Negli ultimi tre giorni nella mia azienda non ha funzionato l'aria condizionata
Svolgo un lavoro d'ufficio (quindi niente di fisicamente pesante), al chiuso (quindi non sono esposto ai raggi solari diretti) ma nonostante questo dover lavorare a 30-31 °C è stato pesante, più di quanto pensassi.
Molti di noi sono sensibili al problema climatico ma mi sono accorto che, nel mio caso, era una sensibilità molto "razionale". Ho letto articoli, ho guardato i dati, ho osservato i grafici, ho preso atto del fatto che qualcosa non sta andando bene e che abbiamo davanti un problema di cui dobbiamo occuparci.
Non penso però di esagerare se dico che stare tre giorni interi senza aria condizionata (non ce l'ho neanche a casa, per scelta) a me ha fatto provare una vera e propria paura per la situazione in cui ci troviamo.
Credo di essere passato da una comprensione razionale del problema ad una percezione emotiva.
Mi sono domandato allora se il vivere immersi nell'aria condizionata non possa avere un effetto "anestetico", non possa essere qualcosa che ci impedisce di percepire fino in fondo la drammaticità della situazione in cui ci troviamo.
Sarebbe utile passare un paio di giorni a settimana senza nessuna forma di aria condizionata, tanto per riuscire a percepire correttamente quale sia l'emergenza che abbiamo di fronte. Purtroppo non è possibile, l'aria condizionata è dappertutto, e mi domando se non potrebbe essere questo uno dei motivo per cui tante persone non sembrano sufficientemente preoccupate dal problema climatico.
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Ivan Bk
in reply to Max 🇪🇺🇮🇹 • • •Se sei idiota, il motivo è diverso, ma il risultato è uguale.
Forse l'analisi è semplicistica, ma non credo sia lontana dal vero