese di dicembre, co-organizzato dalla piattaforma per la politica sulla droga del Consiglio d'Europa, il Gruppo Pompidou ha riunito rappresentanti di tutto il mondo per coordinare la politica contro le minacce del traffico di droga che prendono di mira i giovani online.


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[Giovani online]


Il Consiglio d’Europa (#Coe) non va confuso con le istituzioni dell’Unione Europea. Si tratta infatti di una Istituzione autonoma, composta da 46 Stati membri, la cui missione è promuovere la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto in Europa, e non solo. Il Gruppo Pompidou (composto da 41 stati membri compreso il Messico) è invece parte integrante del Consiglio d'Europa, focalizzato su soluzioni per politiche sulla droga efficaci.

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[Giovani on line]

Una minaccia emergente discussa nel forum – dedicato al rafforzamento delle capacità contro le dipendenze e i crimini associati all'uso di Internet - è stata il crescente utilizzo di piattaforme di gioco online da parte dei trafficanti di droga per reclutare giovani nel traffico illecito di stupefacenti. Proprio il Messico è stato il primo paese a scoprire questa recente tendenza. Mentre la darknet sta perdendo popolarità tra i cartelli della droga – perché le autorità sono diventate più efficaci nel monitorarla – i videogiochi online e i social network vengono ora utilizzati per attirare i giovani nel traffico illecito di droga, perché tali piattaforme di gioco non sono ben monitorate. Chiunque può costruire una relazione virtuale con qualsiasi altro giocatore, consentendo ai trafficanti di incontrare giovani giocatori attraverso le emoticon. Sebbene tutti i giovani siano a rischio, in particolare i giovani adolescenti, soprattutto quelli provenienti da contesti più poveri, possono essere attratti e in seguito addestrati a concludere traffici illegali di droga.

È stato segnalato come circa il 72% dei ragazzi e delle ragazze tra i 6 e gli 11 anni naviga in rete, il 92% tra i 12 e i 17 anni e il 95% tra 19-24 anni. L'organizzazione Reinserta, che aiuta i bambini e i giovani messicani vittime di violenza, afferma che sono già stati reclutati online 30.000 bambini e adolescenti in vari modi.
I partecipanti hanno accolto con favore la cooperazione internazionale promossa dal forum per affrontare tali minacce contro i giovani.

#TRAFFICO DI DROGA #GIOVANI #CRIMINEORGANIZZATO



Allarme Europol sull'uso criminale di localizzatori Bluetooth per la geolocalizzazione


Europol ha recentemente lanciato l’allarme su un fenomeno di criminalità in crescita: l'uso di localizzatori Bluetooth da parte della criminalità organizzata.
Come è noto, i localizzatori Bluetooth sono piccoli dispositivi progettati per aiutare le persone a trovare oggetti personali, come chiavi e borse, nonché veicoli a rischio di furto, ma anche tenere sotto controllo i propri amici animali. Possono essere attaccati a un oggetto che non si vuole perdere o connesso a ciò che si teme possa essere smarrito (pensate ad un collare per un cane) e collegati in modalità wireless al telefono cellulare o al tablet del proprietario. Gli stessi smartphone possiedono una tecnologia di localizzazione GPS e / o Bluetooth.

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I criminali sono sempre stati veloci nell'adottare tecnologie nuove ed emergenti, profittando di esse per promuovere i loro obiettivi criminali. Non è diverso con i localizzatori Bluetooth: Europol ha verificato come i criminali utilizzino sempre più questi dispositivi per geolocalizzare merci illecite.
La stragrande maggioranza dei casi segnalati a Europol riguarda il contrabbando di cocaina. Questi localizzatori sono stati scoperti più frequentemente insieme alla cocaina nelle spedizioni di container di prodotti alimentari, ma sono stati trovati anche nascosti in casse all'interno di navi marittime.
Sulla base delle capacità tecnologiche dei localizzatori Bluetooth e delle informazioni condivise con Europol, è stato confermato che i trafficanti di droga li utilizzano per tracciare il transito di carichi illeciti. Attraverso i tracker, il carico può essere tracciato dopo l'arrivo nei porti e poi su strada verso i luoghi di stoccaggio nei mercati europei. Non si può escludere vengano utilizzati anche per localizzare le spedizioni illecite all'arrivo nei porti.

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Per mettere in guardia contro l'uso improprio di questa tecnologia, Europol ha emesso una notifica di allerta precoce limitata a tutti gli Stati membri dell'UE, nonché una versione pubblica, scaricabile qui => europol.europa.eu/cms/sites/de…

#EUROPOL #Bluetooth #notificadiallertaprecoce



VERSIONE ITALIANA CANADA, GARANTE DELLA PRIVACY PROROGA TERMINE PER CONSULTAZIONE DATI BIOMETRICI In Canada si sarà tempo fino al 16 di febbraio prossimo per poter commentare la bozza di guida alla biometria come è stato deciso dal Garante della Privacy La consultazione riguarda due bozze di linee guida, una nella quale si analizzano i rischi …


“Digital euro”: Pirate amendments want to enable real digital cash


On Monday, the negotiating teams in the European Parliament’s LIBE Committee will discuss amendments for the first time. Pirate Party MEP Patrick Breyer, his group’s lead negotiator in the LIBE … https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/LIBE-AM-7573

On Monday, the negotiating teams in the European Parliament’s LIBE Committee will discuss amendments for the first time. Pirate Party MEP Patrick Breyer, his group’s lead negotiator in the LIBE Committee, is requesting fundamental changes to the proposal:

“For the digital euro to be worthy of its name and have meaning and added value compared to credit cards and cryptocurrencies, digital cash must be as anonymous and free to use as notes and coins – not just when both parties are physically present. The introduction of digital cash is overdue in the current reality of life in the information age.

As there is no limit to the amount of cash we can hold and pass on, there should be no limit to the amount of digital euros in our hands. And just as cash can be used to make confidential payments and controversial donations anonymously and without fear of disclosure, trace-free payments in digital euros must not be made impossible or limited to an unknown and variable amount, as proposed by the EU Commission. The justification of wanting to combat money laundering and terrorism is just a pretext for gaining more and more control over our private transactions. Where every payment is recorded and stored forever, there is a threat of hacker attacks, unauthorised investigations and chilling government control over every payment.

Cash is financial freedom without the pressure to justify it. What medicines or sex toys I buy is nobody’s business. For thousands of years, societies around the world have lived with privacy-preserving cash. This financial freedom must also be guaranteed in the information age. We need to find ways to take the best features of cash into our digital future.”

Specifically, Breyer calls for decentralised offline payments directly between end devices to be permitted not only in physical presence (amendment 76) and for them not to be subject to any disadvantages compared to cash, such as limits (amendments 203-205, 207).


patrick-breyer.de/en/digital-e…



VERSIONE ITALIANA USA LA FTC SOTTOLINEA L’IMPORTANZA CHE GLI SVILUPPATORI DI AI RISPETTINO I LORO ACCORDI SULLA PRIVACY E LA RISERVATEZZACome è noto per lo sviluppo delle tecnologie basate sulla intelligenza artificiale i dati sono essenziali, ma non tutte le aziende hanno le risorse necessarie per sviluppare modelli proprietari. Alcune aziende quindi offrono servizi di …


I CASCHI VERDI PER L’AMBIENTE ITALIANI A DISPOSIZIONE DELLE NAZIONI UNITE


UN ARTICOLO SULL’EVOLUZIONE DEL RUOLO DELL’ONU NELLE OPERAZIONI DI PEACEBUILDING

L’ultimo numero della rivista edita dal CoESPU (Centro di eccellenza per le Unità di polizia di stabilità) ci fornisce l’occasione per tornare a parlare di ambiente e del ruolo in questo contesto delle operazioni di peacekeeping a guida Nazioni Unite.

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copertina della Rivista CoESPU

Il Tenente Colonnello Donatello Cirillo, comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Catanzaro, indica che alla protezione dell’ambiente nelle operazioni di pace dell'ONU dovrebbe essere data la stessa importanza della tutela dei diritti umani.

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Logo del CoESPU

Innanzitutto, che cos’è il CoESPU? Si tratta di un think tank a guida Carabinieri italiani, che lavora in collaborazione con la Global Peace Operations Initiative degli Stati Uniti, per aiutare a costruire capacità globale per le Nazioni Unite e le operazioni regionali di sostegno alla pace, addestrando le forze di mantenimento della pace. La sua sede è a Vicenza.

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Peacekeeper ONU

Nel suo articolo, Il Colonnello Cirillo argomenta che la sicurezza è fondamentale per la stabilità di un Paese. Richiede quindi un approccio antropocentrico e multidimensionale, che includa la sicurezza economica, ambientale e personale, la stabilità sociale, la stabilità politica, la sicurezza alimentare e la garanzia della salute.
Il concetto di gestione ambientale postbellica si è evoluto negli anni ’70, con particolare attenzione ai danni ambientali causati dai conflitti.
Le Nazioni Unite hanno posto la protezione ambientale al centro del loro modello di sviluppo umano sin dagli anni ’70, con la creazione del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP).
La politica ambientale delle Nazioni Unite mira a preservare le risorse naturali dello Stato ospitante e a prevenire effetti negativi sul personale e sul conflitto stesso. Sottolinea inoltre la creazione di un ambiente protettivo per i civili per prevenire la violenza fisica, sostenere la legittimità dello Stato ospitante e stabilire lo stato di diritto e la catena della giustizia penale.

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Peacekeeper ONU

Queste azioni dovrebbero diventare prioritarie una volta che il conflitto si sarà calmato e saranno presenti condizioni favorevoli: dovrebbero includere la riforma del settore della sicurezza, i sistemi amministrativi, i quadri giuridici, i diritti umani e la governance democratica. Anche il sostegno ai processi politici, inclusa la partecipazione delle donne, è fondamentale per la protezione a lungo termine dei civili.
L’obiettivo principale del rafforzamento delle capacità nelle operazioni multidimensionali è creare una pace sostenibile, concentrandosi sull’auto sostenibilità e sulla gestione delle risorse naturali. Il mandato del Consiglio di Sicurezza per la protezione civile copre tutte le azioni necessarie per prevenire le minacce alla pace, compresa la protezione degli ecosistemi. La scarsità, lo sfruttamento eccessivo, la cattiva gestione e l’iniqua ridistribuzione delle risorse naturali spesso causano tensioni e conflitti, portando a tentativi di pace più complessi e resistenti. I conflitti ambientali precipitati in violenza tendono a riemergere più facilmente e ad esacerbarsi più di altri. Il Sud del mondo è quello che registra il maggior numero di conflitti a causa della concentrazione delle risorse naturali e della debolezza delle istituzioni. Il cambiamento climatico è un moltiplicatore di minacce, che incide sull’acqua, sul cibo, sulla salute e sulla vita delle persone, colpendo in modo sproporzionato le popolazioni più povere e più esposte.

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Peacekeeper ONU

Le attività di rafforzamento delle capacità ambientali richiedono personale altamente specializzato e la qualità del personale dispiegato è fondamentale per garantire la corretta esecuzione del mandato e il buon esito delle missioni sul terreno. Il Decreto Clima italiano del 2019 fornisce un modello per ampliare la componente ambientale in operazioni multidimensionali, attivando la task force “Caschi Verdi per l’Ambiente”, un gruppo di 22 esperti dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e di personale tratto dall’Arma dei carabinieri, per intervenire negli scenari nazionali e internazionali a tutela della biodiversità e risorse ambientali e forestali all’interno dei siti protetti.
Si può quindi affermare che le operazioni multidimensionali di costruzione della pace mirano principalmente a creare una pace sostenibile e a proteggere l’ambiente naturale. Tuttavia, queste operazioni sono tecnicamente complesse e richiedono una pianificazione a lungo termine, compresa la gestione sostenibile delle foreste e delle risorse naturali, la protezione dell’ecosistema e un’adeguata gestione dei rifiuti.

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Avere cura dell'ambiente

La transizione e il consolidamento devono essere guidati dai principi di proprietà nazionale e di inclusività, compresa la riconversione delle attività economiche preesistenti. L’importanza e la portata degli interventi richiedono programmi con lunghi periodi di sviluppo ed effetti positivi visibili solo dopo pochi decenni.
Si rileva inoltre una tendenza generale al ribasso del personale impiegato a livello globale, con il contributo principale fornito dai paesi in via di sviluppo.
Il Fondo delle Nazioni Unite per il peacebuilding ha stanziato almeno 60 milioni di dollari per la cooperazione ambientale, e altre agenzie delle Nazioni Unite hanno iniziato a inviare esperti di sicurezza climatica nelle zone di conflitto vulnerabili dal punto di vista ambientale. L'approccio della comunità internazionale alla pace e alla sicurezza è cambiato radicalmente negli ultimi decenni, con l'aumento degli attori non statali e la necessità di personale più specializzato.
La concezione contemporanea dello scenario di sicurezza si è evoluta dalla prevenzione dei conflitti al mantenimento e al consolidamento della pace. Per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, dobbiamo agire con urgenza per ridurre le minacce dei conflitti armati all’ambiente, alla salute e ai mezzi di sussistenza. Va quindi in conclusione sottolineata l’importanza della protezione ambientale prima, durante e dopo i conflitti.

Per scaricare l'articolo originale (in inglese), clicca qui => tinylink.onl/3757

#ONU #Peacebuilding #Caschiverdiperlambiente #Ambiente #ISPRA #Armadeicarabinieri #DonatelloCirillo #UNEP #COESPU



Nella grande arena creatasi intorno all’Intelligenza Artificiale mancava ancora un’associazione di rappresentanza degli attori del settore a livello mondiale: la Global Artificial Intelligence Association è stata fondata nel 2023 a Ginevra, culla delle Nazioni Unite e dei Diritti Umani, nonché...


VERSIONE ITALIANA NEW JERSEY, APPROVATO IL SENATE BILL 322 IN MATERIA DI PRIVACY E’ stato comunicato che la Commissione Commercio del Senato del New Jersey ha approvato il disegno di legge n. 332, che interessa la raccolta e la divulgazione di informazioni personali online da parte degli operatori di siti web e servizi online. Il …


Ecuador. Quando la criminalità è gobalizzata. Il ruolo delle mafie balcaniche nel caos del Paese


L’Ecuador sta attraversando un periodo di instabilità e caos.
Questa instabilità deriva in parte dalle attività di gruppi criminali dei Balcani occidentali che sono diventati grandi attori nel contrabbando di cocaina dall'Ecuador all'Europa occidentale.
Quando la criminalità è globalizzata.

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È possibile pubblicare post su Lemmy dal tuo blog WordPress?


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Mastodon Tips: how to use Friendica groups/forums and Lemmy communities


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NB: this post is the automatic translation of this post which is, in turn, the simplified version of another, much more detailed post published a few weeks ago. We recommend that anyone who has time or curiosity read it anyway, also in order to learn interesting details about the Fediverse in general. In both cases these are “users” of the fediverse and which…

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Dallo skimming fisico a quello digitale: occhio alla truffa delle carte di pagamento


Skimming digitale = rubare i dati della carta di credito o della carta di pagamento ai clienti di un negozio online. Evoluzione dello skimming “fisico” sugli sportelli bancomat.
#Europol e #CSIRT nazionali scoprono la compromissione di dati di clienti su 443 commercianti online.
Una guida su come proteggersi.

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VERSIONE ITALIANA FRANCIA, LA CNIL AVVIA UNA CONSULTAZIONE SULLE VALUTAZIONI D’IMPATTO DEI TRASFERIMENTI DI DATI AL DI FUORI DELL’EUROPALe organizzazioni che trasferiscono dati personali al di fuori del SEE – Spazio Economico Europeo – sono demandate a valutare il livello di protezione dei dati nei Paesi di destinazione e a decidere se occorre adottare delle …


La Commissione europea ha annunciato martedì (9 gennaio) che sta esaminando la natura del rapporto tra la multinazionale tecnologica Microsoft e OpenAI, produttore di ChatGPT, dopo che la recente destituzione e reintegrazione del CEO di quest’ultimo ha evidenziato lo stretto...


“DPA Belga: una persona battezzata ha il diritto di essere cancellata dal registro battesimale” La DPA belga si è recentemente pronunciata su un reclamo proposto da un cittadino che aveva chiesto alla Chiesa Cattolica la rimozione dei propri dati personali dal registro dei battesimi.Nel 2021 un cittadino belga, regolarmente battezzato, aveva presentato una richiesta di …

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Giocattoli scadenti ed illeciti, privi del marchio CE


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Giocattoli scadenti e illeciti, un pericolo nei nostri mercati e nelle nostre case.
Una guida di #EUROPOL, disponibile anche in italiano, ci dice come difendere noi e i nostri bambini.



VERSIONE ITALIANA NEBRASKA. SETTE SENATORI STATALI HANNO ACCETTATO DI FARE REALIZZARE CLONI DELLE LORO VOCI CON L’AI PER CAPIRE COME REGOLAMENTARLE L’utilizzo di software basati sulla AI diventa sempre più diffuso come le preoccupazioni sulla sua regolamentazione. In Nebraska i legislatori sono preoccupati per la disinformazione che potrebbe essere diffusa tramite l’IA in vista delle …

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VERSIONE ITALIANA USA, ALCUNE SOCIETA’ TECH FANNO CAUSA ALLO STATO DELL’OHIO PER UNA LEGGE CHE LIMITA L’USO DEI SOCIAL PER I MINORILa legge dello stato dell Ohio, che entrerà in vigore il prossimo gennaio, che limita l’uso dei social per i minori è stata presentata come un modo per proteggere la loro salute mentale. Il …


Secondo uno studio pubblicato di recente, i partiti più radicali del Paese, che quest’anno affronteranno diverse competizione elettorali, hanno aumentato in modo significativo i loro budget per la pubblicità sui social media. I belgi hanno davanti a sé un anno...

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Poliziotte nelle missioni internazionali di pace dell’ONU. E non mancano carabinieri donne con il basco blu delle peacekeepers.


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9.000 agenti di polizia provenienti da 94 paesi contribuiscono in ambito ONU a promuovere pace e sicurezza internazionali. L'ingresso delle donne nell'Arma dei Carabinieri iniziò con ufficiali donne che hanno poi istruito le nuove colleghe. Con legge del 1999, il personale femminile è parte di questa istituzione e partecipa a pieno titolo alle missioni di #peacekeeping in ambito #ONU.
#Armadeicarabinieri #ParitàDiGenere



Il ciclone ChatGPT e la scuola: 5 punti chiave


di Enrico Nardelli

In questi mesi nel mondo della scuola c’è un enorme subbuglio – soprattutto tra i docenti, a causa degli strumenti di intelligenza artificiale generativa (che nel seguito chiamerò, per brevità, IAG), di cui il più noto è ChatGPT. Come mai sta accadendo questo? Per cominciare, gli strumenti di IAG sono oggettivamente in grado di esibire prestazioni (nella produzione di testi, ma anche di immagini, e di molti altri prodotti cognitivi tipicamente realizzati dagli esseri umani) che in molti casi non sono distinguibili da quelle delle persone. Quindi, quelli che nella bella definizione di Stefano Quintarelli sono solo dei SALAMI (Systematic Approaches to Learning Algorithms and Machine Inferences = approcci sistematici per [lo sviluppo di] algoritmi di apprendimento e [sistemi di] deduzione automatica), vengono, a causa di un processo di proiezione che è tipico degli esseri umani che vedono significati dappertutto, erroneamente percepiti nell’interpretazione comune come delle entità realmente intelligenti.

Poi, sono in gioco enormi interessi commerciali, miliardi di euro (o dollari) investiti annualmente per tentare di accaparrarsi quote di mercato che si proiettano in valori almeno mille volte maggiori. Questi spingono ogni giorno, in modo incessante, a descrivere sui mezzi di comunicazione scenari che oscillano dal fantascientifico (risolveremo tutti i problemi dell’umanità) all’apocalittico (perderemo tutti il lavoro), ma sempre finalizzati a costruire una convinzione di ineluttabilità: non c’è alternativa! In particolar modo, dal momento che il modo migliore di convincere qualcuno ad usare un certo prodotto è quello di abituarlo all’uso sin da piccolo, il settore della scuola è quello su cui si concentra la maggiore pressione.

Inoltre, gli strumenti di IAG sono ormai integrati nell’appendice tecnologica di cui tutti siamo dotati, lo smartphone e quindi, volenti o nolenti, tutti si trovano ad utilizzarli. È inevitabile! si ribadisce in continuazione. Il termine “innovativo” viene poi usato come passepartout per convincere chi non è esperto, trascurando di considerare quali possono essere le reali conseguenze di lungo periodo. Ricordiamoci di come nell’ultimo ventennio si siano fatti usare dispositivi digitali ai minori, anche piccolissimi, senza alcun reale controllo, per poi accorgersi che, come documentato nel rapporto finale del giugno 2021 dell’indagine conoscitiva “Sull’impatto del digitale sugli studenti, con particolare riguardo ai processi di apprendimento” svolta dalla Commissione “Istruzione Pubblica e Beni Culturali” del Senato, qualche problema è stato creato, e non di poco conto.

Ora, per limitarci agli strumenti di IAG testuali, cioè quelli che preparano dei testi rispondenti a quanto è stato richiesto (p.es.: quali sono i fatti salienti delle Guerre Puniche? oppure: scrivi una sintesi in 20 righe de “I promessi sposi”, o ancora: descrivi il processo di impollinazione delle piante), la conseguenza immediata sulla scuola è che uno dei modi più tradizionali di verifica delle competenze utilizzato giornalmente, ovvero lo svolgimento di compiti a casa, perde completamente di efficacia. È ovvio, a meno di non instaurare un clima proibizionistico che comunque sarebbe di qualche utilità solo per un breve periodo, che tutti gli scolari li svolgerebbero usando l’IAG.

La risposta non è però inventarsi improbabili modi di farli comunque usare agli studenti. Discuterò nel seguito i cinque punti critici di un approccio di questo genere. La risposta è dar maggior valore all’oralità e al rapporto in presenza. Quindi, meno compiti a casa e più lavoro in classe, il che implica avere classi più piccole e più insegnanti. Certo, servono soldi, ma sull’istruzione si gioca il futuro di un Paese. Un approccio di questo genere, tra l’altro, torna a dare valore alla componente relazionale del rapporto tra docente e studente. Sappiamo bene, almeno a partire dall’analisi fatta da Platone nei suoi Dialoghi, che la componente affettiva della relazione educativa tra didàskalos e mathetés, maestro e allievo, è un aspetto fondamentale della paideia, la crescita etica e spirituale del discepolo. Questa componente può essere arricchita dalla tecnologia, se opportunamente utilizzata, ma mai, mai sostituita, pena l’impoverimento e la distruzione della nostra umanità.

Alcuni comunque dicono: “trasformiamo la disponibilità dell’IAG in un’opportunità per un apprendimento migliore da parte degli studenti; facciamogli fare degli esperimenti con queste tecnologie che comunque si troveranno ad usare da grandi”. Ci sono in questo modo di fare alcuni punti critici assai importanti che vale la pena esaminare.

1) Si tratta di strumenti ancora in fase di sviluppo, che spesso producono risposte che sembrano corrette, ma sono imprecise. Solo se conosciamo bene l’argomento sui cui l’IAG ha prodotto un testo possiamo accorgerci di ciò che non va. Dal momento che nella scuola, tanto più quanto più si è piccoli, l’acquisizione della conoscenza è proprio uno degli aspetti formativi fondamentali, è evidente che non è sensato rischiare che gli scolari apprendano conoscenze errate (se non addirittura viziate da pregiudizi o stereotipi).

2) Sono strumenti controllati dalle solite Big Tech, sui quali vi è un’assoluta mancanza di controllo su come sono stati messi a punto e funzionano, su quali dati siano stati usati per il loro addestramento e su quali prove di sicurezza siano state condotte. Per ogni tecnologia potenzialmente nociva le società hanno introdotto delle regolamentazioni. In questo caso ci sta provando l’Unione Europea con il cosiddetto “AI Act”, per il quale è stato recentemente annunciato l’accordo politico ma non sono noti i dettagli. Però nel frattempo se ne sta incentivando il più possibile l’uso, incuranti dei possibili rischi. Una prima grana è esplosa proprio negli ultimi giorni del 2023, con la notizia che il New York Times, uno dei giornali più noti e con la miglior reputazione al mondo, ha fatto causa per violazione di diritto d’autore a OpenAI e Microsoft perché avrebbero addestrato i loro strumenti IAG sui loro articoli senza esserne autorizzati. Altre se ne attendono a breve, relativamente agli strumenti IAG visuali, cioè quelli in grado di produrre immagini e video, dal momento che diversi utenti su X (precedentemente Twitter) hanno evidenziato che possono produrre immagini protette dal diritto autore, anche se l’utente formula la richiesta in modo generico.

3) Usare strumenti ancora in sviluppo vuol dire lavorare gratis per chi li sta mettendo a punto e magari un giorno ce li rivenderà. Ovvero, stiamo commettendo di nuovo lo stesso errore in cui siamo incorsi abbandonandoci senza pensare troppo a piattaforme sociali intrusive e abusive, che hanno raccolto quantità enormi di dati su di noi e le usano a scopo commerciale. Cosa ce ne viene in cambio? Quando si dice che dobbiamo insegnare ai docenti come fare le domande all’IAG per ottenere l’aiuto di cui possono aver bisogno (il cosiddetto prompt engineering) mi sento rabbrividire: ma davvero vogliamo trasformarli in forza-lavoro gratuita a disposizione delle Big Tech ?

4) Se anche gli strumenti dell’IAG dessero sempre risposte corrette (ma non è così), con il loro uso nei livelli inferiori della scuola non solo rischiamo che i nostri figli acquisiscano conoscenze errate, ma possiamo menomare le loro possibilità di crescita sul piano cognitivo, dal momento che in tal modo essi non le esercitano. Sintetizzare testi, argomentare una posizione, presentare un punto di vista sono competenze fondamentali per un qualunque cittadino. Se non li facciamo esercitare da scolari, non le acquisiranno mai. Un po’ come accade se ci spostiamo solo in automobile e mai a piedi o in bicicletta, le nostre capacità fisiche si indeboliscono. In aggiunta, mentre studiando sui libri ci si allena alla pluralità di punti di vista e modi di presentare un certo argomento, in presenza di pochissime sorgenti di conoscenza il rischio di un indottrinamento sociale, soprattutto per le materie umanistiche, è fortissimo.

5) Mi sembra incredibile il contrasto tra i continui inviti ad usarli e la mancanza di una seria valutazione di tipo etico relativa al coinvolgimento dei minori nell’uso di strumenti ancora sperimentali. Ma come, per qualunque sperimentazione che coinvolga i bambini è, giustissimamente, necessaria l’approvazione sul piano etico, e in questo caso invece niente? Per un recente progetto di ricerca nelle scuole primarie che confrontava due metodi di insegnamento di uno dei costrutti fondamentali dell’informatica, io e i miei colleghi abbiamo dovuto avere l’approvazione di un comitato etico, mentre in questo caso vedo esortazioni a far usare l’IAG a minorenni senza alcuna riflessione su questi aspetti, né su quelli relativi alla privacy. Ma voi vi immaginate se nei primi anni del Novecento i fratelli Wright avessero cominciato a far volare persone sui loro aeroplani mentre li mettevano a punto?

Si dice: ma non c’è alternativa, l’IAG è qua e fa parte della nostra vita. È vero che è già nella nostra vita, ma non c’è un assoluto bisogno di usarla nelle classi. Il che non vuol dire non parlarne o far finta che non esista. L’uso collettivo in aula, sotto il controllo e la guida del docente, accompagnato da una discussione critica, ovviamente al livello consentito dall’età dei bambini, costituisce un’utile informazione su una tecnologia che comunque incontrano. Ma non abbiamo davvero necessità che, allo stato attuale della tecnologia, gli studenti utilizzino regolarmente tali strumenti. Per i docenti, alcuni usi sono possibili, come ho descritto in un recente articolo, ma è necessaria un’estrema attenzione, vista la natura ancora sperimentale di questi strumenti e i pericoli legati alla disseminazione di dati personali dei minori. A questo proposito mi piacerebbe sapere se l’autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ha valutato se l’esortazione agli insegnanti di usare questi strumenti per migliorare la loro didattica, personalizzandola per le esigenze dei singoli studenti, possa mettere a repentaglio la privacy di questi ultimi.

Aggiungo, per essere ancora più chiaro: in un contesto in cui nelle scuole insegniamo le basi scientifiche dell’informatica, può certamente trovare spazio anche la didattica sui princìpi dell’intelligenza artificiale, che costituisce un settore molto importante dell’informatica stessa. Però, insegnare cos’è l’apprendimento automatico (= machine learning), cioè la tecnica fondamentale usata per l’IAG, a chi non sa cos’è un automa o un algoritmo è come tentare di far capire cos’è la trigonometria a chi conosce solo le quattro operazioni aritmetiche. Si può certo raccontare che la trigonometria permette di misurare la distanza tra due alberi al di là di un fiume senza attraversarlo, ma in assenza di un’adeguata base di matematica si tratta di semplice divulgazione. Utile certamente per il cittadino che ha poco tempo per studiare e che deve comunque essere aggiornato sugli avanzamenti scientifico-tecnologici, mentre nella scuola vanno fornite le basi scientifiche per comprendere il mondo intorno a noi, sia quello della natura che quello artificialmente costruito, che in misura sempre maggiore è digitale.

Ripensare l’intero curriculum scolastico alla luce della trasformazione ormai avvenuta da società industriale a società digitale è un passo indispensabile, molto, molto di più che inseguire le mode tecnologiche addestrando studenti e insegnanti all’uso degli strumenti di IAG.
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Versione originale pubblicata su "StartMAG" il 4 gennaio 2024.


link-and-think.blogspot.com/20…



Impegno globale e coordinato per combattere i crimini ambientali


Combattere i crimini ambientali richiede impegno globale e coordinato di tutte le autorità nella catena della giustizia penale.
Solo così possiamo rispondere con forza ed efficacia ai reati che colpiscono le specie selvatiche protette.

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#endENVcrime
Il Team Ambiente dell'ONU/UNODC, fornisce supporto agli Stati membri tramite il Programma Globale. Un'iniziativa che mira a coordinare gli sforzi di cooperazione e dialogo regionale e internazionale.

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Chat control: EU Ombudsman launches investigation into Europol


Following a complaint by Patrick Breyer, Pirate Party MEP, the EU Ombudsman Emily O’Reilly has announced that she has opened an investigation into the transfer of two former Europol … https://nextcloud.pp-eu.eu/index.php/s/sRiy45KrJ6p2ftX https://www.pat

Following a complaint by Patrick Breyer, Pirate Party MEP, the EU Ombudsman Emily O’Reilly has announced that she has opened an investigation into the transfer of two former Europol officials to the chat control surveillance tech provider Thorn. Despite the obvious conflict of interest, the transfer of the officials, who had already been involved in child sexual abuse at Europol, was authorised by the authority. One of the officials was involved in a pilot project at Europol for the AI-based analysis of abuse reports, is now registered with the Bundestag as a lobbyist for Thorn and travelled to a Europol meeting with his former colleagues in his new role. O’Reilly is asking Europol to provide access to all documents relating to the transfer and its approval by 15 January.

Breyer welcomes the move: “Since the revelation of Chatcontrol Gate, we know that the CSAR proposal is ultimately a product of the lobby of an international surveillance-government-industrial complex. We will hold EU Commissioner for Home Affairs Johansson and Europol accountable for this betrayal of our digital civil liberties to ensure it will never happen again.”

Background: The EU Commission proposes to oblige providers to search all private chats, messages, and emails automatically for suspicious content – generally and indiscriminately. The stated aim of this chat control: To prosecute child sexual exploitation material (CSEM). The result: Mass surveillance by means of fully automated real-time surveillance of messaging and chats and the end of privacy of digital correspondence.


patrick-breyer.de/en/chat-cont…



Latitante arrestato in una zona residenziale di lusso di Alicante (Spagna), anche grazie all'attività dell'Ufficiale di collegamento italiano con la polizia locale.


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Scopriamo di più su questa funzione, svolta d'intesa tra Interno ed Esteri

Il primo latitante italiano catturato nel 2024 all'estero è Nicola Rullo , indicato come membro di spicco della camorra italiana, ricercato a livello internazionale dall'Italia per la sua appartenenza all'Alleanza di Secondigliano e direttamente responsabile degli scontri avvenuti contro il clan Mazzarella per il controllo di Napoli.

E' stato catturato dalla Polizia Nazionale (policia.es/_es/index.php) iberica in una lussuosa zona residenziale di Alicante.
La costa di Alicante e, soprattutto, le urbanizzazioni e le zone abitate da una notevole popolazione straniera, sono diventate negli ultimi anni il nascondiglio di numerosi fuggitivi.

Spesso la Polizia Nazionale e la Guardia Civil (guardiacivil.es/es/index.html) individuano questi criminali ricercati in altri paesi, scoprendo che vivono da anni una vita discreta in queste zone composte di case unifamiliari, dove molti vicini non si conoscono tra loro.

L'arresto è avvenuto presso l'"El Plantío Golf Resort" di Alicante, ed è stato possibile grazie allo scambio diretto di informazioni e al coordinamento delle indagini tramite l'ufficiale di collegamento italiano in Spagna.

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Quale il ruolo dell'Ufficiale di collegamento?

Questa ultima è una figura di interesse, auspicata sin dalla Convenzione di Palermo delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale del 2000 , che prevedeva il distacco di ufficiali di collegamento come misura finalizzata al contrasto alla criminalità transnazionale e ad una più efficace azione di coordinamento tra le Autorità degli Stati firmatari.

Anche all’interno dell’Unione Europea maturò un indirizzo simile, che fu recepito nella Decisione Criminalità organizzata: quadro di orientamento comune per gli ufficiali di collegamento (eur-lex.europa.eu/legal-conten…) e DECISIONE 2003/170/GAI DEL CONSIGLIO del 27 febbraio 2003 relativa all'utilizzo comune degli ufficiali di collegamento distaccati all'estero dalle autorità degli Stati membri incaricate dell'applicazione della legge(eur-lex.europa.eu/legal-conten…).

Con riguardo alla normativa nazionale, inizialmente erano previste figure differenziate, a seconda che il funzionario/ufficiale di collegamento fosse dislocato all’estero sulla scorta di accordi bilaterali, ovvero per esigenze di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti (attività in capo alla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, di cui si parlerà a breve), o anche quale esperto per le strategie di prevenzione e contrasto dei fenomeni di immigrazione clandestina ed infine appartenenti alla Direzione Centrale Anticrimine o a quella di Polizia di Prevenzione del Dipartimento di P.S., inviati all’estero per specifiche esigenze.

Un passaggio fondamentale nella razionalizzazione della presenza degli ufficiali/funzionari di collegamento è venuta: prima (luglio 2010) da un Protocollo di Intesa tra il Ministero degli Affari Esteri ed il Ministero dell’Interno, quindi (dicembre 2010 ) dalla creazione del Comitato per la Programmazione Strategica per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Co.P.S.C.I.P.) e dalla coeva L. 10/2011, di conversione del D.L. 225/2010, che ha formalizzato la figura dell’Esperto, i cui confini funzionali, logistico–amministrativi, organizzativi sono stati oggetto di ulteriori interventi nel 2015 (Protocollo di Intesa tra il Capo della Polizia–Capo del Dipartimento della P.S. ed il Segretario Generale del MAECI) e nel 2016 (Regolamento Interministeriale n. 104 del 30 marzo).

È di interesse rilevare come siano stati individuate dal citato Co.P.S.C.I.P. delle aree di principale valenza strategico–operativa per la nostra Nazione, ove gli Esperti preposti assumono l’incombenza di responsabili degli “Uffici Regionali”, gravando su di loro l’uniformità di indirizzo strategico e la razionalizzazione delle singole iniziative dei colleghi presenti nell’Area.

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Il ruolo dello SCIP

Il compito - tra i numerosi altri - di curare la gestione tecnico–operativa della rete degli Esperti per la Sicurezza ricade sul [Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia](poliziadistato.it/articolo/146…) del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno (in sigla SCIP) che sovrintende ai funzionari ed ufficiali delle tre Forze di polizia a competenza generale (Arma dei carabinieri, Polizia di Stato, Gurdia di Finanza), nel numero massimo di cinquanta unità allocate presso le rappresentanze diplomatiche e negli uffici consolari.


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