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L'hanno truffata via SMS, ma il marito ha smascherato l'operazione!

Una donna ha ricevuto un SMS che sembrava provenire dal servizio postale degli Stati Uniti (USPS) dove si diceva che Il servizio dovendo di consegnare un pacco aveva bisogno di ulte…



Di Laura Tussi

Elaborato di ricerca del saggio inedito CREATIVITA’, ARTE E CAMBIAMENTO di Boris Luban-Plozza, Presidente della Federazione di Medicina Psicosomatica e Sociale- Ascona, Svizzera e Antonino Minervino, membro del direttivo della Società Italiana di Medicina Psicosomatica

L’ideale universale dell’arte: la musica, la pittura, la poesia, la letteratura, la scrittura, la teatralità e ogni ideale di creazione come manifestazioni di pace per l’umanità

L’accezione di arte, in questa parte di ricerca, vuole significare il senso potenziale del percettibile nella creatività che in ogni individuo può suscitare, innescando una dinamica di cambiamento, un metabolismo sensoriale, una metabletica delle espressioni

L’arte universale come altissimo ideale di creatività per l’estro e per le grandi azioni dell’umanità e per ascrivere per sempre nella Storia la parola ‘Pace’

E’ necessario considerare che il significato del vocabolo “arte” deve essere riservato a tutte quelle espressioni che grazie a particolari intensità di emozioni e rappresentazioni, si elevano a ideale universale, come la musica, la pittura, la poesia, la letteratura, la scrittura, la teatralità e altro ancora.

La dinamica artistica relazionale stimola le capacità inconsce della persona e dell’artista

La dinamica processuale che sommuove e coinvolge intime profondità della personalità è la creatività di cui si denotano la funzione e la presenza, ma che rimane per una notevole parte fuori dalla conoscenza e consapevolezza del soggetto.

La creatività per ‘lavorare per vivere e non per morire’

La creatività si coagula e si trasforma in cambiamento, nella metamorfosi delle espressioni artistiche, dalla musica alla scrittura, quali preziose potenzialità, spesso trascurate, a cui rivolge il proprio interesse il pluriverso delle relazioni d’aiuto, nella complessità di quella sfera professionale che fonda la propria attività in relazioni complementari da una persona ad un’altra.

La creatività è l’ultimo barlume della personalità sopravvissuta al disagio, alla devianza, all’insensato giovanile e adulto

La creatività soprattutto musicale è una scintilla sovente sopita da risvegliare e coltivare, sia nella dimensione terapeutica, sia nello sviluppo di ogni essere umano, nell’approfondimento, nella riflessione sulla propria vita e infine persino di accompagnamento alla morte. Il disagio esistenziale interrompe un progetto di vita, deviandolo, sconvolgendolo.

La progettualità creatrice e la condizione esistenziale di ogni evoluzione artistica per un convinto NO al conflitto armato e alle guerre

Il malessere interiore, il turbamento psichico può ridisegnare una condizione di progettualità esistenziale, ponendo l’individuo in una situazione di crisi, quale momento di evoluzione, di cambiamento, di nuova e diversa ritrascrizione esistenziale.

L’arte-terapia relazionale e l’espressione musicale in tante forme poliedriche di espressione come simbolo della pace nel mondo

Nelle molteplici forme di arte-terapia, dalla scrittura alla pittura all’espressione musicale in tutte le sue peculiarità e accezioni, sussiste una grande potenzialità nell’esprimere emotività nel far trapelare sentimenti che spesso non si vogliono esternare verbalmente.

Quando l’arte incontra la psicologia e la psicanalisi e la pedagogia come forma di aiuto della persona in dinamiche pacifiche e contesti di nonviolenza

Dunque l’arte incontra la psicanalisi e la pedagogia a favore di categorie sempre più numerose di persone: portatori di varie forme di handicap, tossicodipendenti, ma anche e soprattutto portatori di emarginazione e di patologie in diverse fasce d’età, e per interventi a valenza terapeutica risocializzante e riabilitativa.

L’arte come forma e modalità di espressione interioristica di ideali e emozioni e sensazioni di pace a livello individuale e collettivo e universale

L’espressione artistica, con la musica, la pittura e altre forme d’arte, vale come terapia per favorire in bambini, adulti, anziani l’espressione di sensazioni ed emozioni.

Sappiamo da Freud che il nostro inconscio non pensa secondo criteri logici, ma la sua attività è simbolica e presenta molteplici significati al di fuori del tempo e dello spazio

L’arte, in ogni sua poliedrica accezione, si esprime per mezzo di immagini complesse che si sottraggono alla formulazione diretta e precisa del linguaggio. Ogni forma artistica, sia visiva, grafica, musicale o verbale è in primo luogo un’idea sensibile alle immagini nate dall’esperienza intensamente vissuta e scaturita da una complicità intima con la natura, l’ambiente ed il corpo umano.

L’arte e il rapporto con l’immaginario creativo, la dimensione interiore e il disagio umano in tutte le sue forme

Si coglie come il rapporto tra l’immaginario e la vita affettiva assuma sempre maggior significato ed importanza; è noto come in questi ultimi decenni le scienze umane abbiano manifestato un interesse particolare per lo sforzo creativo dello psichismo sia a livello conscio che inconscio.

Il piacere della creatività nel percorso giovanile e di crescita e dell’età adulta per convivere in contesti nonviolenti

Non importa ovviamente che ne risulti un’opera d’arte. In rilievo sono l’espressione emotiva, la comunicazione ed il piacere che se ne ricava. Le nozioni di gioia e di piacere sono presenti nell’atto espressivo e rappresentano elementi vitali di grande importanza.

Scrittura, musica, pittura, scultura racchiudono le nozioni di tempo, spazio e movimento per l’amore della creatività e della pace interiore e nel mondo contro le varie imposizioni dei poteri forti e che impongono le guerre contro l’umanità

La creatività spesso si attiva da uno stato di paura, di angoscia, di timore perché penetra in un ambito sconosciuto. Scrittura, musica, pittura, scultura racchiudono le nozioni di tempo, spazio e movimento, consentendo un altro linguaggio del corpo, diverso dal sintomo e dalla parola. L’armonia pervade le varie istanze dell’uomo, fra il razionale e l’emotivo, fra la carica pulsionale e la ragione pensante, armonia fra l’uomo e il suo ambiente.

Il linguaggio dell’immaginazione, della pittura, della musica è senza dubbio espressione intima dell’inconscio

Liberare la propria creatività significa svegliare in sé delle forze psichiche e morali insospettabili. L’artista tende a reagire emotivamente, ma, all’ascolto delle sue emozioni, si impegnerà ad esteriorizzarle in forma di idee. I nostri antenati già attribuivano all’armonia e al ritmo il potere educativo e autoformativo della creatività.

Arte-terapia come modalità per far scaturire dinamiche di pace e nonviolenza tra le nuove generazioni e a livello mondiale e universale

Per mantenere un buono stato di salute mentale e fisica sembra indispensabile utilizzare ogni giorno un po’ del nostro intuito, della nostra immaginazione e della personale capacità creatrice.

Il ritmo musicale è l’espressione del nostro essere e la creatività stabilisce il legame con l’infinito universale

I servizi che erogano prestazione di tipo sociale, assistenziale e sanitario dovrebbero tenere conto delle loro potenzialità in termini di creatività per produrre quei processi di cambiamento al loro interno che rappresentano l’espressione di quella vitalità necessaria a rendere efficace la loro risposta.

I processi creativi, dalla musica alla danza alla pittura al teatro, per abolire la guerra dei potenti

I processi creativi sono una fonte di benessere e di salute per ogni singolo individuo e per l’insieme di persone, attraverso un’attivazione dei propri processi di conoscenza e di creatività relazionale.

Dall’elaborazione creativa scaturisce il prodotto artistico che determina un processo di cambiamento in ogni persona che immagina, che scrive, che suona, che danza oltre ogni imposizione di potere

Le polimorfe sfaccettature creative consentono al soggetto di evidenziare il proprio presente esperienziale, riflettendo nella propria vita quel ritmo del rituale catartico implicito nelle fasi della creazione: dalla creatività, alla creazione.

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Cloudflare asfalta la Lega: inesistente l’obbligo di iscrizione a “Piracy Shield”

Il ricorso con cui si voleva costringere #Cloudflare ad iscriversi alla piattaforma #PiracyShield istituita da Agcom (e altre misure inibitorie sui servizi di Cloudfla…



🔁 Le industrie del settore tecnologico chiedono a Bruxelles di prorogare il termine per contribuire all’AI Code of Practice feddit.it/post...

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Per la tragicomica saga di Twitter
Una bella denuncia per aver usato i dati degli utenti per addestrare le IA ormai va di moda



Per la tragicomica saga di Twitter
La piaga dei bot che infestano il social di Elmo e aumentano la polarizzazione.
E lui era quello che doveva togliere i bot eh... Così giusto per ricordare


🔁 🏛 Come l'intelligenza artificiale può danneggiare le elezioni Il 2024 è un anno di grandi elezioni e l’IA ha un ruolo nel determinare gli a...

🏛 Come l'intelligenza artificiale può danneggiare le elezioni

Il 2024 è un anno di grandi elezioni e l’IA ha un ruolo nel determinare gli assetti politici delle maggiori democrazie del mondo.



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🧑‍⚖️ La recente sfuriata di Elon Musk contro l'Associazione a tutela degli investitori pubblicitari, il Global Alliance for Responsible Media (#GARM), sfociata in tribunale, è solo l'ultimo atto di una lunga storia.

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🔁 Pare che i cinesi di GitCode stiano clonando interi progetti su GitHub, senza alcun esplicito consenso... 🤨 feddit.it/post/9930221 Il ...

Pare che i cinesi di GitCode stiano clonando interi progetti su GitHub, senza alcun esplicito consenso... 🤨
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in reply to Informa Pirata

@Informa Pirata

Loro lo possono fare, le leggi del copyright internazionale non applicano internamente in Cina... Quindi qualunque tipo di licenza è irrilevante...



🔁 In Francia attacco ransomware ai dati finanziari di 40 musei (compreso il Louvre). Bene l’Italia ad inserire il settore della Cultura in NIS2 ht...

In Francia attacco ransomware ai dati finanziari di 40 musei (compreso il Louvre). Bene l’Italia ad inserire il settore della Cultura in NIS2
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 di Franco Ferrari* Quando si apre il dibattito sulla trasformazione del Partito Comunista in un nuovo e inizialmente non ben definito soggetto politico (“l


INDICE 1. Il contesto internazionale: l'anticomunismo atlantico (capace di tutto) 1 2. Il "vero problema", storiografico e politico 1 3. Il primo fatto inneg


🔁 Negli ultimi due anni HotNews . ro, uno dei siti di notizie più grandi e popolari in Romania, è stato inondato da commenti troll filo-russi. ht...

Negli ultimi due anni HotNews . ro, uno dei siti di notizie più grandi e popolari in Romania, è stato inondato da commenti troll filo-russi.
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🔁 I proletari dell’intelligenza artificiale feddit.it/post/9906360 Il nuovo post di chobeat è su feddit.it/c/lavoro internazi...

I proletari dell’intelligenza artificiale
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internazionale.it/reportage/la…

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Dentro le fabbriche dell' "AI slop" di Facebook.

404media.co/where-facebooks-ai…

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Mercoledì 7 agosto ore 18.00, piazzale degli Eroi 9 a Roma presidio contro le aggressioni operate da chi sostiene il governo israeliano, davanti alla sede dell

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Google ritira l'annuncio "Dear Sydney" dopo le critiche negative

Google ha ritirato l'annuncio "Dear Sydney" dopo una pioggia di critiche.



La Commissione europea va avanti con il progetto per creazione di “Fabbriche di intelligenza artificiale”

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
La Commissione europea ha iniziato a portare avanti gli sforzi per agevolare la creazione di centri dati per

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di Monica Pellicone - Da Pescara il leader nazionale di Rifondazione lancia una campagna contro la decisione del governo. E in conferenza stampa intervengono


di Edi Arnaud, Paolo Cacciari, Marinella Correggia, Marino Ruzzenenti -

Il ricordo

Giovanna Ricoveri se ne è andata, a Genova, nella notte fra il 3 e il 4 agosto. Cinque anni dopo Giorgio Nebbia, con il quale aveva collaborato fin dal 1991, anno di nascita dell’edizione italiana di Cns-Capitalismo Natura Socialismo. La rivista di ecologia politica, diretta da Giovanna e da Valentino Parlato, faceva parte di una rete internazionale creata due anni prima in California da James O’Connor, il teorico della seconda contraddizione: quella fra capitale e natura.

Nata a Rosignano, sulla costa livornese, Giovanna Ricoveri aveva iniziato a collaborare stabilmente con la Cgil nei primi anni 1970, un impegno durato fino ai primi anni 1990. In seguito, dirigendo Cns, diventata poi Cns-Ecologia politica, si dedicò ad analizzare tre grandi questioni a lungo trascurate o negate dalle forze politiche della sinistra: la crisi ecologica come causa importante di crisi economica e sociale; lavoro e natura come due contraddizioni speculari che nel capitalismo maturo vanno affrontate insieme, due facce della stessa medaglia; l’importanza dei movimenti sociali nel superamento della crisi. Negli anni 1990, forse solo su Cns si potevano leggere saggi guidati dalle interconnessioni che cromaticamente potremmo riassumere nella definizione “rosso-verde”.

Giovanna fu anche straordinaria curatrice di diversi libri. Sviluppò l’idea della centralità della natura anche grazie ai rapporti con l’eco-femminismo a livello internazionale. Approfondì con passione l’antica eppure attualissima tematica dei beni comuni e si inserì, lei proveniente dal sindacato, nel dibattito internazionale sulla decrescita. Le tante persone che – come noi – hanno avuto Giovanna come compagna di pensiero e attività, e come amica, sono approdate a lei per vie diverse.

Chi partendo dal mondo del lavoro, chi da quello dell’ecologia. Giovanna era profondamente legata all’idea che per affrontare la crisi ecologica fosse indispensabile il contributo del movimento dei lavoratori, di chi agiva direttamente all’interno del sistema produttivo. E d’altro canto, per un vero ambientalismo che intendesse cambiare la società, era indispensabile il contributo dei lavoratori. Questione sociale e questione ecologica come inscindibilmente unite, una convergenza necessaria, ecco il messaggio centrale di Giovanna.

Un contributo che ci mancherà, in un mondo pervaso dalla convinzione che il neoliberismo si possa in qualche modo governare, e che la questione ecologica si possa risolvere con la green economy, mantenendo intanto il sistema capitalistico. Tanti i ricordi personali. Gli incontri con lei nella sua casa-ufficio erano sempre densi, a volte agitati, mai noiosi. Prima di passare all’enorme tavolo da lavoro, bianco e un po’ traballante sotto il peso di libri e fascicoli, l’accoglienza avveniva in cucina con il caffè e i biscotti.

E come dimenticare i piatti toscani che cucinava anche per i vegetariani. Negli ultimi due mesi aveva avuto un’emorragia cerebrale dalla quale purtroppo non si era più ripresa. Nel libro collettivo pubblicato dalla Fondazione Luigi Micheletti nel 2016 per festeggiare i 90 anni di Giorgio Nebbia, Giovanna si esprimeva così: “Giorgio è uno scienziato che ha cuore e intelligenza”. Giovanna, valeva anche per te. Un abbraccio alla famiglia e in particolare alle nipoti Eleonora e Luisa.



Giovanna Ricoveri ci ha lasciati. Ma resta tutto il lavoro straordinario fatto in decenni di militanza sociale e culturale. Giovanna entra di diritto nel gotha


Aumentano in modo preoccupante le aggressioni alle sedi e a compagn* di Rifondazione Comunista, da parte di fascisti e sionisti, essendo individuati come princi

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Questa mattina a Roma un sostenitore di Israele ha aggredito il nostro compagno Giovanni Barbera e ha infranto la vetrata della nostra federazione di Roma a Pia

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Sudan, dopo dichiarazione di carestia appello per maggiore supporto umanitario

L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo

Gli umanitari hanno lanciato un appello “per maggiori risorse per il Sudan devastato dalla guerra e per il libero accesso alle persone bisognose,




Burkina Faso, creazione di un deposito del Tesoro per l’indipendenza dal franco CFA

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La Treasury Deposit Bank verrà lanciata domani: i giorni del franco CFA sono contati. Il Burkina Faso 🇧🇫 ha finalmente creato una banca di deposito



Stefano Galieni*

L’uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, messa in atto a Teheran dal governo israeliano va considerata secondo numerosi punti di vista. Intanto, dopo il bombardamento in Yemen e l’aumento delle operazioni in Libano, due Stati sovrani, dovrebbero far considerare l’allargamento del conflitto mediorientale come già in atto. Una fase che, coinvolgendo direttamente, non è la prima volta, l’Iran, finisce col non limitare più i confini reali del conflitto. Ma a quale scopo? Indebolire Hezbollah in Libano come si è fatto con Hamas? Garantire continuità al governo Netanyahu, costi quel che costi? Israele sta subendo in questi mesi numerose e pesanti critiche per il genocidio gazawi, anche da parte di Paesi e di governi considerati amici. Le stesse risoluzioni delle Corti internazionali dell’Aja, (penale e di giustizia), rischiano di costringere Tel Aviv a rapportarsi con meno oltraggio al diritto internazionale. Viene da pensare che questa strategia sia frutto di una scelta autonoma israeliana affinché, indipendentemente da chi sarà il prossimo Presidente USA, ci si trovi davanti ad un fatto compiuto. C’è una guerra in atto su larga scala e l’occidente non può non schierarsi con Israele né far diminuire il proprio sostegno.

Questo permetterebbe di fare carta straccia non solo dei capi di accusa rivolti al governo “dell’unico paese democratico nell’area” (come ancora ci si ostina a dire, ma e soprattutto a impedire qualsiasi prospettiva di risoluzione della questione palestinese. Gli 800 mila coloni in Cisgiordania resterebbero dove sono, Gaza se non si arrende diventerà terra di deportazione o di carestia – drammatico l’aumento dei casi di poliomielite fra i bambini – e Gerusalemme sarà capitale di un solo Stato. Questo a costo di una guerra senza fine. Del resto per gli Usa, indebolire l’Iran, indipendentemente da chi sarà eletto, è da considerare fattore positivo, l’importante è che, anche a costo di far divenire un deserto tanto quel che resta della Palestina che il sud del Libano. Problema non risolto resterebbe il traffico marittimo nel Mar Rosso dove è ancora forte lo spazio e il ruolo della minoranza Houthi. Gli attacchi come quelli condotti da Israele nei giorni scorsi non possono scuotere il Paese, peraltro confinante con gli altri del Golfo e che, non a caso, si stanno irrigidendo anche con gli Usa, in particolare l’Arabia Saudita. Quel tratto di mare è fondamentale, dal punto di vista strategico e commerciale, soprattutto per l’Europa, per Washington, soprattutto se prevarranno spinte isolazioniste, sarà l’ennesima area dimenticata in cui però, ogni giorno, transitano navi commerciali e militari, anche statunitensi.

C’è un secondo punto di vista da tenere in considerazione: per Israele e i suoi alleati, quelle che si stanno effettuando sono “operazioni speciali” contro terroristi. Si combatte contro Hamas, non contro i palestinesi, contro Hezbollah, non contro i libanesi, contro gli Houthi, non gli yemeniti. Una traduzione della lettura del conflitto che non è soltanto formale e linguistica. Si nomina il proprio nemico, lo si fa inserire, anche se si tratta come Hamas ed Hezbollah, nelle liste delle organizzazioni terroriste, pur essendo partiti, con propri statuti, che hanno partecipato ad elezioni e che hanno propri rappresentanti nelle istituzioni. E l’equiparazione partito ostile = organizzazione terroristica, permette di violare senza alcun tipo di restrizione, ogni norma di diritto internazionale.

Un diritto che è divenuto far west 2.0, il leader di Hamas è stato ucciso con un missile ad altissima precisione, così almeno pare, ma che non nasce oggi e da decenni autorizza le potenze imperialiste a operare come giustizieri, (il termine boia sarebbe più adeguato) senza neanche un minimo processo. La storia della seconda metà del XX secolo è costellata di vicende simili, dalle decine di tentativi andati a vuoto per uccidere Fidel Castro a Cuba, agli omicidi degli esuli, realizzati anche in Italia, da agenti delle dittature latino americane incaricate di eliminare chi aveva trovato scampo in Europa. Colpire a distanza, spesso anche con il silenzio complice dei governi in cui erano presenti i rifugiati. Israele, dopo l’attentato sanguinoso alle Olimpiadi di Monaco del 1972, 11 atleti uccisi anche a causa dell’assalto delle teste di cuoio tedesche, decise immediatamente, con l’allora leader Golda Meir di far partire l’operazione “l’Ira di dio”, era, curiosa coincidenza l’11 settembre 1972. E il primo ad essere ucciso fu Wael Zuaiter, intellettuale, pacifista, amico di Moravia e Jean Genet, Ennio Calabria e Giorgio La Pira. Fu ucciso a Roma, il 16 ottobre dello stesso anno. Attivista politico nella sinistra, stava lavorando alla traduzione in italiano de Le mille e una notte. L’uccisione di figure di spicco e di ampia capacità di dialogo, in grado di far conoscere in Europa le ragioni del popolo palestinese, è stato il filo rosso di quella stagione che non si è interrotta neanche dopo gli accordi di Oslo del 1993. Agenti del Mossad hanno colpito indisturbati in Europa e non solo. Omicidi mirati di cui, secondo lo storico il giornalista israeliano Ronen Bergman, sono state uccise, all’estero, da allora, oltre 500 persone. Nel 2018 fece scalpore in Italia il suo volume “Uccidi per primo” che ricostruiva molte di quelle vicende. Negli ultimi anni gli obiettivi sono stati anche dirigenti di Hamas e di Hezbollah e nonostante alcuni smacchi, non si sono fermati. Considerando anche gli omicidi mirati compiuti in Cisgiordania e aggiungendo cittadini siriani o iraniani, si è ormai superata la soglia delle 800 uccisioni, tutte rimaste impunite. Tutte compresa quella di un cameriere arabo, in Norvegia, scambiato per un palestinese, quelle di scienziati, almeno 5 eliminati in maniera diversa in Iran in quanto sospettati di lavorare ad un ordigno nucleare per Teheran, Nel 1997, guarda caso col primo governo Netanyahu, riprende la catena di omicidi e si tenta di avvelenare ad Amman, in Giordania, Khaled Meshal, considerato l’allora leader politico di Hamas. Un triplo errore perché Meshal sopravvive, gli avvelenatori vengono arrestati e il governo Giordano, che aveva da poco firmato gli accordi con Israele, minaccia di stracciarli. Come in una pessima spy story, il governo di Tel Aviv è costretto non solo a mandare l’antidoto al veleno che salva l’esponente politico ma anche a liberare l’allora vero leader spirituale del Movimento di Resistenza Islamica, Hamas, lo sceicco Ahmed Yassin che torna a Gaza accolto come un eroe. I governi israeliani, ormai da oltre 50 anni, dichiarano di “dover condurre” queste azioni perché non si fidano più dei governi europei, ma nel frattempo hanno continuato ad uccidere in Tunisia, Cipro, Turchia, Siria, Yemen, Emirati Arabi. Uno smacco si determina a Dubai nel 2010, quando, nella camera d’albergo, viene soffocato con un veleno un dirigente di Hamas. Ma come in ogni grande albergo ci sono le telecamere che tutto osservano e i killer vengono tutti identificati dall’intelligence degli Emirati.

Rispetto al 1972, gran parte dei Paesi in cui trovano rifugio esponenti palestinesi, sono dotati di tecnologia e di intelligence molto avanzata, non vale più la superiorità che, insieme al comune intento degli Usa e di altri governi UE, sancivano il potere assoluto. Oggi le armi per rispondere colpo su colpo sono in mano a numerosi Stati e ad ogni azione prima o poi corrisponde una reazione, sul piano militare, destinata a far aumentare la tensione. E non è più utilizzabile, continuando con la metafora del western, a elaborare liste di “wanted, dead or alive” ( di vivi ne prendono sempre raramente), il mondo multipolare non permette queste semplificazioni tanto care alla leggenda della vecchia frontiera su cui sono nati gli Usa. Prima o poi si dovrà tornare ad accettare che le soluzioni ai conflitti le può trovare solo la diplomazia, quella reale e non serva di interessi superiori. Ma quanti ne cadranno di leader o di uomini, donne, bambini che non sono neanche nelle liste, prima che questo possa accadere? Pace e tregua diventano perciò ancor più urgenti parole dominanti. Da ultimo, una terribile perplessità. Nel ripercorrere decenni di omicidi extragiudiziali sale un’inquietudine. Chi ci assicura che, avendo opinioni che vengono censurate anche dalle piattaforme social, che sono bandite dal sistema mediatico mainstream di non essere, che so, in quanto comunisti, anche noi un prossimo target su cui apporre la scritta wanted? Se si torna ad essere considerati come non gestibili, nelle nostre ormai caricature di democrazie, anche questo è possibile

*da Transform Italia



  di Laura Tussi, Alex Zanotelli, Fabrizio Cracolici   Dagli intellettuali di oggi e del passato tra cui Bloch e Hessel e Morin deve partire lo s

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FOLLE DIVIETO CANNABIS LIGHT: UN DANNO PER TANTE IMPRESE

“Il divieto che il governo ha inserito nel ddl sicurezza è una follia oscurantista che, se approvata, colpirebbe una filiera produttiva importante e in crescita”, dichiara Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista. “Per questo ho invitato due operatori del settore a intervenire in conferenza stampa per dare voce a chi lavora e investe”.

Domani, sabato 3 agosto, alle 11,30 presso sede PRC a Pescara in via Giulio Tedesco 8

CONFERENZA STAMPA

Interverranno:
Maurizio Acerbo, segretario nazionale di PRC
Lucio Boschi, Mario Muzii
coordina Viola Arcuri, co- segretaria regionale PRC



Turchia confessa di aver permesso di schierare suoi droni coinvolti nei massacri di massa di civili

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Un alto funzionario del governo turco ha riconosciuto che la Turchia ha concesso il permesso all’Etiopia di schierare droni armati fabbricati



Nigeria, uccisioni tra i manifestanti contro l’alto costo della vita

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LAGOS, Nigeria – Almeno sette persone sono state uccise in Nigeria durante le proteste a livello nazionale contro l’aumento del costo della vita e il malgoverno. Migliaia di



Sudan, carestia confermata nel nord Darfur

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Una catastrofica combinazione di guerra, sfollamento e limitazioni all’accesso umanitario ha provocato la carestia in un campo che ospitava centinaia di migliaia di sfollati nel Nord Darfur. La situazione nel campo di Zamzam –



Elon Musk sta forse cercando di far bannare “X” dall’Europa?


E se Musk volesse farsi sbattere fuori dall'Europa? @Test: palestra e allenamenti :-) La nuova azione disdicevole di Elon Musk che pubblica un Deep fake su kamala Harris è un atto ponderato per farsi sbattere fuori dall'Europa oppure è semplicemente la so

Il titano pazzo ha condiviso un video deepfake di Kamala Harris, ma il post sembra violare le policy della piattaforma contro quei contenuti Il video fa dire alla candidata che “ha trascorso quattro anni sotto la tutela del burattino definitivo dello stato profondo, un meraviglioso mentore, Joe Biden”. theverge.com/2024/7/29/2420867…

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E se Musk volesse farsi sbattere fuori dall’Europa?

@test@feddit.it

La nuova azione disdicevole di Elon Musk che pubblica un Deep fake su kamala Harris è un atto ponderato per farsi sbattere fuori dall’Europa oppure è semplicemente la solita stupida follia di chi si crede onnipotente?

informapirata.it/2024/07/30/el…